Lo sguardo del maestro ci fissa da un muro del bar nel quale stiamo consumando un caffè in attesa del concerto. Un pittore ha voluto immortalarlo così, in bianco e nero, con lo sguardo malinconico, mentre fuma una sigaretta con la testa appoggiata alla mano, nella posa di chi è immerso nei propri pensieri...
Il locale, neanche a dirlo, porta il nome di una sua opera, "Manon Lescaut" - peraltro, a lui molto cara perché, nel 1893, fu proprio grazie ad essa se riuscì a ricomprare l'appartamento di Lucca, in corte San Lorenzo, dove era nato e cresciuto.
Usciamo che siamo già in piazza Cittadella, a due passi dalla casa natale (oggi museo), dove, alle 21.30, è prevista l'ultima cartolina pucciniana di giugno promossa dalla Fondazione Puccini in collaborazione con il Teatro del Giglio: "Suor Angelica".
Fortunata coincidenza: sulla saracinesca abbassata di un negozio, situato proprio nella piazza, la mano ispirata di qualche writer ha voluto dipingere proprio lei, la protagonista dell'opera, nell'atto disperato di bere l'amaro calice della morte. Si tratta di una delle dodici opere dell'illuminato progetto "Le donne di Puccini" realizzato da studenti del 'Passaglia' e da maestri della street-art.
Sotto un cielo limpido senza stelle, sacrificate sull'altare dell'illuminazione artificiale, un partecipe ed attento pubblico si è commosso di fronte all'interpretazione convincente della soprano Lara Leonardi: perfetta nel canto e nella recitazione della parte. "Suor Angelica" è senza dubbio una delle più struggenti liriche del compositore lucchese: difficile rimanere impassibili davanti al dolore di una madre che, costretta alla reclusione monastica per aver commesso un 'peccato d'amore', deve poi patire il dolore di chi viene a sapere, con un ritardo di due anni, che il proprio figlio è morto di una grave malattia...
Un plauso va senza dubbio ai tre ragazzi del Boccherini che si sono alternati al pianoforte sotto lo sguardo vigile e fiero del maestro Massimo Morelli. Nota di merito anche per le altre cantanti sul palco (piccolo inciso: "Suor Angelica" è forse l'opera più 'femminile' di Puccini): sopra le righe Olympia Hetherington, nei panni della crudele e spietata Zia Principessa, e Beatrice Ballo, nelle vesti di Suora Infermiera e Badessa.
Ancora una volta la formula delle 'Cartoline pucciniane' fa breccia sul pubblico, regalando una serata magica anche a chi, passeggiando distrattamente per il centro o magari consumando comodamente un pasto seduto al tavolo, si è imbattuto per caso nello spettacolo.
Archiviato giugno con successo, ora le cartoline riprenderanno con altri quattro appuntamenti nel mese di luglio. Per chi vorrà passare una serata all'aperto, cullato dal dolce suono di un pianoforte e dalle arie di un canto sublime, questa rappresenta sicuramente una ghiotta occasione da non lasciarsi sfuggire.
"Suor Angelica" commuove: applausi per la cartolina pucciniana più struggente
Scritto da andrea cosimini
Cultura
30 Giugno 2022
Visite: 1834
- Galleria: