In apertura del consiglio comunale di ieri (giovedì) in occasione della 'Giornata della Memoria 2025' ha portato la sua testimonianza, Mario Marsili, uno dei pochi superstiti della strage di Sant'Anna di Stazzema. Dopo un intervento di Paola Paterni, intervenuta in rappresentanza dell'Isrec (Istituto Storico per la Resistenza e la Storia Contemporanea in provincia di Lucca) e di Anpi Capannori, Marsili ha raccontato che è stato l'unico a sopravvivere nella stalla in cui fu portato con la madre e i parenti in quel 12 agosto 1944. Aveva sei anni. A salvarlo fu la madre che lo fece sedere dietro la porta d'ingresso della stalla e che dopo essere stata ferita, avendo paura che i tedeschi lo notassero con l'unica "arma" che aveva, attirò l'attenzione su di sé: si tolse uno zoccolo e lo lanciò contro i suoi carnefici. Le spararono immediatamente. Per questo gesto eroico il presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2003 ha consegnato a Mario Marsili la medaglia d'oro al valore civile in memoria della madre.
Una vicenda tragica quella vissuta da Mario Marsili sulla quale durante tutta la sua vita ha voluto mantenere viva la memoria soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, affinché quell'orrore non possa ripetersi mai più.
Il sindaco Giordano Del Chiaro ha ringraziato Marsili per la sua toccante e coraggiosa testimonianza e gli ha consegnato una targa con scritto: "Perché la sua testimonianza promuove l'esercizio della memoria, baluardo della democrazia e della libertà, valori costitutivi del nostro Paese. Da sottolineare, in particolare, il suo impegno verso le nuove generazioni, affinché non si ripeta una delle pagine più tragiche della nostra storia".