Con il solo proposito di cancellare, non riuscendoci, 23 anni di risultati e iniziative che hanno richiamato migliaia di persone, elevato la reputazione di Altopascio e permesso al paese di fare un notevole salto di qualità, D'Ambrosio, Toci e compagnia mettono a segno un altro risultato: la cancellazione dell'associazione Città del Pane.
Con motivazioni che si commentano da sole, come tutte le sciocchezze che hanno costellato i quasi otto anni di inutile amministrazione comunale, affermano di non potere fare altrimenti, vista l'inattività dal 2016.
Su questo dato possiamo essere d'accordo, ma l'assenza di ogni tipo di azione di una associazione che aveva avuto ribalta europea, arrivando a consegnare un cesto di pane al Papa e tante altre affermazioni, con il lavoro che si stava facendo sotto il profilo alimentare grazie alla mancanza di sale nel pane di Altopascio che quindi diventava sempre più apprezzato in ambito sanitario e , non ultime, feste del Pane che richiamavano ogni volta migliaia di persone e facevano circolare il nome di Altopascio con accezione positiva ovunque, a cosa è dovuta?.
Perché dunque l'inattività? Potrebbero dirmi D'Ambrosio, Toci e compagnia bella quante volte sono stato convocato in qualità di presidente dell'associazione per fare il punto della situazione, programmare eventi o iniziative? Zero! Oltre a questo, nessuno mi ha mai chiesto la documentazione dell'associazione, che sarei stato ben lieto di presentare e consegnare.
Con grande faccia tosta oggi vorrebbero rigirare la frittata. Io sarei stato sempre disponibile a un confronto, che non mi è stato mai possibile fare.
Purtroppo l'ennesima conferma che loro, a parte distribuire buoni pasto a stretto giro elettorale, non sanno fare altro. Vedremo la loro proposta alternativa, ma se è del calibro del nuovo palasport o della promessa che mai più mezzi pesanti avessero percorso via Romana, siamo arrivati".
Maurizio Marchetti, presidente dell'Associazione Città del Pane