‘Cambiamenti climatici: la montagna sentinella del nostro territorio’. Questo il titolo della conferenza promossa dall’amministrazione comunale insieme al Cai- Sezione di Lucca in programma giovedì 7 marzo, alle ore 21, nella sala del consiglio comunale, in piazza Aldo Moro.
L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco Luca Menesini e del presidente del Cai -sezione di Lucca, Giulio Godi. Successivamente interverranno Bruno Barsuglia, Istruttore di Alpinismo del Cai Lucca e l’assessore all’ambiente e all’urbanistica Giordano Del Chiaro.
“Siamo davvero molto contenti di ospitare questa iniziativa, perché il cambiamento climatico è un fenomeno di grande attualità che è determinante conoscere in modo approfondito per mettere in atto adeguate politiche di contrasto anche da parte delle istituzioni – afferma l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro -. Da parte nostra abbiamo già messo in campo alcune azioni, tra cui il progetto Amaca grazie al quale abbiamo piantumato sul territorio circa 1.500 nuove alberature e il progetto LApeMaia per tutelare la biodiversità. E’ inoltre importante sensibilizzare i cittadini su questo tema, perché ciascuno di noi con i propri comportamenti quotidiani può fare la sua parte nel contrastare questo fenomeno. Il cambiamento climatico ci deve portare anche a ripensare il modo in cui viviamo alcuni luoghi del nostro territorio, tra cui la parte montana, e questo è l’obiettivo di questo incontro. Ringrazio il Cai Lucca per averlo proposto”.
“L'aumento della temperatura è particolarmente significativo in molte regioni montane, e quindi anche sulle nostre montagne, dove sono state osservate e si prevede che s'intensifichino riduzioni dei ghiacciai e del manto nevoso, e cambiamenti nell'andamento delle precipitazioni, tra cui una riduzione delle nevicate, con conseguenze negative per l’approvvigionamento idrico– spiega il presidente del Cai sezione di Lucca, Giulio Godi -. La montagna quindi è una sentinella importante del cambiamento climatico a cui guardare con attenzione. Ringrazio l’amministrazione comunale che si è resa disponibile a realizzare insieme a noi questo incontro”.
L’innalzamento delle temperature sta modificando i modelli meteorologici e sconvolgendo il normale equilibrio della natura. Si assiste infatti al riscaldamento degli oceani con un innalzamento di circa 90 centimetri in 100 anni, allo scioglimento del ghiaccio delle calotte polari (ogni anno un cubo di ghiaccio di 10 chilometri di lato si scioglie tra la calotta artica e la banchisa) ed anche all’aumento dell’aridità e delle ondate di calore. Secondo il Goddard Institute of Space Studies (GISS) della Nasa l’estate 2023 è stata la più calda della Terra da quando sono iniziate le registrazioni globali nel 1880. I mesi di giugno, luglio e agosto messi insieme sono stati più caldi di 0,23 gradi rispetto a qualsiasi altra estate registrata dalla Nasa e di 1,2 gradi più caldi della media estiva calcolata tra il 1951 e il 1980.