Autorizzato a Salanetti, nel silenzio generale, un impianto per il trattamento di 10 mila tonnellate annue di “liquidi organici”, provenienti da buona parte della Toscana: a denunciarlo è Liano Picchi dei Comitati ambientali della piana. Questi segnala come, benché la richiesta ufficiale sia arrivata da Reti Ambiente, l’istanza sia chiaramente partita dall’attuale amministrazione comunale, “tanto social su notizie di poco conto quanto taciturna sulle scelte sgradite alla cittadinanza”.
“Diversi mesi or sono l'assessore Giordano ed Ercolini se ne vantarono su un giornale on line, ma qualcuno più astuto di loro deve essere intervenuto intuendo l'errore nell'aver fatto trapelare la notizia, così che questa è scomparsa dalle cronache e nessun quotidiano né tv locale mi risulta ne abbia più parlato”, continua Picchi.
A suo dire, ad essere ancora più scandaloso è il fatto che un impianto di tale impatto, ambientale e sociale, la regione abbia deciso di non assoggettarlo nemmeno alla valutazione ambientale, evitando così una serie di procedure che ne avrebbero messo in luce limiti e pericolosità.
“Forse la paura delle opposizioni e della perdita dei contributi PNRR hanno indotto a tagliare corto, ma ora le popolazioni locali volutamente non coinvolte saranno autorizzate ad esprimere tutto il loro disappunto- prosegue a riflettere- Purtroppo, ad eccezione degli enti coinvolti, il sottoscritto è stato l'unico a studiare il progetto e a muovere decine di obiezioni, che spiegherò nei dettagli nei prossimi comunicati e in assemblee a cui fin d'ora invito a partecipare, se vorranno, gli amministratori per un pubblico contraddittorio”.
La preoccupazione principale di Picchi è il rischio sanitario, per non menzionare le problematiche odorifere, che concentrare nel cuore della piana più densamente abitata della regione e già afflitta da enormi problemi di qualità dell'aria 10 mila tonnellate di “pannoloni usati” comporterà. “Se questo è il biglietto da visita con cui si presenta il neocandidato a sindaco Del Chiaro c'è sicuramente da stare poco allegri”, è la cupa conclusione.