La squadra mobile di Pisa ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Un uomo, residente a Volterra, è accusato del reato di violenza sessuale. Si tratta di Simone Baroncini, l'operaio pisano che il 7 dicembre 2009 strangolò Vanessa Simonini, ventenne di Gallicano dopo che aveva respinto le avances di quello che per lei era e doveva rimanere soltanto un amico. Baroncini ha scontato i 16 anni di detenzione per l'omicidio.
Le indagini sono scaturite dalla denuncia di due giovani di 23 e 21 anni, che nel weekend tra il 18 ed il 19 gennaio scorso sono state punte alle natiche da un ago da siringa nel centro cittadino di Pisa. In particolare, le giovani raccontato di essere state aggredite mentre passeggiavano rispettivamente in Cavalcavia di San Giusto e viale Bonaini da un uomo di mezza età incappucciato.
I poliziotti hanno ricostruito che l'uomo - il 14 settembre dello scorso anno - aveva colpito in Lungarno Buozzi, dove una trentenne era stata "punta" con una siringa.
L’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadine, unitamente a quelle tratte dagli esercizi commerciali, hanno consentito di avere un primo identikit dell'uomo. E così lo scorso 24 gennaio la squadra mobile di Pisa e gli specialisti dello Sco della polizia hanno perquisito il sospettato: nella sua abitazione un ago da siringa nascosto sotto al letto dall’uomo e gli stessi abiti indossati durante le aggressioni sessuali riprese nelle telecamere.
Dal cellulare è emerso che l'uomo si aggirava nel centro cittadino di Pisa fotografando le parti posteriori di ignare giovani passanti. È infine emerso che l'uomo, sui social network, aveva contattato sconosciuti per chiedere come eseguire punture con modalità non dolorose.
Quello di Vanessa Simonini fu uno dei primi femminicidi della provincia di Lucca, e anche per questa ragione la morte della giovane suscitò all’epoca un’onda emotiva enorme. Una vicenda rimasta d’attualità e diventata anche un simbolo nel tempo, grazie soprattutto al coraggio della mamma Maria Grazia Forli, che negli anni successivi si è impegnata in prima persona per tenere alto il ricordo della giovanissima figlia.
La signora Forli ha scritto anche un libro di poesie dedicato a Vanessa, diventando – in Lucchesia, ma non solo – un autentico punto di riferimento nella lotta contro la violenza sulle donne.
Le modalità dell’omicidio, da subito, suscitarono un forte sdegno: dopo aver strangolato Vanessa lungo una via secondaria, Baroncini si diresse verso il greto del Serchio, simulando un’aggressione da parte di sconosciuti che fu però ben presto costretto a ritrattare, di fronte alle domande degli inquirenti. L’omicidio di Vanessa avvenne in una delle sere più attese dell’anno per Gallicano, che ogni 7 dicembre ospita una fiaccolata per le vie del paese alla quale prendono parte migliaia di persone.