L'umido rappresenta il 40 per cento della raccolta differenziata e per aiutare i cittadini a ridurlo Junker app e Sartori ambiente hanno lanciato una guida al compostaggio domestico. Per rendere più semplice il monitoraggio, è nato anche l'albo digitale dei compostatori, in cui possono iscriversi i cittadini che posseggono una compostiera.
La conferenza stampa si è tenuta ieri, 4 ottobre, in streaming e presso gli uffici di Sistema ambiente Lucca con presenti l'assessore all'ambiente del comune di Lucca Cristina Consani, il dirigente tecnico di Sistema ambiente Caterina Susini, Alessia Scappini di Revet, Paolo Silingardi di Achab group, Lara Bini di Sartori Ambiente e Noemi De Santis di Junker app.
Le compostiere sono realizzate totalmente in polietilene riciclato e riciclabile, proveniente da rifiuti selezionati post-consumo da Revet e certificate "Plastica Seconda Vita". La compostiera è inoltre in grado di ridurre le emissioni per un risparmio annuo di 53,45 chilogrammi di co2.
"La tutela dell'ambiente passa attraverso la digitalizzazione, quantomeno a un uso più consapevole della tecnologia. - esordisce Caterina Susini - Per raggiungere obiettivi importanti il lavoro di squadra è essenziale e con questa presentazione andiamo in questa direzione. Siamo certi che questa iniziativa avrà un impatto rilevantissimo. Si va a fornire un supporto digitale disponibile 24 ore su 24, un filo diretto tra amministrazione e cittadino. Vogliamo facilitare meccanismi che sembrano complessi, rispondere ai dubbi che provengono dal cittadino e promuovere la raccolta differenziata in ogni occasione."
Avvicinare al compostaggio il cittadino con l'ausilio dell'azienda per far sì che la raccolta differenziata venga vista come la quotidianità e non come una cosa noiosa è quindi il fine che si pone questa iniziativa.
"Si realizza e si racconta oggi uno dei nostri obiettivi più importanti. - afferma Alessia Scappini - La compostiera che si va a presentare è fatta con la plastica riciclata. E bello avere uno strumento domestico che permetta di recuperare gli scarti alimentari. La capacità di mettere insieme un racconto di sostenibilità ambientale."
La consapevolezza ambientale è cresciuta negli ultimi anni, tanto che i Comuni italiani in cui si prevede la raccolta separata per la frazione umida dei rifiuti domestici è obbligatoria e oltre il 90% dei Comuni è già in regola.
"Sembra quasi che sull'azione di recupero non ci sia nulla da inventare - commenta nel suo collegamento in streaming Urbano Dini di Reti Ambiente Spa - in realtà l'invenzione che deve essere quotidiana è il coinvolgimento della cittadinanza, a partecipare alle buone azioni finalizzate all'economia circolare."
"La compostiera in questione è stata creata negli anni '90 ma è stata pensata con una struttura importante e pareti robuste. - spiega Lara Bini - Abbiamo fatto un sondaggio questa primavera e abbiamo scoperto che le compostiere vendute in quegli anni sono arrivate fino ai giorni nostri, sono quindi pensate per durare. Il fatto che sia costruita in questa maniera ci ha premiato dopo l'uscita dei criteri ambientali minimi perchè ci sono determinate richieste a cui noi avevamo risposto già nella nostra compostiera storica. Quando arriva è da montare ed è stata pensata così per la gestione delle spedizioni sia per i grandi numeri ma anche dell'utente che può portarla a casa anche con un'utilitaria. Prima viaggiava con due documenti: le istruzioni di montaggio e la guida al compostaggio. Ad un certo punto abbiamo deciso di ridurre lo spreco di carta così è nata l'idea dell'applicazione."
Adesso è identificata da un codice univoco che serve per andare a riconoscere a livello mondiale quella compostiera. Oltre al codice c'è una chiave d'accesso con un codice QR-code sulla compostiera, l'utente a quel punto può accedere a tutto quello che prima era su carta.
"Oltre a consentire al cittadino di creare il compost con gli scarti alimentari c'è il fattore del monitoraggio. - continua Lara Bini - La commissione Europea ha invitato a cercare di censire, controllare e seguire e noi con il digitale pensiamo di esserci riusciti. Per gli amministratori si hanno dei dati in tempo reale perchè è possibile seguire dall'applicazione la mappatura della compostiere con i controlli previsti, già fatti e le foto dei controlli fatti. Gli utenti possono chiedere di essere iscritti all'albo dei compostatori e possono effettuare un'autovalutazione, alleggerendo l'onore dei controlli. Gli operatori che sul territorio vanno ad effettuare le verifiche hanno anch'essi dei vantaggi"
Al fine della certificazione deve essere effettuato un numero di controlli sui composter consegnati pari al 25 per cento, ciò significa che bisogna andare a casa delle persone per fare il controllo e dopo la pandemia molti non apprezzano particolarmente le visite quindi ciò può sia alleggerire chi deve controllare, sia il cittadino.
"Mi piace questo approccio perchè è collaborativo con il cittadino. - osserva Paolo Silingardi - Siamo partiti in un primo comune di 5000 utenze, abbiamo dato la comunicazione a fine agosto con termine a fine settembre e a quella data il 60 per cento avevano usato l'applicazione e solo il 40 si era recato agli sportelli."
L'applicazione risolve i dubbi anche dell'utente che fa compostaggio da anni perchè può succedere che ci siano nuovi materiali. Nell'applicazione ci sono tutte le informazioni in tre lingue: italiano, inglese e tedesco.
"Le difficoltà che l'utente spesso incontra riguardano l'utilizzo del compostatore, grazie a questo sistema si può vivere come una cosa costruttiva per avere terriccio in casa - conclude Caterina Susini - Uno dei vantaggi della guida digitale è che sarà analizzato ogni alimento nel dettaglio e verrà segnato cosa si può o non si può riutilizzare".