Il nostro patrimonio culturale e paesaggistico non è fatto solo di monumenti e scorci ma comprende varie straordinarie forme di biodiversità. Per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha deciso di ospitare nel grande giardino del Complesso di San Micheletto un frutteto decisamente speciale: l’Antico Pomario in cui, grazie alle competenze del Professor Paolo Emilio Tomei, sono state individuate e piantate ben 81 cultivar differenti, tra cui 19 peri, 13 susini, 10 peschi, 9 meli, 8 fichi e ancora albicocchi, ciliegi, lazzeruoli, mandorli, giuggioli, cotogni e una varietà di avellano, noce, sorbo e nespolo.
Un elenco lungo, ma che vale la pena di essere scorso con attenzione, perché vi troviamo una porzione, anzi, uno spicchio importante della storia vegetale della provincia di Lucca.
Il frutteto presenta infatti un interesse didattico e culturale di divulgazione della storia del territorio, ma soprattutto un angolo verde protetto dove salvaguardare un inestimabile patrimonio.
“È in atto - ha ricordato lo stesso Professor Tomei – un processo di erosione genetica che mette in serio pericolo la biodiversità. Una ‘valanga’ inarrestabile anche se parliamo di alberi a frutto commestibile. Voglio esprimere tutta la gratitudine alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per aver reso possibile un presidio in grado di preservare questa ‘memoria’.”
Un angolo verde pensato per tutelare, dunque, ma anche per divulgare. Infatti in occasione dell’imminente tre-giorni di Verdemura la Fondazione, in accordo con Lucca Crea e con l’Orto Botanico aprirà i cancelli che la collegano a quest’ultimo, consentendo visite guidate al Pomario e alla collezione di camelie adiacente allo stesso frutteto, in cui si possono ammirare ben 19 esemplari, tra cui una celebre Principessa Baciocchi, la camelia dedicata ad Elisa Bonaparte.