L'evento
Animali Giusti di Marlia compie 23 anni: “Gli animali esotici richiedono passione e costanza”
Un’oasi tropicale nella provincia di Lucca: Animali Giusti di Marlia festeggia questo 21 giugno ben 23 anni di attività, un traguardo tanto più significativo e sudato se si considera se, a Lucca, non sono ormai rimasti altri negozi che si occupano della vendita di animali esotici

Ego Fruit Party, sabato 14 giugno una festa da urlo
Ego Fruit Party: al via sabato 14 giugno l’edizione 2025 che dà inizio all’estate lucchese fra spettacolo, musica e benessere Musica, danza, esibizioni, moda, energia, frutta di ogni genere e tanto altro

SottoVenere 2025 edizione Influenze: arriva il festival dell'arte a Coreglia Antelminelli
Il borgo medievale di Coreglia Antelminelli ospiterà l’edizione 2025 del Festival SottoVenere: un’iniziativa culturale creata da giovani per tutti coloro che sentono, o hanno sentito almeno una volta,…

Al via The Ultimate Voice Battle: vincono la prima serata i Sound Fusion
“In bocca alla lupa”: non è solo il nome del locale che li ha ospitati e che ancora li accoglierà nei prossimi finesettimana di giugno, ma anche le…

Mysterycar 2, gli Arcani delle Quattro Terre
Scade alle 18 di venerdì 6 giugno, il termine per iscriversi alla seconda edizione del grande gioco di ruolo in auto sui luoghi del mistero che si svolgerà sabato 7 e domenica 8 giugno attraversando 4 Province (Lucca, Massa, Pisa e Pistoia) e ben 35 Comuni della Toscana nord-occidentale

Venerdì 6 giugno torna l’Ego Slow Roll, con ritrovo alle 20.15 presso l’Ego City Fit Lab di Viale Carlo Del Prete
Cos’è? Un’onda festosa di biciclette in movimento. Una tranquilla pedalata di gruppo, per le vie di Lucca, in notturna, quando la possibilità di attraversarla senza traffico offre un diverso e magico punto di vista

Lo stilista Luca Piattelli inaugura a Dubai un nuovo atelier alla presenza di tante figure istituzionali
Il primo atelier griffato Luca Piattelli a Dubai si trova nella Regent Tower della Business Bay, centro nevralgico di una città in notevole espansione, sotto ogni profilo, molto ricettiva e accogliente per proposte legate al lusso e al benessere come quella presentata da Luca Piattelli

Lucca, al via il Contest 'The Ultimate Voice Battle': sabato 7 giugno la prima sfida a squadre
Sta per iniziare uno degli eventi più attesi dell’estate musicale lucchese: “The Ultimate Voice Battle”, il primo concorso canoro a squadre che celebra il talento condiviso, l’energia di gruppo e la voglia di fare spettacolo insieme

La perfezione o quasi: l'Augustus Beach Club ha vinto il premio San Greg Award - Best Design Beach Club Toscana 2025
I Tre Ombrelloni assegnati dalla guida ai migliori beach club d'Italia curata da Andrea Guolo e Tiziana Di Masi non potevano che essere...metaforicamente consegnati ad una delle strutture più prestigiose della costa versiliese, l'Augustus Beach Club della famiglia Maschietto

Cupra Night al Santa Virginia: esperienza, design e performance in una serata d’impatto (Photogallery)
Venerdì sera, il Santa Virginia Club di Lucca ha ospitato la *CUPRA Night*: un evento esclusivo firmato CUPRA Garage di Lucca – Tuscania Auto, che ha celebrato l’essenza di un brand nato per sfidare lo status quo

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E’ luogo comune dire che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna… nel suo caso però non è un semplice detto, visto che insieme a suo marito avete costruito qualcosa di grande, a partire dalla Fondazione, poi il bagno e la villa dove avete ospitato eventi molto importanti di una eleganza unica, e non solo… Ci vuole spiegare come sono nate queste realtà e qual è stato il suo ruolo determinante come donna e come moglie? La AB Foundation ha due mission precise (Break the Barriers con target soprattutto Haiti e Challenges per la ricerca): state studiando progetti futuri precisi da inserire come ulteriore mission? Quali sono gli eventi specifici che organizzate a supporto della Fondazione?
La fondazione è nata da un’esigenza etica, mentre lo stabilimento balneare e la villa sono avventure che all’amore per il territorio affiancano una dimensione imprenditoriale, importante anche nell’ottica di poter incrementare il turismo, dando lavoro a tanti giovani. Denominatore comune delle tre realtà è la parola magica “insieme”. Vale per ABF, vera e propria “famiglia allargata” in cui la volontà condivisa è quella di prendersi cura del prossimo, cercando così di fare la differenza nella storia degli altri. Ma vale anche per le attività di Alpemare e Alpebella, che prendono forma dal desiderio di fare, di agire, che connota sia me, sia Andrea, e parallelamente da un sostrato di forte intesa e da una lucidità, che è frutto di riflessioni familiari continue, d’ordine valoriale.
Le mission della fondazione sono quelle di sempre, generate da una scelta che potrei riassumere nel desiderio di dire di sì al bene. I nostri progetti, quelli passati e quelli futuri, sono coerenti con ciò che è il fattore unificante, il cuore delle mission ABF, cioè l’educazione. Crediamo, infatti, che il concetto di cura dell’individuo, il vero “empowerment” passi anche (e in molti casi, soprattutto) per la cura della sua educazione, con l’utilizzo di approcci e strumenti innovativi che individuano in arte, musica e digitale preziose risorse formative.
Quanto al mio ruolo nella fondazione, è essenzialmente quello di “cercatrice”: incontrando tante persone di grande successo, personale e spesso anche economico, provo a mettere insieme le chance scaturite da questi incontri con i bisogni di persone e comunità meno fortunate, beneficiarie dei nostri progetti.
Infine, sugli eventi che coinvolgono ABF: sono davvero tanti, cito giusto quello imminente del Teatro del Silenzio, che rappresenta una vetrina molto importante, un’occasione preziosa per far conoscere i nostri progetti filantropici e per coinvolgere grandi donatori e celebrità, dello spettacolo e non solo. Quest’anno poi, nella coincidenza con i festeggiamenti per il trentennale della carriera di mio marito e dunque riunendo in un unico palco una fetta considerevole del gotha internazionale del pop e della lirica, la triade concertistica del 15, 17 e 19 luglio si configura come un “monster event”, qualcosa di potenzialmente memorabile, mai prima d’ora prima realizzato (sicuramente in Italia, probabilmente in Europa).
Quali sono gli eventi già calendarizzati per quest’anno di Villa Alpebella? Ci sarà la solita serata a tema come l’anno scorso ispirata a The Greatest Showman?
Confermo, l’evento, come lo scorso anno organizzato insieme a “Celebrity Adventures Foundation” è programmato per il 21 luglio; sarà altrettanto e spero ancora più bello e festoso e sarà coronato da un’asta benefica. I proventi della serata supporteranno i progetti ABF e non solo: infatti il 10 % del ricavato sarà destinato alla Fondazione St. Luke di Haiti ed un altro 10 % andrà ad enti che “Celebrity Adventures” abitualmente supporta negli Stati Uniti. Il tema quest’anno sarà incentrato sugli anni ’30… Dunque un duplice omaggio, esuberante, divertito e divertente, alla ricorrenza professionale di mio marito ma anche al periodo storico in cui Villa Alpebella fu originariamente concepita, in stile eclettico ed anche un po’ esotico. Quasi cent’anni dopo, il nostro desiderio ed auspicio è di dare il nostro contributo per rinnovare quella “grandeur” che le nostre coste meritano per tanti motivi. Forte dei Marmi e la Versilia godono di una fama che non necessita promozione, mentre Massa, nella quale è ubicata Villa Alpebella, è un territorio che ha mille risorse da valorizzare. Pensa che in futuro potrebbero esserci iniziative nazionali o internazionali, da parte vostra, volte ad aiutare la promozione del territorio apuano?
La ristrutturazione di Villa Alpebella è concepita proprio in quest’ottica: valorizzare il territorio, riqualificare un complesso che ha la responsabilità di una storia straordinaria alle spalle, e restituirgli la peculiarità di polo d’attrazione e aggregazione per eventi di prestigio, con le conseguenti ricadute culturali ed economiche per il territorio apuano… Territorio dalle straordinarie potenzialità, ne siamo convinti, anche se al momento solo parzialmente esplorate.
Ma vorrei anche ricordare che il nostro stabilimento balneare dista appena tre chilometri da Villa Alpebella. Dunque, anche il grande lavoro che stiamo facendo sul Bagno Alpemare (premiato come “Miglior Beach Club d’Italia 2024”), penso inneschi un circolo virtuoso significativo per tutta la zona… Ristrutturato ulteriormente, dopo l’acquisizione del bagno adiacente, da quest’anno tra l’altro ospita, nei suoi due ristoranti, il prestigiosissimo brand della ristorazione giapponese “Nobu”, fondato da Nobu Matsuhisa, Robert De Niro e Meir Teper… Ed è, questo, un riconoscimento che di per sé ci onora e che dà lustro all’intera nostra costa, proprio perché siamo stati scelti quali luogo ideale per un incontro tra eccellenza dei raffinatissimi sapori nipponici ed eccellenza dell’ospitalità italiana.
Avete mai pensato di investire proprio a Massa o Carrara, due città che sono sprovviste di teatri, centri congressi, poli culturali o artistici?
Con “Alpebella” abbiamo dato un segno tangibile, in questo senso. Ma già molti anni prima, a inizio millennio, mio marito aveva investito sul territorio acquistando la villa appartenuta a Paola Ruffo di Calabria, già regina del Belgio. Ripeto, crediamo nelle notevoli potenzialità di questo territorio, proprio perché ha il mare, ma ha anche spazi, risorse peculiari, panorami, peculiarità storiche, artistiche e culturali in grado di fare la differenza.
Ho già parlato con il suo architetto che mi ha illustrato la genesi della Villa Alpebella: qual è il progetto globale che riguarderà la Villa in futuro? Riprenderà qualcosa della tradizione del vecchio Oliviero (e quindi in qualche modo i cittadini verranno coinvolti), oppure è stata concepita per altre finalità o presenze?
Da un lato, salvaguardare la gloriosa memoria storica del sito, fedeli alla sua configurazione monumentale, dall’altro riqualificare il complesso, sempre in sintonia con la sua tradizione. Nostra volontà è aumentarne l’attrattiva, tornare a farlo diventare luogo di aggregazione per eventi di altissimo prestigio, con una particolare attenzione ad iniziative d’ordine culturale, parte delle quali saranno concordate, come è giusto che sia, con l’amministrazione locale.
Lei è sposata da una decina d’anni con il Maestro Bocelli, personaggio importante quanto la lirica che interpreta… qual era il suo rapporto con questo genere di musica prima di incontrarlo e di divenire la sua principale collaboratrice?
Siamo sposati da una decina d’anni, è vero, ma viviamo insieme da ventidue, e al ritmo di ventiquattr’ore al giorno! Prima? Mio padre, laureato in fisica nucleare, ha studiato parallelamente canto, come baritono, motivo per cui sono cresciuta tra le arie d’opera e la lirica è sempre stata parte integrante del mio quotidiano. Parallelamente al percorso canonico, dalle elementari al liceo, ho sempre frequentato la musica, studiando pianoforte e violino. In realtà non coltivavo neppure allora sogni di un futuro sui palcoscenici: semplicemente, amavo frequentare quel linguaggio, quell’incredibile palestra di emozioni. Dopo la maturità scientifica ero orientata verso le scienze umanistiche, ma mio padre mi convinse a iscrivermi a Biologia. Superati tutti gli esami del primo anno, compresi di stare mimando un futuro che non era il mio: alla fine del 2001 mi iscrissi a Lettere e pochi mesi dopo conobbi Andrea. Negli anni successivi, come amo ricordare (oggi, persino con un po’ di nostalgia), ho consumato i miei libri universitari studiando in aereo, in macchina e in tutti gli alberghi del mondo.
Lei appare una persona che, seppur costretta a “personaggio pubblico”, ama stare piuttosto nelle retrovie… eppure ha tutte le caratteristiche necessarie per essere centrale sulla scena. C’è un motivo preciso oppure è stato un processo fisiologico? Per essere operativi e organizzativi in modo efficiente è l’unica opzione?
Capita di essere sotto i riflettori, ma è vero, per mia indole preferisco lavorare nell’ombra. Mi riesce molto meglio organizzare la vita degli altri, piuttosto che la mia. Ed è una gioia occuparmi di gestire la logistica di un grande artista che è anche l’uomo che amo. In realtà ho la percezione di lavorare per me stessa, proprio perché ho la fortuna di farlo per la mia famiglia. Inoltre mi dà molta energia il fatto di sapere che ciò che facciamo riesce ad essere utile, direttamente e indirettamente, a tante persone, dando voce a tanti soggetti che abitualmente voce non hanno, sia in ambito professionale, sia attraverso l’attività della Andrea Bocelli Foundation.
Tengo però a sottolineare come non vi sia stato giorno in cui io non mi sia sentita sostenuta dalla fiducia e dal supporto di mio marito. Non avessi avuto i consigli, l’ammirazione e la gratitudine di Andrea – e dunque della persona che ho scelto di avere accanto a me per la vita – avrei fatto davvero ben poco. Anzi, non muoverei un passo. Di ciò, non solo non mi vergogno a dirlo, ma ne sono orgogliosa: ogni giorno sono felice di averlo accanto, sono onorata di essere al suo fianco, facendo il possibile per meritarmelo.
Sua figlia Virginia, segnata probabilmente nel DNA da una voce meravigliosa, sembra già destinata a seguire le orme di papà. Come madre cosa ne pensa di un futuro di artista per sua figlia oppure già intravede in lei dei talenti che potrebbero portarla su altre strade?
Virginia ha due genitori che credono fermamente nell’utilità dello studio della musica, proprio come tassello cruciale nel percorso educativo e supporto per lo sviluppo dell’animo umano. Siamo altresì convinti che i figli individuino le loro strade e le proprie aspirazioni, mettendo a frutto i propri talenti, indipendentemente dalle ambizioni genitoriali. A noi, l’onore e l’onere di educarli, dando loro quanto più possibile il buon esempio. Mia figlia è intonata, è vero, è obiettivamente dotata per la musica e lo dimostra nel canto, ma anche nei progressi che fa nello studio del pianoforte. Nonostante sia una adolescente, è molto determinata e si impegna sempre, anche quando canta insieme al babbo, dimostrando responsabilità e mantenendo, però, contemporaneamente, la giusta leggerezza e serenità. Ecco: ciò che mi auguro per lei è che, quale che sia (musicale, attoriale, sportiva, o una ulteriore), la sua sia una strada solida e serena.
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Si sono incontrati il giorno prima del concerto a pranzo al ristorante Buca di S. Antonio anche se seduti a due tavoli diversi, ma la stretta di mano era inevitabile vista la conoscenza e lo spessore artistico dei personaggi. Riccardo Muti era con la moglie e insieme al promoter del Lucca Summer Festival è stato immortalato in alcuni scatti. Muti, tra l'altro, si è mantenuto leggero, gastronomicamente parlando, optando per un prosciutto e melone e un prima con ravioli di ricotta e funghi. L'eccellenza del locale si è sposata benissimo con l'eccellenza dei suoi due ospiti.
A. G.
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