Sold-out: tutti assegnati i quaranta orti urbani di Altopascio, che sorgono nell'area della Paduletta, nella zona residenziale di via Regione Piemonte e via Regione Emilia-Romagna, realizzati un anno fa dall'amministrazione D'Ambrosio, grazie anche al contributo della Regione Toscana. Un progetto, gestito dall'associazione Auser Filo d'Argento, che ora si amplia e allarga i propri orizzonti: ci saranno anche i prodotti degli orti di Altopascio, infatti, nelle raccolte alimentari coordinate dai gruppi Caritas della cittadina del Tau in favore di chi ha più bisogno e vive situazioni di difficoltà economica. Una novità, portata avanti proprio dall'Auser insieme con l'amministrazione comunale e con i cittadini-contadini, che è stata presentata ieri (giovedì 16) dal sindaco, Sara D'Ambrosio, dal presidente dell'associazione Auser Filo d'Argento, Stefano Rosellini, dagli assessori Ilaria Sorini e Daniel Toci e dai referenti Caritas. Presente anche l'assessore regionale alle politiche agricole, Marco Remaschi, sotto il cui assessorato è nato il progetto "100mila orti in Toscana".
"Nonostante il Covid-19 o forse come diretta conseguenza al periodo di restrizioni causate dalla pandemia - commentano il sindaco, Sara D'Ambrosio e gli assessori Sorini e Toci - quest'anno c'è stata una vera e propria esplosione di ortisti ad Altopascio. Le aree coltivabili sono tutte assegnate e sono in piena produzione. Quest'anno, per mettere in rete questa bellissima realtà degli orti urbani con altri mondi, altrettanto positivi e importanti del nostro paese, è nata la collaborazione tra Paduletta e Caritas: gli ortisti coltivano e producono prodotti buoni, l'Auser si mette d'accordo con i gruppi Caritas di Marginone, Spianate, Altopascio e Badia Pozzeveri e consegna loro le cassette di frutta e verdura, che poi verranno smistate e distribuite con i sacchi della spesa che settimanalmente le Caritas fanno avere ai cittadini in difficoltà del nostro paese. Una bella sinergia, che unisce il sociale con la terra, per la quale ringraziamo i cittadini-ortisti, l'Auser e in particolare Stefano Rosellini e ovviamente i gruppi Caritas, che sono sempre impegnati in prima linea per il prossimo e quest'anno ancora di più". Soddisfatto dell'iniziativa anche l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi. "Da orto nasce orto, da iniziativa di socialità e di riqualificazione nasce altra socialità, altra riqualificazione, altra solidarietà - spiega -. Il progetto regionale dei 100mila orti in Toscana è stato pensato proprio per creare spazi vivi e vissuti, di incontro e di condivisione, nelle città e nelle cittadine del nostro territorio regionale. Attraverso l'orto urbano, infatti, non solo si tramanda il sapere tra generazioni diverse, ma si riqualificano aree dismesse o degradate, si sviluppano progetti, iniziative e collaborazioni di solidarietà, come quella di Altopascio, e si coinvolgono i più piccoli nella cura della terra".