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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
14 Maggio 2021

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La proroga dei contributi Inps dal 17 maggio al 20 agosto, va incontro ai problemi che le nostre imprese artigianali stanno affrontando a causa del Covid. Ne è convinta la Cna di Lucca che attende con fiducia il decreto che determinerà un anno bianco contributivo per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori dell’artigianato, commercio, turismo e servizi, che hanno subito un forte calo di fatturato a causa della pandemia.

“Si tratta di una misura – spiega Andrea Giannecchini, presidente di Cna Lucca - che incontra le nostre richieste di sostegno alle imprese in difficoltà causa Covid-19”.

Si parla infatti di uno sgravio sui contributi Inps fino ad un massimo di tremila euro di cui possono beneficiare coloro che hanno percepito, nel 2019, un reddito sotto i 50mila euro e le cui attività hanno subito, nel confronto tra 2020 e 2019, un calo di fatturato maggiore del 33%.

“Una decisione rilevante – continua Giannecchini– che dà finalmente applicazione a quanto aveva previsto la scorsa legge di bilancio, accogliendo le richieste di sgravi contributi avanzate con forza e costanza dalla Cna. Quest’anno i lavoratori autonomi dell’artigianato devono versare circa 3.800 euro di contributi minimi, oltre a quelli calcolati sul reddito dello scorso anno e avere un “bonus” di tremila euro non è poco”.

Cna calcola che ad averne i requisiti siano circa il 20% delle imprese lucchesi dell’artigianato e del commercio, considerato che non possono essere agevolati i titolari di pensione diretta e coloro in possesso di redditi da lavoro dipendente.

La Cna rileva che, comunque, anche in questo caso, le migliori intenzioni del legislatore si scontrano con i nodi della burocrazia ed in particolare con la tempistica di emanazione del decreto.

“I tremila euro di esonero contributivo saranno operativi solo dopo aver presentato domanda entro il 31 luglio ed aver ricevuto il via libera dell’Inps – spiega Brunella Bini, direttrice del CafCna di Lucca – Dobbiamo comunque augurarsi che si raggiunga la totale copertura, visto che i tremila euro sono l’importo massimo di esonero e potrebbero essere rivisti sulla base del monitoraggio delle domande presentate. Ed è una beffa quella di concedere una proroga soltanto a 48 ore della scadenza mettendo in difficoltà le imprese e i professionisti per i tempi della burocrazia”.

Burocrazia a parte, comunque, per i titolari di imprese dell’artigianato del commercio, del turismo e dei servizi l’esonero contributivo è un aiuto importante.

“È una boccata d’ossigeno sul fronte della liquidità – conclude il presidente di CNA Andrea Giannecchini – in attesa dei provvedimenti più attesi, in particolare dell’estensione della normativa anche alle imprese con i dipendenti e con volume d’affari sopra i 50mila euro”.

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