Qualcuno potrà chiedersi perché continuare a pubblicare articoli sul campo sportivo di S. Cassiano a Vico e su Claudio Polonia che ne era il concessionario e che è anche alla presidenza della Real Academy Lucca. Semplice. Al di là delle violazioni di legge stabilite dal tribunale, quello che ci preme da sempre è la possibilità, concreta, di avere un impianto d'eccellenza che a Lucca non c'è. Lo abbiamo scritto più volte dopo essere stati a vedere di persona com'era e, soprattutto, come lo hanno fatto diventare. Ora diventerà un campo di patate, ma senza le patate che, almeno, servirebbero a qualcosa. L'assessore allo sport Fabio Barsanti ha accusato - nella velina ultima del comune di Lucca - chi ha definito l'impianto una eccellenza una persona che ha mentito e, quindi, a noi per primi che così lo abbiamo sempre chiamato, ha dato dei bugiardi. Ce lo ricorderemo come tutte le cose che sono state dette e scritte su questa vicenda da un assessore che, a nostro avviso, non ha usato il buonsenso.
A corredo delle sue dichiarazioni Barsanti ha inserito una sorta di book fotografico per dimostrare che l'impianto faceva pena e che lui e il comune sono intervenuti in una situazione disastrata. Peccato che durante l'arresto e lo sgombero, molti materiali sono stati accatastati un po' di qui e un po' di là da agenti e vigili del fuoco per isolare il tendone dove Polonia aveva minacciato di darsi fuoco e che nessuno, poi, ha rimesso al loro posto. Una pagina vergognosa per la giunta Pardini.
Adesso Claudio Polonia ha querelato Barsanti per quelle dichiarazioni a suo avviso diffamatorie e ha spiegato anche per quale ragione il terreno di gioco non era così verde come questa estate e questo autunno. Forse, assessore e sindaco farebbero bene a leggere prima di dare avvio agli interventi della loro Delta Force:
Il campo si presenta in questa condizione ad oggi, in quanto a settembre è stato concimato con un prodotto di mantenimento ed a dicembre andava riconcimato, ma siccome il 24 novembre il Comune ha inviato alla FIGC una nota con la quale l'impianto non era più nella nostra disponibilità e pertanto non potevamo giocarci più le partite di campionato, a quel punto non aveva senso spendere circa 2000 euro per concimare ed innaffiare il manto se poi avremmo dovuto riconsegnare la struttura al Comune di Lucca, ecco perché oggi si presenta in tale situazione. Va considerato che da maggio a settembre spendiamo mediamente circa 4000€ di energia elettrica per irrigare il manto visto che abbiamo un pozzo artesiano, senza trascurare il custode che taglia l'erba ogni 3 giorni da maggio a settembre. Prima di strumentalizzare delle immagini, bisognerebbe spiegare o se non si ha la conoscenza dell'argomento, avere l'umiltà di ascoltare le motivazioni e non sbattere sui giornali foto prive di fondamento logico.
Allora, chi avrebbe speso altri soldi sapendo che gli sarebbero venuti a portar via quello che aveva contribuito a far diventare una eccellenza? Nessuno, tantomeno noi, ma come ha fatto l'assessore Barsanti a pensare che tutti noi avremmo avuto l'anello al naso per credere alle foto che ha fatto senza fornire una motivazione delle stesse?
Guardate le immagini scattate all'impianto soltanto questo autunno e rendetevi conto di che cosa era l'impianto di Claudio Polonia a S. Cassiano a Vico. Noi, se ci chiameranno a testimoniare, non abbiamo alcun problema a raccontare quello che abbiamo visto.
