“Il caos regna sovrano nel consiglio comunale di Capannori a causa delle insufficienze del presidente del consiglio nella gestione e nel coordinamento dei lavori dell’assemblea e della sua mancanza di consapevolezza nel ruolo di garante super partes”.
E’ quanto sostengono i consiglieri comunali della Lega Salvini Premier di Capannori Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Domenico Caruso, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro, Bruno Zappia a commento della seduta del 18 dicembre nel corso della quale il presidente Biagini ha espulso il consigliere Caruso inducendo tutti gli altri componenti del gruppo ad abbandonare la riunione per solidarietà nei confronti del collega.
“Abbiamo motivi per ritenere - affermano i consiglieri leghisti - che il presidente del consiglio non abbia ancora compreso che il consiglio comunale non è una allegra brigata di birbaccioni da gestire alla carlona ma è un organo istituzionale il cui funzionamento è disciplinato da regole ben precise che devono essere rispettate a tutela del decoro e del prestigio dell’istituzione stessa. Per queste ragioni il consigliere Caruso aveva chiesto al presidente Biagini di pronunciarsi in merito alla proponibilità e all’ammissibilità di un emendamento alla mozione presentata dal capogruppo del PD Guido Angelini che chiedeva l’esecuzione di screening di massa della popolazione con tamponi antigenici sotto la direzione dell’ASL mentre l’emendamento chiedeva l’esecuzione di tamponi (non di massa) da parte dei medici di base solo al verificarsi di determinate condizioni e senza la direzione dell’ASL. Poiché l’emendamento conteneva altre richieste non contemplate nella mozione principale del consigliere Angelini era onere del presidente decidere sulla proponibilità e sull’ammissibilità dell’emendamento motivando congruamente in considerazione della diversità dei contenuti e dell’evidente contrasto con la mozione principale”.
“Il presidente Biagini – incalzano i leghisti - non solo non si è pronunciata sulla richiesta della Lega ma ha deciso di far votare una questione pregiudiziale che non c’entrava assolutamente nulla (la questione pregiudiziale si ha quando si chiede di non discutere un argomento) senza dare la parola ad altri consiglieri di opposizione che chiedevano di intervenire sulla pregiudiziale mentre i consiglieri leghisti rifiutavano di votare cercando vanamente di far comprendere l’errore al presidente che non stava nemmeno ad ascoltare avendo perso il controllo della situazione con l’ingiustificata espulsione di Caruso avvenuta in violazione delle norme regolamentari e il conseguente abbandono dei consiglieri della Lega”.
“Per ricapitolare – concludono - il presidente ha sbagliato a non decidere e motivare su proponibilità e ammissibilità dell’emendamento; ha sbagliato nel porre la questione pregiudiziale; ha sbagliato a non dare la parola ai consiglieri di opposizione che chiedevano di intervenire sulla questione pregiudiziale stessa così come previsto dal regolamento; ha sbagliato nel suo ostinato rifiuto ad ascoltare le ragioni dei consiglieri leghisti che non volevano votare; ha sbagliato ad espellere Caruso senza rendersi conto che l’ingiustificata espulsione aveva conseguenze sulla validità della prosecuzione della seduta. Accade spesso che i consiglieri leghisti siano censurati e interrotti dal presidente nel corso dei loro interventi per cui, considerata la gravità di quanto successo nella seduta del 18 dicembre che non ha precedenti, valuteremo tutte le iniziative a tutela del diritto di espressione dei consiglieri comunali e per porre rimedio alla situazione caotica del consiglio comunale di Capannori”.