L'evento
Al Versilia Golf Club Resort di Forte dei Marmi due giorni per comprendere le opportunità di business e investimento a Dubai
Il 19 e 20 agosto, nella splendida cornice del Versilia Golf Club Resort di Forte dei Marmi, si terrà un evento imperdibile per scoprire le opportunità di business e investimento a Dubai

Aldo Grandi lascia la Gazzetta e fonda La Repubblica di Lucca
All things must pass scriveva nel 1970 George Harrison nel suo album, probabilmente, il più bello e contenente la canzone divenuta famosissima My Sweet Lord. Pensavamo proprio a…

Vittoria De Benetti di Vinci nuova Miss eleganza Toscana. E' stata eletta a Castellina in Chianti
Anche lei è già qualificata per le semifinali nazionali di Miss Italia. Ancora seconda Aurora Bacciarelli di Ponsacco, terza Giada Carfora di Viareggio.

Il successo di Tiziana Rivale al Concerto d'estate
Sul sagrato della pieve di S. Gennaro da anni si esibisce in un concerto serale la Filarmonica Luporini diretta dal suo maestro. In occasione del 25esimo anniversario della…

Alessandro Puccetti e Beatrice Gentilini, in scena le nozze più glamour dell'anno
"Un matrimonio di successo richiede l'innamorarsi molte volte sempre della stessa persona". Potrà sembrare una frase scontata, ma che contiene una robusta dose di verità. Ieri sera, a…

Visita e concerto al Museo di Celle dei Puccini
Visite guidate e musica lirica al Museo di Celle dei Puccini per la rassegna concertistica "Celle sotto le stelle" dell'associazione Lucchesi nel Mondo. Appuntamento sabato 9 agosto alle 21…

Chiara Sebastio 21 anni di Barberino Tavarnelle vince un titolo regionale satellite di Miss Toscana a Castiglione della Pescaia
Vincendo a Castiglione della Pescaia anche lei si è qualificata per le prefinali di Miss Italia nelle Marche. Seconda Gaia Pardini di Pescia, terza Aurora Bacciarelli di Ponsacco

Una voce poco fa: allegria in musica prosegue la rassegna concertistica "Celle sotto le stelle"
Una voce poco fa: allegria in musica. Prosegue questo sabato 9 agosto alle 21 a Celle Puccini (Pescaglia, Lucca), la rassegna concertistica dell'associazione Lucchesi nel Mondo "Celle sotto le stelle",…

Concerto d'Estate con la Filarmonica Luporini e Tiziana Rivale
Mercoledì 6 agosto alle 14 in diretta sulle frequenze di Punto Radio Cascina e in diretta fb, Luca Doni intervisterà la bravissima Tiziana Rivale, che molto spesso è…

Scelte le 30 ragazze che lotteranno per il titolo di Miss Toscana
Bella semifinale a bordo piscina del resort Fioccomare nelle campagne di Capezzano (Camaiore). Ora i titoli regionali satelliti: domani sera 5 agosto a Lamporecchio Miss Framesi

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"Giovanni Toschi, il Toschino, Un piccolo-grande bomber che segnava solo i gol importanti..." è il titolo del nuovo libro del giornalista e scrittore lucchese Paolo Bottari dedicato alla storia e alla carriera del funambolo che segnò e fece sognare le tifoserie di Lucchese, Reggina, Mantova, Torino, Cesena, Foggia, Novara e Viareggio. Un vero castigo per gli avversari di gioco ma una gratificazione per le varie squadre in cui ha militato. L'incontro, organizzato dal Circolo Culturale "L'Agorà" di Reggio Calabria, registra l'alternarsi di amici, calciatori, giornalisti, dirigenti, semplici tifosi che nel corso dei loro interventi fanno emergere diversi momenti di riflessione ma anche ricordi ed aneddoti. Toschi è la figura romantica di un calcio che non c'è più, fatto di passione, impegno, fedeltà, indipendentemente dalla categoria in cui ha militato. Nelle 220 pagine del libro sono contenuti diversi scatti fotografici, ricordi, aneddoti ed articoli della stampa sportiva del periodo, cifre queste che ripropongono sotto i riflettori la figura di quell'acrobata del rettangolo verde, che ancora oggi, vanta tanti estimatori. Toschi è ricordato ancora oggi come "l'uomo della provvidenza" perché, imprendibile com'era, segnava e faceva segnare solo i gol che contavano. Gli inizi in Toscana, prima in piccole squadre, poi con la Lucchese in serie D. A tal riguardo un aneddoto, raccontato dallo stesso Giovanni Toschi: "Quando andai in prova alla Lucchese, era un giovedì pomeriggio, e vi era una partita: titolari contro rincalzi. L'allenatore, Ruggero Sala, un con precedenti di calciatore con la Roma e la Triestina, non gli suscitai una buona impressione, tra l'altro esternò questo suo pensiero al portiere Semenzin, che insistette per farmi fare il provino. Giocai una bella partita contro la prima squadra della Lucchese, giocai una bella partita segnando due reti, che mi permisero di superare il provino". Con la squadra rossonera collezionò 34 presenze, segnando 10 reti. Poi la Reggina in serie B, a 21 anni, dove rimase tre anni dal 1967 al 1970. Con la maglia amaranto segnò 20 reti in 106 gare, tra cui l'unico gol di testa della sua carriera. Memorabili i gol segnati contro il Catanzaro e la doppietta al Messina. Nel corso della sua carriera calcistica, svolse il suo ruolo in attacco che allora si definiva "ala", e nel secondo anno a Reggio Calabria giocò in coppia con Franco Causio che indossò la maglia numero 7 sulla fascia destra, mentre Giovanni Toschi a sinistra con la maglia numero 11. L'anno successivo, all'età di 24 anni, Giovanni Toschi viene ingaggiato dal Mantova, allenato da Gustavo Giagnoni, che conquisterà la serie A. Nella squadra biancorossa, Giovanni Toschi mise a segno 11 goal in 38 partite. Successivamente indosserà la maglia granata del Torino, dove rimarrà sino al 1973, registrando 30 presenze e 3 reti realizzate. Nel 1971-72 la partecipazione alla Coppa delle Coppe, segnando 3 gol agli irlandesi del Limerik. Nel campionato 1973-74 si trasferisce al Cesena, neopromossa nella massima serie, con 4 reti realizzate, registrando 43 presenze. Nel 1975-76 con il Foggia in serie B, con la squadra rossonera riconquista la serie A e con i satanelli realizzerà 2 reti su 27 presenze. Successivamente al Novara con 42 presenze e 5 reti. A trentatré anni l'ultima esperienza tra i professionisti al Viareggio, serie C2, prima di chiudere con la squadra del suo paese, il Porcari, a 38 anni. Nel corso della conversazione si parlerà del periodo magico della Reggina 1914, quella di Granillo, Maestrelli, Dolfin, Segato e dei tanti calciatori che furono compagni di squadra del funambolo toscano. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale "L'Agorà". La conversazione, organizzata dall'associazione culturale reggina, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 26 maggio.
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Una giornata che rimarrà nella storia sportiva della città di Lucca. 41 anni dopo l’ultima partenza di tappa della corsa rosa dalla città delle cento chiese, lo spettacolo si è ripetuto e lo ha fatto, di nuovo, con una partenza, quella della della 10^ tappa del Giro, giunto alla sua edizione numero 108.
Una cronometro da Lucca a Pisa di 28,6 km, contro il tempo, con i migliori ciclisti del mondo “in caccia” della maglia rosa, simbolo del primato in classifica. Nella splendida cornice di Piazza Napoleone, a pochi metri dal via, era presente il truck hospitality di Regina che, per il 2025 ed il 2026, sarà partner della corsa rosa. Una location esclusiva, in un’occasione storica, che lega due eccellenze del nostro paese.
La Gazzetta di Lucca è stata ospite dell’area hospitality che ha aperto le porte, già a partire dalle ore 12. Moltissimi gli invitati a questo evento spettacolare, tra cui clienti dell’azienda ma anche rappresentanti delle istituzioni, che hanno potuto gustarsi, oltre alla fase iniziale della tappa con una visuale privilegiata sui protagonisti, anche un fantastico buffet offerto dalla storica azienda lucchese.
Per l’occasione abbiamo incontrato Graziano Ferrari, media director di Sofidel. “Questo hospitality truck – ha detto Ferrari - per noi è stato un momento importante perché un’azienda lucchese che, per prima, ha sponsorizzato il Giro d’Italia, non poteva non fare questa area per accogliere i propri ospiti. Ci sembrava il miglior modo per andare a completare questa collaborazione. Con il giro, ed RCS, abbiamo trovato un punto di contatto molto importante perché il Giro d’Italia dona emozioni infinite, ha un trofeo infinito, e noi abbiamo un prodotto che “non finisce mai”.
Il progetto di Sofidel è a 360 gradi, che parte dal territorio con striscioni, gonfiabili presenti nella splendida carovana che apre la corsa, fino agli spot radio con i podcast e tutta una serie di attività di comunicazione, ma non solo, con prodotti personalizzati ed altre attività collaterali come quella di oggi.
“Ci siamo immersi in modo importante in questa sponsorizzazione - ha aggiunto Ferrari – e questa hospitality è stato il modo più significativo per celebrare questa partnership. Devo ricordare che, oltre al concetto di “infinito”, che lega il Giro a Regina, l’aspetto importantissimo è legato al fatto che la corsa rosa ha visibilità non solo nazionale ma anche europea ed internazionale. Nella ricerca di una attività che desse visibilità ultranazionale al nostro marchio, questa ci è sembrata la strada migliore. Con un evento abbiamo dato copertura su più paesi dove il ciclismo è seguito ed il nostro marchio è presente”.
Quello che caratterizza, da sempre, il brand Sofidel è, indubbiamente, la volontà di fare cose originali e differenti, la voglia di proporsi in maniera sempre nuova al pubblico, il desiderio di stare vicino alla gente ed il Giro d’Italia, in tal senso, è la cosa più popolare che ci possa essere. Basti pensare che oggi, per l’occasione, tutte le scuole della città sono rimaste chiuse per dare l’opportunità ai più giovani di assistere a questo evento unico ed affascinante. Il Giro d’Italia è la biografia della nazione, scritta attraverso lo sport e che ha accompagnato le generazioni che hanno assistito a questa manifestazione che, oltre tutto, è l’unica che “ti passa sotto casa, davanti alla porta d’ingresso ed al tuo giardino, senza bisogno di pagare il biglietto” (cit.). “Regina è presente in tutte le partenze e gli arrivi di tappa – ha concluso Ferrari – con aree hospitality, più ridotte rispetto a quella di oggi, e che sono messe a disposizione dall’organizzazione”. All’interno del truck, dislocato su due piani, erano presenti più schermi per poter comodamente assistere a tutto lo svolgimento della tappa, con una terrazza esclusiva sul box di partenza per vivere l’emozione della partenza dei 171 atleti al via. Sono stati moltissimi gli ospiti di Regina che hanno potuto godere di questo splendido punto di vista, collocato nel “salotto buono” della nostra città, dipinto di rosa ed unito da una grande passione, infinita come quella che caratterizza il Giro d’Italia ed il marchio Regina.
Foto Ciprian Gheorghita
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