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claudio
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Scritto da Redazione
Cronaca
10 Gennaio 2020

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Un breve cortometraggio che testimonia il forte coinvolgimento dei partecipanti al Progetto Ve.l.A. “Verso l’Autonomia” e che è stato presentato anche in un recente incontro con la direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa portata avanti da poco più di un anno a Lucca.

Nel video sono evidenziati i momenti più significativi delle attività propedeutiche alla coabitazione in autonomia dei giovani con disabilità grave che sono al centro del progetto, che sta producendo importanti risultati e che proseguirà fino al 2021.

Il piano, che si inserisce nel quadro normativo regionale del “Dopo di noi” (legge 112 del 2016), è co-progettato dalla Zona Distretto della Piana di Lucca (Azienda USL Toscana nord ovest), da alcuni comuni dell’ambito territoriale di Lucca e da associazioni del terzo settore ed è stato finanziato dalla Regione Toscana oltre che dai soggetti attuatori, per una cifra complessiva di oltre 500mila euro in azioni ed interventi progettuali di vario tipo.

Nella seconda metà di dicembre, nella Cappella Guinigi all’interno del Complesso San Francesco di IMT a Lucca, gli autori del progetto avevano accolto le persone partecipanti e le loro famiglie per un incontro conviviale, nel corso del quale era stato tracciato un bilancio di tutte le attività laboratoriali svolte. A fare gli onori di casa il direttore di IMT Pietro Pietrini, i rappresentanti del Comune di Lucca Cristina Petretti (consigliera delegata alla sanità) e Pilade Ciardetti (presidente del consiglio comunale), il vice sindaco del Comune di Capannori Davide Del Carlo, il direttore del Dipartimento Servizio Sociale non autosufficienza e disabilità di ASL Toscana nord ovest Laura Brizzi e il direttore della Zona Distretto Piana di Lucca Luigi Rossi.

L’elemento assolutamente innovativo è rappresentato dalle dinamiche progettuali e dalle modalità operativa sviluppate. Per la prima volta, infatti, su una tematica così importante ed attuale si sono ritrovati a Lucca - attorno ad un tavolo tecnico - esperti del settore, progettisti, operatori del sistema pubblico e del terzo settore, impegnati a definire le linee progettuali, realizzarle e monitorizzarle.

Positiva, in questo senso, la disponibilità e l’attenzione di tutti per il raggiungimento di un obiettivo comune: accompagnare la persona con disabilità e la famiglia in un percorso di vita consapevole e verso autonomia.

Il lavoro integrato e l’impegno sinergico di enti ed associazionismo locale hanno così arricchito il territorio di esperienze innovative, orientato in modo efficace le risorse disponibili ampliando le risposte ed i servizi esistenti per le persone con disabilità grave.

I vari ambiti progettuali sono stati intensamente vissuti dai partecipanti: attenti, interessati e molto disponibili ad imparare, con l’emozionante cortometraggio realizzato che rappresenta un’ulteriore conferma della dinamicità e del coinvolgimento dei partecipanti.

Entrando più nel dettaglio, il progetto è rivolto a persone disabili in situazione di gravità ai sensi della legge 104 del 1992 e soggetti adulti in condizione di disagio socio economico abitativo. Sono state inserite nella progettualità anche le famiglie e viene garantito loro un adeguato supporto e accompagnamento, per favorire il percorso di autonomia del proprio familiare con disabilità.

I soggetti coinvolti, circa 30, partecipano ad alcuni percorsi differenziati basati su specifici bisogni di apprendimento.

Vengono infatti effettuati per tutta la durata del progetto moduli laboratoriali diurni; come evoluzione di queste attività, viene anche data l’opportunità di sperimentare la gestione delle attività domestiche e le relazioni di gruppo in una giornata o in un fine settimana.

Si svolgono poi esperienze di coabitazione fra tre persone con disabilità medio-grave e due persone con disagio socio-economico, in un contesto di condivisione in grado di garantire inclusione sociale e protezione. Le tre persone disabili da inserire in quest’ambito vengono individuate e valutate dall’unità di valutazione multidimensionale (UVM) dell’Azienda sanitaria (Zona Lucca).

Altre azioni progettuali si articolano nell’attuazione di laboratori finalizzati all’acquisizione di consapevolezza delle proprie capacità con possibilità di auto-rappresentarsi nei propri diritti, doveri ed di auto-tutelarsi nella relazione con le persone e l’ambiente. L’obiettivo è infatti quello di promuovere un distacco consapevole dalla famiglia di origine ed arrivare ad una conoscenza di se stessi.

Previsti inoltre incontri ed attività laboratoriali rivolti alle famiglie, sempre con l’obiettivo di accompagnare il distacco della persona con disabilità dal nucleo di origine. Il percorso si attua attraverso incontri periodici che vanno a stimolare la partecipazione del nucleo familiare alle dinamiche relazionali legate alla crescita di consapevolezza delle prospettive del “Dopo di Noi”.

Durante il primo anno di progettualità è stata data operatività a tutti gli ambiti di intervento programmati e con questo inizio di 2020, le persone coinvolte nel progetto possono continuare a sperimentare la coabitazione, con la finalità di far raggiungere il massimo livello di autonomia al disabile, accolto all’interno di una residenza che ripropone le condizioni abitative familiari.

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