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Scritto da Redazione
Piana
31 Maggio 2022

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I genitori dell’ICSP (Istituto Comprensivo Statale Porcari) guardano con grande preoccupazione alla possibilità di una riduzione dell’organico di diritto per il prossimo anno scolastico nella scuola dell’infanzia “Cherubina Giometti” in via Sbarra a Porcari:

Una decisione comunicata dall’UST (Ufficio Scolastico Territoriale) a inizio aprile, di cui faticano a comprendere le motivazioni, a fronte della previsione di un aumento del numero totale degli iscritti alle scuole dell’infanzia del comune e considerato altresì il tasso di natalità ed il saldo migratorio positivo che da anni si registra nel territorio porcarese, a differenza di altre zone della provincia.

Il dirigente scolastico prof. Guidi, l’assessore Lamandini ed il sindaco Fornaciari hanno chiesto alla Dott.ssa Buonriposi di rivedere tale decisione ma, al momento, la situazione non sembra essersi risolta.

La riduzione del numero di sezioni nella scuola dell’infanzia di via Sbarra comporterebbe notevoli disagi a livello di organizzazione e gestione della didattica, con classi troppo numerose ed il conseguente aggravio del lavoro degli insegnanti e del personale scolastico, in una fase delicata della crescita che richiede la massima attenzione.

In quest’ottica, bisogna sottolineare che proprio la scuola dell’infanzia “Cherubina Giometti” storicamente accoglie un gran numero di bambini provenienti da famiglie straniere, che comprensibilmente richiedono una maggiore attenzione e sensibilità per favorire l’integrazione, l’inclusione e l’apprendimento della lingua italiana.

Inoltre, a causa della necessità di equilibrare le classi miste per età, si potrebbe verificare anche l’ipotesi di spostamento in altri plessi scolastici per chi ha già iniziato il percorso formativo in via Sbarra, con evidenti ripercussioni per le famiglie e la stabilità dei bambini stessi.

I genitori quindi dicono “no” ai tagli sulla pelle dei bambini e si sono attivati, con forme di protesta pacifiche, per rendere nota a tutta la comunità la ferma opposizione a decisioni che potrebbero impattare negativamente sulla quotidianità e sulla serenità dei loro figli piccoli.

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