Realizzare uno studio per individuare quale può essere il possibile impatto che i cambiamenti climatici in atto e quelli ‘attesi’ potrebbero avere sulla ricarica delle sorgenti di acqua presenti sul territorio comunale e, in particolare, ma non solo, quelle utilizzate dai cittadini per l’approvvigionamento dell’acqua da bere, che costituiscono la Via dell’Acqua, un percorso sul quale l’amministrazione Menesini ha fatto e sta facendo importanti investimenti, anche per il suo ampliamento. Questo l’importante obiettivo del progetto scientifico pilota "Cambiamenti Climatici, Precipitazioni e Sorgenti nel Comune di Capannori’, da poco iniziato, che sarà realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa grazie ad un accordo con il comune di Capannori. Il progetto, che avrà una durata biennale, attraverso analisi ed indagini, vuole fare il punto sullo stato delle conoscenze di queste sorgenti e avviare programmi di monitoraggio che vadano nella direzione di poter meglio gestirle sul lungo periodo, anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto e a quelli previsti.
Il progetto è stato illustrato questa mattina (venerdì) con una conferenza stampa svoltasi nella sede del Comune dall’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro, dal Vice Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, e presidente del corso di Laurea in Scienze Ambientali, Giovanni Zanchetta e dalla professoressa Monica Bini co-responsabile del progetto. Presente anche Stefano Natali, il giovane ricercatore che lavorerà al progetto.
Più nel dettaglio il progetto ha tra i suoi obiettivi l’analisi del possibile impatto locale dei cambiamenti climatici futuri a scala decennale e pluridecennale: raccolta dei dati climatici e idrologici dell’area di indagine; analisi con approcci statistici finalizzati alla individuazione di relazioni e trend pluriennali;valutazione degli effetti sulle precipitazioni dei diversi scenari futuri attesi rispetto agli scenari attuali; valutazione sulle possibili variazioni delle ricariche sui sistemi di sorgenti del Comune utilizzate a scopi idropotabili. Lo studio inoltre intende analizzare le possibili variazione sul sistema di ricarica esterna del Fiume Serchio attraverso la raccolta di dati climatici ed idrologici.
“I cambiamenti climatici in atto ci mettono di fronte a criticità ambientali la cui gestione non è più procrastinabile e devono essere affrontate con mezzi e approcci nuovi che tengano anche in considerazione quelle che sono le proiezioni climatiche e i possibili effetti a scala locale - afferma l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro-. La crescente siccità, la scarsità di eventi di pioggia ordinari e l’aumento di frequenza di quelli intensi sta mettendo a dura prova la gestione ordinaria e lo sviluppo delle pianure alluvionali, dove la pressione antropica è sempre più forte e dove si concentra lo sviluppo industriale e l’urbanizzazione. Da qui l’importanza di questo nuovo progetto scientifico che mira ad esplorare quale potrà essere l’impatto dei cambiamenti climatici, e in particolare la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della siccità, a breve e a lungo tempo, sui sistemi di ricarica delle varie componenti idrologiche del nostro territorio e in particolare sulle sorgenti della via dell’Acqua che sono sempre più utilizzate dai nostri cittadini per l’approvvigionamento idrico. Con in mano analisi dati e proiezione di scenari futuri saremo così infatti messi in grado di avere le giuste ed utili conoscenze per la definizione di interventi e politiche finalizzate ad una corretta e proficua gestione della risorsa idrica sul nostro territorio per garantirne la fruizione alla nostra comunità.”.
“Questo progetto vuole essere il punto di partenza per stabilire strategie di gestione di lungo periodo che prendano in considerazione le possibili variazioni climatiche del prossimo futuro, per rendere anche cosciente la popolazione che risorse che siamo abituati ad utilizzare, con gesti semplici, come prendere l’acqua alla fontana, non sono gesti scontati ma richiedono ‘responsabilità ambientale – afferma il Vice Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, Giovanni Zanchetta -.Con questo primo studio contiamo di selezionare alcune sorgenti più importanti per poter mettere a punto sistemi di monitoraggio che ci possano permettere nel prossimo futuro di migliorare le possibili stime sulle ricariche delle stesse facilitando la loro gestione”.
“Il Dipartimento di Scienze della Terra crede fortemente in questo progetto e grazie al supporto dell’Università di Pisa ha deciso di investire sulla formazione di un promettente giovane ricercatore, il dottor Stefano Natali, che lavorerà per due anni al progetto – spiega Monica Bini- co-responsabile del progetto-. Il ricercatore si occuperà delle azioni di monitoraggio e della parte analitica e in collaborazione con altri giovani ricercatori del nostro dipartimento si occuperà dell’analisi delle proiezioni climatiche e delle valutazioni a scala del Comune di Capannori del possibile impatto dei cambiamenti climatici futuri” .