Economia e lavoro
Ingegneri a confronto alla due-giorni di convegno in San Francesco
Codice degli Appalti 2023 e Correttivo 2025: resoconto, criticità e modifiche introdotte. Questo il tema delle due giornate di convegno organizzate dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di…

Open day alla Cna di Lucca per corsi gratuiti di formazione
Formazione e tante opportunità di lavoro. Con Copernico, agenzia formativa di Cna Lucca, appuntamento nella sede della associazione mercoledi 14 maggio per scoprire i nuovi corsi gratuiti nei…

Sofidel dona azalee Airc alle 50 neo-mamme di Porcari
Anche quest'anno si rinnova l'attenzione di Sofidel, leader mondiale nella produzione di carta tissue per uso igienico e domestico con sede a Porcari, nei confronti delle donne del territorio…

Bilancio fondazione Crl: un anno eccezionale
Parlare genericamente di “segno positivo” per i risultati del Bilancio 2024 della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è – lo si può dire serenamente – decisamente riduttivo

Banca di Pescia e Cascina. Si al bilancio 2024. Prospettive di sviluppo
L'assemblea dei soci di Banca di Pescia e Cascina ha approvato all'unanimità il bilancio 2024. "Le strategie realizzate ci hanno permesso di rafforzare ulteriormente la nostra solidità patrimoniale…

Mercato artigianale in piazza Anfiteatro
Prende il via martedi 6 maggio il calendario dei mercati artigianali Creart che si tengono nel comune di Lucca organizzati dalla Cna in collaborazione con Piazza in Arte…

“Si può anche lasciare la Camera di Commercio in centro storico, ma non escludiamo la possibilità di trasferirla nella prima periferia”
“Sì ad un’alternativa in centro storico, ma senza chiudere le porte alla possibilità di trasferire direttamente tutta la Camera di Commercio all’esterno della cerchia alberata delle Mura”. Confartigianato Imprese…

La dirigente scolastica del Polo Fermi Giorgi Donata De Cristofaro replica alle osservazioni apparse sui media
In qualità di Dirigente del Polo Fermi-Giorgi, desidero esprimere alcune riflessioni a fronte dell’articolo recentemente apparso sulla stampa locale, che propone un quadro critico dell’Istituto Professionale “G. Giorgi”.

Richiesta di chiarimenti sul futuro dell'Istituto Professionale G. Giorgi
L'Assemblea Sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori del Polo Fermi-Giorgi lancia un appello urgente al Presidente della Provincia e all'intera comunità scolastica, per denunciare una situazione ormai divenuta insostenibile, che mette seriamente a rischio il presente e il futuro dell'Istituto Professionale G. Giorgi

Aprile-giugno 2025: assunzioni in lieve calo a Lucca e Pisa, stabili a Massa-Carrara
Nel trimestre aprile-giugno 2025 si rileva un lieve calo della domanda di lavoro da parte delle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, rispetto allo stesso…

- Scritto da Redazione
- Economia e lavoro
- Visite: 3218
La storia del maestro gelatiere Mirko Tognetti è quella di un sogno che si avvera, di una rivincita sulla vita e su tutti quegli ostacoli che spesso ci prendono di sorpresa, ci lasciano storditi e sembrano schiacciarci senza pietà. Ma a volte anche ciò che ci sembra una sconfitta, può trasformarsi in una nuova occasione, una nuova sfida con noi stessi e un opportunità per inseguire un sogno, una passione e farla diventare il segreto di un successo. L’ingrediente si chiama caparbietà, e Mirko Tognetti dopo aver perso il lavoro, di tenacia e caparbietà ne ha avuta talmente tanta che oggi , a distanza di 10 anni, è conosciuto come uno dei migliori maestri gelatieri d’Italia, ha aperto quattro punti vendita con più di 20 dipendenti, è diventato docente all’ALMA (scuola internazionale di cucina italiana) e, a breve, darà vita ad un nuovo progetto imprenditoriale.
Mirko Tognetti non viene dal settore dell’alimentare, ma nel gelato ha sempre riconosciuto una passione. Così all’indomani della perdita del posto di lavoro decide di concretizzare questa sua originale vocazione, ed inizia a girare l’Italia in lungo e largo con il suo camper, da Randazzo a Catania, offrendo le sue due braccia al lavoro in cambio di formazione e conoscenza. E così per due anni, è stato studente apprendista di coloro che ama chiamare “i nonni del gelato”, maestri del gelato da cui ha appreso con grande umiltà, lavorando a testa bassa e rubando con gli occhi – “perché i nonni raccontano ma non condividono” – i segreti di un perfetto gelato artigianale. Uno dei suoi modelli, non a caso, è Santo Musumeci che nella sua gelateria-pasticceria di Randazzo in Sicilia capisce a occhio, senza conteggiare gli ingredienti, cosa manca al suo gelato per essere perfetto.
Tornato a Lucca, scrive il suo business plan – che ancora oggi rappresenta la sua guida e lo strumento più importante per “raddrizzare il tiro se necessario” afferma sorridendo – trova la location, e nel marzo del 2013 a 40 anni apre la sua prima gelateria in Viale Luporini a Lucca: la gelateria Opera. Il successo arriva immediatamente ed è quasi travolgente. Merito sicuramente della creazione di un gelato all’olio d’oliva presentato ad una fiera dell’olio a Lucca che lo fa conoscere ad Annie Féolde della celebre enoteca Pinchiorri di Firenze, e gli fa ottenere anche un pezzo su l’Espresso.
La gelateria apre quindi con la perfetta congiunzione astrale e complice anche, un buon lavoro di comunicazione social - Tognetti infatti è anche tra i primi imprenditori a Lucca a capire la portata di una buon lavoro di social media marketing – raggiunge da subito volumi importanti di vendita.
Da quel momento l’ascesa di Tognetti è stata inarrestabile, probabilmente anche oltre le proprie aspettative, tanto che in breve tempo apre altri punti vendita, e complice la sua nuova passione per il lievito madre che lo fa innamorare del panettone, realizza una gelateria con pasticceria.
Ma non pago di questi bei traguardi raggiunti, inseguendo ancora una delle sue passioni, la musica, si propone con l’umiltà che lo contraddistingue, agli organizzatori del Summer festival, uno dei più grandi e prestigiosi festival di musica internazionale in Italia. Inizia facendo assaggiare il suo gelato ad artisti come i Rolling Stones, ed entra far parte della brigata dello chef pluristellato Gennaro Esposito che all’epoca curava il catering dell’hospitality del festival. Oggi è proprio lui a gestire tutto e neppure la pandemia lo ha fermato! Eh si perché la forzata inattività, è stata l’occasione per elaborare nuove idee e lavorare sulla formazione ed aggiornamento del personale così da poter riaprire con nuovi stimoli ed un nuovo progetto: l’apertura di punti vendita in franchising.
A ottobre infatti partirà questa nuova scommessa - per “fondere ed unire la mia visione del gelato con esperimenti alternativi” - dando vita a tre diverse tipologie di attività: la gelateria, la gelateria con torteria e la pasticceria completa.
A chi domanda al Maestro Tognetti come faccia a gestire questa sua energia davvero vulcanica, lui risponde: “consiglio un ottimo business plan”.
Noi invece crediamo che sia necessaria, una buona dose di umiltà, tanti sogni, e fame di riscatto, quella fame positiva che non solo non ti mette in ginocchio ma ti dona la grinta e la motivazione per raggiungere gli obiettivi desiderati e cercarne di nuovi.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Economia e lavoro
- Visite: 5163
Intendo dirimere, attraverso una analisi appropriata, l’utilizzo dei fabbricati produttivi dismessi, con particolare riferimento al complesso “Manifattura Tabacchi”, attraverso gli Atti di Programmazione Urbanistica conosciuti.
Nell’anno 2001 fu approvato dal Consiglio Comunale il Piano Strutturale, che nell’intenzione dell’estensore doveva dare al territorio comunale, in osservanza alle leggi regionali vigenti, quel moderno sviluppo da anni atteso, attraverso l’individuazione di una dimensione misurata e sostenibile.
Quella estensione fu trovata, sommando le aree non utilizzate dal vecchio piano regolatore, dal riallineamento, per una profondità di 15 mt. del territorio urbano con quello agricolo retrostante.
A questa grandezza, fu aggiunto un numero considerevole di aree, che interessavano i fabbricati produttivi dismessi o in via di dismissione, da acquisire mediante le procedure di esproprio correnti, nel patrimonio comunale, che costituì l’offerta aggiuntiva insediativa indiretta.
In quegli stabili, avrebbero dovuto essere realizzati, quei servizi a scala urbana, a sostegno degli insediamenti previsti dal nuovo programma.
Tutte le produzioni, che avessero voluto proseguire le loro attività, lo avrebbero potuto fare, essere ricollocate in zone appositamente attrezzate dall’Amministrazione, in alternativa nelle zone produttive dell’Acquacalda, o di Mugnano.
La disciplina di riferimento è rinvenibile nell’elaborato del Quadro Conoscitivo B5 e nelle norme nn. 40, 41 e 57, con particolare riferimento ai commi 3, 4, e 5, della disciplina di Piano.
In buona sostanza, si prescrisse, che le trasformazioni di cui si parla, avrebbero dovuto avvenire attraverso l’iniziativa della Pubblica Amministrazione, o con interventi misti pubblico privato, oppure mediante l’iniziativa di privati.
Nulla di tutto questo avvenne negli anni successivi.
A quel tempo la “Manifattura Tabacchi” era ancora, almeno in parte in attività, non fu quindi ricompresa tra quelle in dismissione, lo fu viceversa, al momento della definitiva approvazione del connesso e successivo Regolamento Urbanistico Comunale.
L’elaborato TN1- Relazione, unito al succitato atto di programmazione territoriale, spiega tra l’altro le modalità d’intervento per il futuro sviluppo edile-urbanistico del territorio.
Il capitolo 3 prende in esame proprio i fabbricati dismessi o in via di dismissione, ma anziché recepire, come sarebbe stato necessario, le prescrizioni dettate dalle norme sopracitate, con particolare riferimento all’articolo n° 57, commi 3, 4 e 5, tenne conto solo di quest’ultimo comma.
Con questa erronea modalità, vennero esonerati gli interventi dell’allegato elenco, dall’obbligo di esproprio da parte della Pubblica Amministrazione e da quello di realizzare in quei contenitori edilizi, servizi a scala urbana per la Città, che avrebbero dovuto sostenere le future trasformazioni degli assetti insediativi e di quelli esistenti.
Per questa particolare ragione, alcune di quelle vecchie costruzioni, risultano oggi trasformate nel rispetto delle norme del Regolamento Urbanistico, ma che a sua volta è difforme dalle scelte di programmazione urbanistica dettate dal prioritario Piano Strutturale approvato con delibera n° 129/2001 del Consiglio Comunale.
Le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti, sono l’assenza di servizi alla persona, di parcheggi e di infrastrutture, che comportano ingorghi di traffico ed eccesso della diffusione delle polveri sottili, che tanto danneggiano le vie respiratorie delle persone.
La responsabilità di questi eccessi, non è solo attribuibile all’allora Sindaco della Città, ai responsabili politici che si occuparono della materia, ma pure ai membri dell’opposizione, che da dieci anni sono alla guida del Comune, che nulla hanno fatto per rimuovere questi vizi e queste discrasie.
E’ giusto ricordare a questo punto, che nel settembre del 2008 il Consiglio Comunale sospese una parte di quel Regolamento Urbanistico in via di autotutela, prendendo atto nell’occasione, che i maggiori eccessi furono rilevati percentualmente, nel paese di Sant’Alessio e dintorni.
Vale la pena a questo punto ricordare al professor Alessandro Tambellini ex sindaco di Lucca, che dieci anni fa, una volta eletto disse alla città, che avrebbe tolto la polvere di sotto ai tappeti, alla luce dei riscontri, ci vien da pensare che abbia perso il battipanni e rotto l’aspirapolvere.
In questo quadro si inserisce la “Manifattura Tabacchi”, che un po’ tutti si sono industriati per trovare fantasiose destinazioni, accompagnate da discutibili progettazioni, supportate da Varianti Urbanistiche, riconducibili ad una pianificazione non più efficace, ma finalizzate all’accoglimento degli stessi, che di pubblico possedevano ben poco.
La mia è una differente visione, poiché intendo perseguire il fine di realizzare in quelle obsolete costruzioni, in più casi non ancora oggetto di trasformazione, quei servizi alla Città che ne ha un inderogabile bisogno.
La “Manifattura Tabacchi” che si estende per una dimensione di circa tre ettari, consentirebbe di dotare il Centro Storico di quei sevizi mancanti da troppo tempo, quali scuole per l’infanzia o di ogni ordine e grado, centri di ricerca, poliambulatori, centri socio sanitari, multisala, teatro e più che mai parcheggi a prezzi calmierati, di cui per lo sviluppo del commercio sussiste una imprescindibile necessità.
Mi auguro mai ammessi interventi di carattere speculativo, che vadano a gravare, o a limitare, il comune vivere dei nostri concittadini, a favore di una minoranza, che vorrebbe beneficiare dell’eredità lasciataci dai nostri padri.
Ancor meno destinare, quell’immobile a fini residenziali di qualsiasi dimensione e qualità, tenuto conto che sul territorio comunale, esistono ad oggi, almeno ottomila abitazioni sfitte, che testimoniano gli errori del passato e che in massima parte, hanno reso particolarmente fragile il territorio.
Il mio onore e il mio amore per Lucca, mi conducono a queste scelte, nell’intramontabile ragione di perseguire l’interesse comune, tramandatoci dalle generazioni di un lontano passato, che hanno consentito a Lucca di essere ricordata nel mondo per la sua bellezza e per l’ingegno e l’operosità delle sue genti.