Colpo di scena nella vicenda riguardante la morte della piccola di appena 40 giorni deceduta nella propria abitazione all'Arancio una settimana fa. La madre, infatti, è stata colpita da un avviso di garanzia per il reato di omicidio colposo.
Subito dopo la notizia della morte, la Procura si è attivata aprendo un’inchiesta e affidando le indagini alla polizia. Da qua l’iscrizione nel registro degli indagati – come riportato dai quotidiani locali – della giovane madre di 21 anni. Nella giornata di martedì 11 febbraio si è svolta l’autopsia, che al momento non ha aggiunto elementi certi, rispetto a quanto già emerso nell’immediato. Ovvero sia che il piccolo corpicino non presenti segni di violenza. Gli inquirenti vogliono però accertare che la bimba non abbia assunto per negligenza di terzi sostanze rivelatesi decisive per il suo decesso. Per questa ragione è stata sottoposta ad una serie di accurati esami tossicologici, che dovrebbero finalmente fugare i dubbi sulle ragioni di questa tragedia. Il sospetto degli inquirenti è che la piccolina possa aver assunto queste sostanze attraverso l’allattamento con latte materno. Se gli esami non confermassero questa tesi, il decesso verrebbe a quel punto catalogato come un caso di Sids, la morte in culla che colpisce senza ragioni apparenti bimbi con meno di un anno di vita. Nel frattempo la piccola salma è stata restituita alla famiglia, che ha ricevuto il nullaosta per i funerali.