“Lo scorso martedì abbiamo inoltrato al presidente del Consiglio Comunale la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario, urgente ed aperto alla popolazione. All’ordine del giorno un unico punto: Mozione avverso la realizzazione di un “Polo Impiantistico per la lavorazione ed il recupero di rifiuti tessili e di rifiuti da prodotti assorbenti per l’igiene della persona”, in Via dei Pistoi, Loc. Salanetti, nel Comune di Capannori, proposto dal Gruppo RetiAmbiente S.p.a..“
La mozione chiede al sindaco eall'amministrazione comunale di opporsi, ricorrendo in sede giudiziaria, al Decreto, con cui la Regione Toscana ha escluso il progetto dell’impianto di trattamento rifiuti dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di adottare ogni altra azione volta ad impedire la realizzazione dell’impianto in questione.”
Questa la denuncia del gruppo consiliare “La Porcari che Vogliamo” in merito al silenzio del sindaco Fornaciari e della sua amministrazione.
“Ad oggi nessun riscontro sostanziale. E i giorni passano inesorabili rischiando di vanificare l'azione che il Consiglio Comunale potrebbe intraprendere per stoppare l'impianto. Il silenzio dell’Amministrazione Fornaciari è motivo di grande preoccupazione. Questa mancanza di trasparenza solleva dubbi sulla volontà dell’Amministrazione di fornire informazioni chiare, di rispondere alle legittime richieste della minoranza e dei cittadini e sulla volontà reale di Fornaciari di opporsi alla realizzazione dell’impianto.”
“Il polo impiantistico previsto a Salanetti – proseguono i consiglieri Pisani, Giannoni, Della Nina e Giannini – di cui i porcaresi non sapevano assolutamente niente fino ad una decina di giorni fa, rappresenta una potenziale minaccia per l'ambiente e la salute dei cittadini, soprattutto per il nostro paese e per le persone che vi abitano. L'enorme quantità di pannoloni da smaltire potrebbe causare gravi danni al territorio, alle risorse naturali e alla salute pubblica. Ricordiamo solamente che stiamo parlando di un progetto sperimentale, da realizzare a meno di 100 metri dal confine del comune di Porcari, si parla di 10.000 t/anno di rifiuto da trattare, il cui 70%, dopo la lavorazione finisce in fognatura o in discarica, che per l’attività sono necessari 4.705 mc/anno di acqua prelevata dall’acquedotto comunale, 1.900.000mc/anno di gas metano, 7,5Mwh/anno di corrente elettrica, che l’impatto odorigeno si estende per circa 3 km e che aumenterà il traffico pesante nelle zone circostanti.
Questi e molti altri aspetti possono essere correttamente valutati, dagli enti competenti e dai cittadini, solamente nel procedimento di VIA, che di fatto ad oggi è stato scavalcato.”
“È necessario e urgente che l'Amministrazione Comunale chiarisca la propria posizione nei confronti dell’impianto. È un diritto della minoranza e dei porcaresi tutti, ottenere subito la convocazione di un consiglio comunale aperto, per essere informati e, a questo punto, soprattutto per conoscere la verità sull'impianto di Salanetti.
“Porcari è già fin troppo penalizzato in termini di inquinamento ambientale e anche di cattivi odori, pertanto – concludono i consiglieri - “La Porcari che vogliamo” ribadisce il proprio NO all’impianto, non solo a Salanetti, ma ovunque nelle aree limitrofe ai confini del nostro paese.”