Velocizzare e rendere meno farraginoso il modo di erogazione della cassa integrazione per gli artigiani, che sta tardando ad arrivare ai lavoratori di questo comparto, avendo un fondo proprio.
E' quanto chiede con una lettera il sindaco di Capannori, Luca Menesini al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in seguito a diverse segnalazioni di operai del settore calzaturiero che non stanno ricevendo questo importante ammortizzatore sociale con conseguenti forti difficoltà per loro e le loro famiglie, essendo per molti l'unica entrata.
“Abbiamo ricevuto in queste settimane l'appello accorato di molti dipendenti del distretto calzaturiero e quello delle associazioni di categoria del settore artigiano in relazione ai lunghi tempi di pagamento della Cassa Integrazione del comparto artigianale, erogata attraverso il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato.
L'appello dei lavoratori dell'artigianato - che si unisce a quello degli altri comparti che dipendono direttamente da INPS per l'erogazione - ci pare importante da valutare perchè questi tempi di erogazione, unite alla impossibilità del fondo di anticipare le risorse, determinano gravi ritardi per i lavoratori e le famiglie che si trovano ancora oggi privi di una integrazione del reddito che in molte situazioni è l'unica entrata per tante famiglie- scrive il sindaco Menesini-
“Visto il protrarsi della situazione di difficoltà di molte imprese e del ricorso alla Cassa integrazione ordinaria e in deroga, sono a chiedere al Governo - oltre che come richiesto dalle principali associazioni di categoria del settore al reperimento di risorse aggiuntive per fare fronte alle numerose domande che continuano ad arrivare - una attenzione particolare affinchè sia nei casi di erogazione diretta, sia nei casi di erogazione mediata dal Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (Fsba), il tema dei tempi di erogazione sia una assoluta priorità - conclude il primo cittadino di Capannori- e si possano individuare gli strumenti più agili per consentire ai lavoratori di ricevere tempestivamente quanto dovuto, sburocratizzando altresì se necessario un procedimento che rischia di mettere in crisi tanti operai e tante famiglie”.