Abbiamo apprezzato il rapido intervento del sindaco Fornaciari nell'avvertire le famiglie del suo Comune dal potenziale rischio sanitario derivante dal vasto incendio delle presse da macero sui piazzali della Ds Smith.
E' vero che come prima autorità sanitario gli competeva, ma c'erano altri suoi colleghi che avrebbero dovuto e si sono astenuti dal farlo. Abbiamo anche apprezzato il monito alle autorità competenti ad andare a fondo con rapide indagini visto che quest'incendio é il secondo nello spazio di pochi giorni.
Non spetta a noi avanzare ipotesi, ma a questo punto resta poco credibile addurlo al caso fortuito. Quest'incendio è costato molto a tutti noi in termini economici, ambientali e sanitari.
All'azienda, che molto probabilmente, però, sarà coperta da assicurazione, alla collettività per l'enorme impiego di vigili del fuoco per giorni e giorni, all'ambiente per l'enorme uso di acqua tanto preziosa in questi tempi e alla salute pubblica per le pericolose emissioni.
Nel momento di massimo rischio per gli incendi dove si minacciano multe salate ai cittadini che non tengono puliti campi e cigli dalle sterpaglie, ci piacerebbe sapere quale accorgimenti ha preso e prenderà questa e le altre cartiere per mettere in sicurezza questi potenziali focolai ben più grossi e pericolosi delle sterpaglie.
C' é personale a controllare ? Esistono telecamere a circuito fisso che sorvegliano e possano far da deterrente, o quanto meno dare importanti elementi alle autorità competenti ?
Quello che assolutamente non concordiamo con il sindaco è invece l'opera di ridimensionamento del rischio sanitario affermando che: “la carta che brucia non é un elemento tossico “.
1° perché sono proprio gli industriali della carta a dirci che nel macero sono presenti diverse sostanze di scarto, molte delle quali plastiche, che vanno poi a costituire il Pulper.
2° perché durante la combustione della cellulosa, ci dicono le fonti scientifiche e la stessa ARPAT, si sprigiona levoglucosano, presente nelle polveri sottili. Per non parlare del benzopirene e molte altre sostanze tossiche e cancerogene che possono liberarsi dalle molte sostanze chimiche e colle presenti negli ormai svariati tipi di carta sul mercato.