LuBec 2020 ha aperto i battenti a Lucca, al Real Collegio: fra l’8 e il 9 ottobre protagonista è la cultura, al centro di un dibattito che vede la nostra società profondamente e velocemente trasformata a causa della pandemia, per cui questa edizione si sta svolgendo all’insegna del progetto e della interazione fra pubblico e privato per trovare soluzioni nel turismo, nel modo di vivere gli spazi urbani e la cultura, temi da sempre affrontati in sedici edizioni di LuBec, ma particolarmente importanti in questa, che ha come slogan “ Ripartiamo con la cultura, ripartiamo per la cultura”.
La fondazione PromoPa, in unione con il Mibact e la Regione Toscana, ha allestito gli spazi del Real Collegio, creando sia zone per le conferenze che per la progettualità attiva, con “Createch- Lab”, un workshop, dove esperti di comunicazione, creativi, imprenditori e operatori del turismo e della cultura, danno vita a dei project works, vale a dire progetti, dove la tecnologia aiuti le persone a fruire al meglio della cultura e dei suoi spazi , abbattendo i muri delle diversità, sotto il segno della sostenibilità.
Alla lunga cerimonia di apertura, ha partecipato per la prima volta, il neo presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “L’inaugurazione di LuBec 2020 è il mio primo atto ufficiale da Presidente della Regione – afferma- è ripartire dalla cultura vuol dire arricchimento, è fondamentale per preservare l’immenso patrimonio , un immenso lavoro di sinergia fra la nostra regione e le altre istituzioni”
Discorso molto sentito, quello Angela Acordon, sovrintendente ai beni culturali, archeologici e paesaggistici delle province di Massa Carrara e Lucca: “Durante il lockdown - dice - mi sono spesso chiesta a cosa servisse il mio lavoro, mentre tutti erano a casa, tanti cadevano in battaglia contro il Covid, e io percorrevo l’autostrada spesso sola, vedendo paesaggi sempre diversi intorno a me:ecco, ho pensato che forse eravamo ancora in tempo per salvare questo mondo”.
La tecnologia è l’altra grande protagonista di LuBec, preziosa alleata per la fruizione della cultura, ma che non deve permettere l’annichilimento dell’essenza dell’essere umano: interattività e collaborazione, dialogo intergenerazionale, interraziale, interlinguistico, attività e non passività.
In sintesi queste le parole di Lorenzo Casini, capo di gabinetto per i beni e le attività culturali per il Turismo: “Per quanto la tecnologia potrà avanzare- dice- sarà insostituibile la presenza dell’uomo nell’arte e nella cultura”.
Al via quindi le conferenze e gli workshops, dove si tratterà di tutti gli ambiti culturali: nuovi modelli di musei, di recupero dei borghi storici, della cultura come bene pubblico, come possibilità di investimento, di turismo e promozione del territorio.
Tutte le conferenze sono visibili on line e il programma è sul sito www.lubec.it