Il direttore della struttura di Ortopedia di Lucca Giuseppe Calvosa, ha partecipato alla trasmissione “Leonardo – il Tg della scienza e dell’ambiente”, in onda su Rai Tre, e ha parlato di ortopedia robotica e di navigazione computerizzata, una procedura che supporta il chirurgo durante un intervento fornendo dati precisi, visivi e numerici, sul suo operato.
All’interno del telegiornale tematico della Rai - che coniuga l’attenzione all’attualità del quotidiano con il rigore della documentazione e dell’approfondimento scientifico - sono stati infatti approfonditi i contenuti del progetto di ricerca “Arona” finanziato dal MIUR e condotto in collaborazione con l’università Campus Biomedico di Roma, la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, l’Istituto oncologico di Bari e l’Azienda USL Toscana nord ovest.
Il dottor Calvosa, grande esperto nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale, ha evidenziato il ruolo fondamentale della ricerca e delle tecnologie, che consentono continui e rilevanti sviluppi negli approcci terapeutici, anche in ambito ortopedico.
Con robot e sistemi di navigazione chirurgica il sistema ha raggiunto alti livelli di precisione: si può intervenire sulla colonna vertebrale con un’approssimazione inferiore al millimetro. Strumenti e paziente sono dotati di sensori e il navigatore abbina le immagini della Tomografia computerizzata alla ripresa in tempo reale del campo operatorio e indica con estrema precisione al robot dove posizionarsi per l’intervento.
Grazie alle nuove tecnologie e alla chirurgia mininvasiva non ci sono quindi più errori di posizionamento o necessità di ulteriori interventi per porvi rimedio, si abbattono i rischi di danni neurologici e il decorso post-operatorio è più rapido.
“Inoltre - ha sottolineato il direttore dell’Ortopedia di Lucca - noi non prendiamo quasi più raggi, perché tutte le radiazioni ionizzanti alle quali eravamo sottoposti per fare interventi di chirurgia vertebrale sono diminuiti o quasi azzerati: adesso basta prendere come riferimento la prima immagine e poi lavorare con il navigatore”.
L’evoluzione tecnologica del progetto “Arona” - che punta a superare i limiti della chirurgia spinale combinando robotica, navigazione e realtà virtuale - nasce dal lavoro portato avanti in maniera integrata da medici e ingegneri.