L'associazione Città del Pane va verso lo scioglimento: questa la decisione deliberata dalla giunta D'Ambrosio nei giorni scorsi. Un viaggio lungo e tortuoso che giunge oggi a un epilogo che l'amministrazione comunale ha tentato in tutti i modi di scongiurare.
«Siamo arrivati a questa decisione - spiegano il sindaco Sara D'Ambrosio e l'assessore alla cultura, Alessio Minicozzi - perché dal 2016 l'associazione non ha più svolto alcuna attività, né sono stati più presentati i bilanci. Il presidente ancora in carica, l'ex sindaco Maurizio Marchetti, si è sempre rifiutato di procedere al rinnovo degli organi e nonostante i numerosi solleciti, le richieste di convocazione dell'assemblea dei soci sono rimaste lettera morta. Attualmente non sappiamo quanti siano i Comuni che fanno parte dell'associazione e quanti di questi versino ancora la quota di adesione. Non sappiamo neanche l'eventuale destinazione delle quote stesse, dato che l'associazione si trova in una situazione di totale inattività. Nemmeno il marchio è di proprietà dell'associazione, ma del Comune di Altopascio. Siamo riusciti a risalire solo alle amministrazioni comunali che hanno fondato l'associazione, molte delle quali, dopo essere state contattate, pensavano di essere uscite dall'accordo, visto che non erano mai state più contattate o coinvolte. Per fare questo passaggio sarebbe servita una delibera dell'assemblea che, non essendo mai stata convocata, non ha mai potuto "liberare" i Comuni che intendevano sfilarsi. Se ciò non fosse sufficiente a testimoniare le pessime condizioni dell'associazione, c'è il fatto che l'ultima convocazione che abbiamo inviato ha ricevuto risposta solo dai Comuni facenti parte del protocollo d'intesa "Vie del Pane", firmato e sottoscritto dalla nostra amministrazione alla fine del primo mandato, ovvero Genzano di Roma, Adria, Bondeno, Ozieri e Villaurbana. Il protocollo, infatti, è nato proprio per poter agire indipendentemente e in via temporanea. Infine, cercando su web il sito ufficiale dell'associazione si viene a scoprire che il dominio è ormai scaduto e non è più possibile neanche leggerne la storia».
«L'unica opzione per mettere la parola fine a questa paralisi durata anche troppo - concludono - è quindi muoversi andando in giurisdizione volontaria dal giudice, chiedendo di esprimersi in merito allo scioglimento. Parallelamente, è nostra intenzione continuare a promuovere la cultura del pane mediante la costituzione di una nuova associazione».
L'ASSOCIAZIONE. Nata nel 2002, l'associazione "Città del Pane" ha riunito 50 Comuni italiani di 15 regioni che trovano o trovavano nel pane e nella panificazione il loro punto di forza. Gli obiettivi dell'unione erano quelli di valorizzare territorio e tradizione, stimolare la diffusione della cultura del pane, creare sinergie tra i Comuni membri. A partire dal 2016 la composizione sociale si è drasticamente ridotta e l'assemblea dei soci non è più stata in grado di riunirsi, neanche per approvare i bilanci. Il Comune di Altopascio ha sollecitato a più riprese il rinnovo dei componenti e la presentazione dei verbali e dei bilanci, senza ricevere riscontro. Il 20 dicembre 2022, infine, insieme ai Comuni di Adria, Bondeno, Genzano di Roma, Ozieri e Villaurbana ha indetto un'assemblea straordinaria per procedere con lo scioglimento dell'associazione. Ma, mancando il quorum necessario, l'unica scelta possibile è quella della via giudiziale: una scelta sofferta e non facile che però può mettere al riparo l'amministrazione comunale e gli altri membri che si sono resi disponibili da eventualità responsabilità.