«Cose mai viste: al comune di Altopascio il responsabile della ragioneria chiede di essere sollevato da un incarico che non può svolgere perché gli sono andati via tutti i dipendenti. In tutto, negli anni di amministrazione D’Ambrosio, se ne sono andati 25 dipendenti su 73, molti in ruoli chiave. Questa sinistra in cerca d’autore ha distrutto la macchina comunale e in più ha beffato i cittadini mutando etichetta, con un trasformismo spregiudicato da Pd a questi Progressisti per Altopascio mai legittimati dal voto dei cittadini»: è incalzante il consigliere comunale altopascese di Insieme per Altopascio Maurizio Marchetti, coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca, che all’indomani della seduta di consiglio comunale altopascese svoltasi ancora in videoconferenza parte all’attacco.
«Dopo il caso Remaschi – osserva Marchetti – abbiamo assistito a una maionese impazzita in cui Fabio Coppolella è il filo d’olio versato male. Ha infatti annunciato che da qui in poi sarà bino: in Consiglio comunale rinnegherà il Pd di cui rimane però segretario cittadino, mentre aderisce a questo gruppo Progressisti mai uscito dalle urne. D’Ambrosio & Compagni hanno stracciato vessilli di partito, ideali imbandierati fino al momento prima e anche conseguenti indirizzi dell’azione amministrativa territoriale e della collettività. E infatti tutte le opere grandi e piccine promesse cinque anni fa in campagna elettorale e nel corso di questi quattro anni e mezzo sono allo stallo. Nulla fin qui è stato realmente governato e amministrato».
Riflesso avverso: «Col granello di sabbia della sinistra nell’ingranaggio – analizza Marchetti – la macchina comunale si è inceppata. Distrutta proprio a livello strutturale con 25 dipendenti in uscita sui 73 di cui consiste la pianta organica. La richiesta di rimozione dall’incarico avanzata poi adesso per se medesimo dal responsabile della ragioneria dimostra plasticamente l’impossibilità tecnica ad operare in simili condizioni. E’ tutto da ricostruire, lo faremo noi dalla prossima primavera».