Il primo test dopo il lockdown è andato come previsto con l'80% delle presenze in meno rispetto ad un anno fa ma del resto, e gli operatori lo sanno bene, il ritorno alla normalità sarà graduale. Niente scampagnata nel verde. Almeno per ora. Per le quasi 200 strutture agrituristiche della Garfagnana, di cui la metà specializzate nella ristorazione tipica e nelle degustazioni, che hanno già visto saltare i tradizionali appuntamenti del lunedì di Pasqua, del 25 aprile e dell'1 maggio, la partenza è tutta in salita. La ripresa procede con grande rilento anche per il turismo nelle campagne con grandi difficoltà per l'offerta di alloggio mentre l'attività di ristorazione è ridotta al minimo anche se gli agriturismi spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Ed è questo il messaggio che Coldiretti Lucca vuole far passare. Le vacanze in agriturismo sono le più sicure, prima ed ancora più oggi, ed in Garfagnana, come nel resto della Toscana, turismo rurale significa ospitalità, buon cibo, tipicità, paesaggi e vita all'aria aperta insieme a sostenibilità e relax. "Non è solo la Garfagnana o la provincia di Lucca ad essere in difficoltà - spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca - ma tutto il sistema paese. Insieme agli stranieri, oggi mancano anche gli italiani che rappresentano una buona fetta del nostro mercato di riferimento soprattutto per le strutture, più della metà, che sono specializzate nella ristorazione e puntano sul binomio agriturismo ed alloggio. La vacanza in agriturismo è la soluzione più sicura perché si vive all'aria aperta, in spazi ampissimi e dove non c'è alcun rischio di assembramento. La qualità della vacanza è intatta rispetto al periodo per Covid. L'elemento che in questo momento fa la differenza è emotivo". In provincia di Lucca agriturismo significa 198 imprese, quasi 2.200 posti letto, 854 tra camere in struttura o appartamenti e centinaia di posti di lavoro che si moltiplicano lungo tutto l'indotto (fonte Istat). Nonostante la prospettive, fino a qui, incerte la Garfagnana punta decisa su natura e qualità dell'ospedalità, su genuinità ed accessibilità. "Siam tutti consapevoli che sarà una stagione complicata – ammette Francesca Buonagurelli, Presidente Terranostra Coldiretti –ma siamo anche consapevoli delle nostre armi. Molto dipenderà dal trend dei contagi. Se saranno incoraggianti sono sicura che riusciremo a portare un discreto numero di presenze ma per i numeri a cui siamo abituati ne riparleremo il prossimo anno. Al momento le prenotazioni sono ancora ferme ma dobbiamo continuare ad infondere sicurezza e farci trovare pronti. Noi siamo pronti".
Turismo: - 80 per cento presenze per ponte 2 giugno in agriturismi
Scritto da Redazione
Economia e lavoro
06 Giugno 2020
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