Una città amica dei bambini, degli adolescenti, delle nuove generazioni dove viene sancito il diritto ad esprimere la propria opinione. In una delle ultime sedute consiliari l'amministrazione D'Ambrosio ha aggiunto un altro tassello di questa strategia, votando (all'unanimità) l'adesione al programma Unicef per rendere Altopascio città amica dei bambini e degli adolescenti.
Un tassello che oggi si completa con la firma del Protocollo d'intesa, da parte del sindaco Sara D'Ambrosio, per l'adesione al programma. "L'accreditamento Unicef non vuole essere il fine bensì il mezzo attraverso il quale tenere alto lo standard dell'intervento dell'amministrazione comunale in materia di politiche per l'infanzia e l'adolescenza - spiega il sindaco Sara D'Ambrosio -. Daremo vita anche a un organismo specifico che porti avanti il percorso. L'attenzione per le politiche giovanili e dell'infanzia è centrale per Altopascio, ultimo in ordine di tempo la formazione e l'insediamento del consiglio comunale dei ragazzi. E ancora: le nuove scuole, gli investimenti sul nido, la valorizzazione dei bambini e dei ragazzi attraverso lo spazio giovani, la Biblioteca comunale, il coinvolgimento dell'istituto comprensivo, lo sport fino agli investimenti specifici per il sostegno alla genitorialità, per le famiglie e per quelli che saranno i cittadini di domani. Vogliamo incentivare da un lato la presa in carico di una consapevolezza di un bene comune e dall'altro stimolare fin dalla più tenera età un'attitudine a pensare alla città, con la città, con i propri pari mettendo al centro del progetto l'importanza della costruzione di quelle idee e di quei progetti in modo condiviso e paritario". Sulla stessa linea la presidente del consiglio comunale di Altopascio, Rina Romani, che sta seguendo in prima persona il percorso Unicef. "Il benessere dei minori è indice di un habitat sano, di una società democratica e di una amministrazione locale efficiente - aggiunge -. Un programma che deve costruire una città di bambini e di ragazzi; che rafforza l'inclusione; che promuove la partecipazione dei ragazzi. Città amica è uno strumento che permette di tradurre in azione i principi della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, partendo dalla convinzione che sviluppando il benessere dei minori si costruiscono comunità più felici. L'organismo che si formerà sarà composto da rappresentanti della giunta, del consiglio comunale, del terzo settore competenti in materia di infanzia e adolescenza, capaci di supportare il Comune nell'elaborazione di una strategia di azione e svolgere un ruolo di monitoraggio dell'impatto delle politiche adottate. L'obiettivo è la partecipazione delle bambine, dei bambini e degli adolescenti: promuoverne il coinvolgimento attivo nelle questioni che li riguardano; ascoltare le loro opinioni e tenerne conto nei processi decisionali.