Importante risultato per l’edilizia: raggiunto infatti il rinnovo del contratto dell’artigianato che a Lucca coinvolge 3.643 imprese artigiane, con 5.692 addetti (il 73,8% delle imprese del costruzioni che a Lucca sono in tutto 4.938). Un’intesa ottenuta dopo due anni di trattativa che porta ad un aumento in busta paga e più welfare per gli oltre 400mila addetti del settore in tutta Italia.
“Ci sono voluti due anni di trattativa – ha detto Marco Magnani, vice-presidente di Cna Lucca - ma si è svolto un buon lavoro visto che contempla, tra l’altro, il riallineamento dei livelli retributivi del comparto artigiano a quelli stabiliti dagli altri contratti del settore. Con l’accordo, inoltre, giunge a termine il percorso di rinnovo iniziato con la sottoscrizione del protocollo sul Welfare contrattuale e la decorrenza di due tranche salariali: i dipendenti di secondo livello avranno 20 euro mensili in più dal 2021 e ulteriori 20€ dal 2022”.
Gli aumenti salariali si aggiungono alle intese raggiunte su bilateralità, Fondo Sanitario, Fondo Pensione e Fondo Giovani. Ottenuto anche il potenziamento del Fondo nazionale per il ricambio generazionale che prevede il pensionamento anticipato degli operai con determinati requisiti contributivi. Le parti hanno inoltre deciso l’istituzione di un Fondo per incentivare l’occupazione giovanile, anche al fine di qualificare sempre di più il settore. Altra novità importante riguarda la costituzione del Fondo Nazionale paritetico per l’assistenza sanitaria integrativa.
“L’artigianato rappresenta un comparto fondamentale – ha continuato Magnani - le cui specificità devono essere affrontate con misure che ne rilancino il valore aggiunto, la formazione, la professionalità dei lavoratori e l’innovazione dei processi nei settori della rigenerazione, riqualificazione e adeguamento sismico. Una completa ripartenza dell’edilizia non può prescindere da un comparto artigiano forte ed attrezzato per le nuove sfide che abbiamo davanti”.