“Come nei peggiori regimi autoritari”: sono durissime le parole che l’opposizione altopascese ha dedicato alla giunta guidata da Sara D’Ambrosio. La pietra dello scandalo che ha fatto andare su tutte le furie i membri della minoranza sarebbero le condizioni inserite nel bando di partecipazione degli sponsor per le festività natalizie che verranno organizzate nel comune della Piana. Tra queste, infatti, sarebbe stata inserita anche una clausola quantomeno “originale”, e che non può non dar adito a dubbi: non potrà partecipare chi “Abbia dei pregiudizi nei confronti dell’amministrazione stessa”.
Una postilla che ha lasciato di sasso i consiglieri Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Valerio Biagini, Simone Marconi, Fabio Orlandi e Luca Bianchi, che attraverso un comunicato congiunto descrivono la strategia della giunta altopascese come discriminatoria “Nei confronti di chi non la pensa come loro, verso chi non apprezza l'operato della giunta D'Ambrosio”.
“Ci sono oscure, al momento, le modalità del riscontro di questa vicinanza all'amministrazione comunale – sentenziano i consiglieri di minoranza – verrà chiesta una pubblica professione di fede? Ci sono verifiche sui social media? Verranno fatte cantare almeno la metà delle strofe di Bella Ciao? Se dovessero invece fare elencare le opere e le azioni positive di questa amministrazione, beh, si farebbe molto presto, vista l'esiguità di risultati in questi quasi otto anni di nulla. Una situazione paradossale, ben lontana dal fascismo di cui loro tanto parlano, perché lo supera di slancio. L'esame di conformità alla giunta D'Ambrosio: ad Altopascio siamo arrivati anche a questo"