Taglio del nastro in piazza D'Armi a Montecarlo: il primo cittadino, Federico Carrara, ha inaugurato la 54^ edizione della Festa del vino dopo un'edizione saltata e una condizionata dalle restrizioni. Presenti anche i sindaci della Piana di Lucca, Coreglia Antelminelli, Montecatini Terme e Chiesina Uzzanese. Poco prima dell'inizio dell'evento tanto atteso che promuove non solo il vino, ma anche le bellezze del borgo medievale, la filarmonica Giacomo Puccini si è esibita per le vie del centro fino in piazza D’Armi.
Il vino di Montecarlo era già conosciuto ai tempi dei Romani e ancor prima dagli Etruschi e nel corso del tempo, in modo particolare quello bianco, è arrivato alle corti italiane ed europee fino a raggiungere le tavole dei papi, re, imperatori e nobili. È nella seconda metà del XVI secolo che Giulio Magnani, un viticoltore montecarlese e all'epoca proprietario della fattoria Marchi- Magnani, parte per la Francia verso il 1870 e importa i vitigni francesi, cioè particolari varietà di vite generalmente usate per la produzione di vino. Il borgo si chiama così perché si riferisce al principe Carlo, figlio del re Giovanni di Boemia, nonché liberatore di Lucca dall'occupazione pisana. Il principe, una volta diventato imperatore con il nome di Carlo IV, si recava spesso a Montecarlo occupandosi della fortificazione della rocca, un vero e proprio presidio strategico durante le guerre combattute nel XVI secolo tra Lucca, Pisa e Firenze. Nel 1332 Carlo di Lussemburgo giunge a Lucca e decide di costruire il paese in una posizione ancora più in alto rispetto a come era già. Originariamente era borgo di Vinaria perché proprio da lì partiva la cosiddetta via Vinaria che richiama al mondo del vino. Nel 1333 sorge il borgo che vediamo oggi e viene nominato Mons Charoli, ovvero monte di Carlo.
Il sindaco ha così commentato l'inaugurazione: "Dopo un periodo complicato siamo giunti alla 54^ edizione della festa del vino di Montecarlo, una delle feste più antiche e storiche. Faccio i miei ringraziamenti a tutte le autorità civili, militari e religiose, agli assessori e a tutte le associazioni di volontariato che si ritrovano tutti insieme per far sì che questa festa si possa svolgere nel migliore dei modi". Dopo il taglio del nastro, la filarmonica Puccini ha eseguito l'inno di Mameli e fatto il giro della piazza a suon di musica accompagnata dalle autorità presenti.