Lo chiede Gaetano Ceccarelli, capogruppo della Lista Civica Popolari e Moderati, il quale descrive un quadro della situazione drammatica dell'economia territoriale venutasi a creare con l'emergenza sanitaria:
La fase 2 dell’emergenza sanitaria in atto, cioè quella della graduale ripartenza delle attività economiche è in corso e finora tutti i soggetti coinvolti dai cittadini, ai lavoratori, alle imprese, hanno dimostrato un soddisfacente senso di responsabilità che va però mantenuto, se non vogliamo vanificare i buoni risultati conseguiti ad oggi nel contenimento dell’infezione.
All’interno del macro settore delle attività produttive, merita una particolare attenzione vista la specificità del nostro territorio dove se ne riscontra una diffusa presenza, il mondo del piccolo commercio, dei negozi di vicinato, degli ambulanti, degli artigiani, della ristorazione, dei bar, ecc., tutti settori che vogliono ripartire al più presto ma nella massima sicurezza.
In questi giorni ho incontrato diversi titolari di queste attività ed ho sempre riscontrato in loro una responsabile consapevolezza, sul fatto che la clientela ha bisogno di recuperare la necessaria serenità per tornare a frequentare gli esercizi e per consumare in loco o acquistare prodotti e merci. In sostanza non basta riaprire per ripartire, ma servono anche elevati livelli di sicurezza per battere la paura e rilanciare i consumi.
A tal fine va però ricordato che a pochi giorni dalla data prevista per la ripartenza, mancano ancora i protocolli per la sicurezza dei lavoratori che sono uno strumento indispensabile per organizzare le varie attività produttive e commerciali, nel pieno rispetto delle normative. Questa è una grave lacuna, che va colmata al più presto.
Le attività economiche e soprattutto gli esercizi più piccoli a cui poc’anzi facevo riferimento, debbono essere aiutati in questa fase delicatissima non soltanto sotto il profilo economico, ma pure sotto l’aspetto dell’organizzazione del lavoro rispetto ai nuovi complessi adempimenti derivanti dalle vigenti norme di contrasto al contagio. Come Amministrazione Comunale lo abbiamo sempre detto e lo stiamo facendo ma non basta, perché ad esempio sui citati protocolli vi sono delle competenze di livello regionale e statale.
Pertanto invito il sindaco Menesini e l’assessore al ramo Frediani, che già hanno dimostrato concreta attenzione sul tema, ad attivarsi in tutte le sedi competenti per sollecitare una rapida e positiva risposta al mondo produttivo e commerciale relativamente a quanto innanzi descritto, al fine di favorire la ripartenza delle attività in sicurezza.