Prosegue a pieno ritmo la campagna elettorale di Paolo Rontani e del suo gruppo Capannori Cambia, unico superstite di un centro destra devastato che a Capannori con i suoi vertici comunali e provinciali, non sta riuscendo a dare un’ipotesi di alternativa allo strapotere del Pd.
In circa duecento persone hanno accompagnato Paolo Rontani all’apertura della sua sede a Lunata, in via Pesciatina 138, un luogo che per dovrà permettere al candidato di incontrare cittadini e associazioni, proponendo la sua idea di Capannori diversa da quella proposta da Menesini e Del Chiaro. “Dobbiamo cambiare – ha detto Rontani – una trasformazione che è soprattutto legata all’amministrazione del nostro territorio ma anche quella nel modo di porsi nei confronti dei cittadini. E’ inverosimile che l’amministrazione dica solo ciò che è secondo lei <confortante> trascurando le comunicazioni di vero impatto sulla vita della comunità. Mi sto riferendo alla piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti. Un progetto datato 2022 e pur procedendo a ritmo sostenuto, viene tenuto volutamente sottotraccia dall’amministrazione che si sta muovendo per realizzare a Salanetti, nel silenzio generale, un impianto per il trattamento di 10 mila tonnellate annue di liquidi organici”.
“Una vicenda che fa sobbalzare – ha detto ancora Rontani - ed ha come principale artefice di questa nuovo macigno sulla testa di noi capannoresi, proprio il candidato di sinistra che ha ricoperto e ricopre la carica di assessore con delega all’ambiente. Stiamo rivivendo la vicenda dell’impianto di carbonizzazione che doveva sorgere nella stessa area nel 2015. Tutto nell’assoluto silenzio ipocrita dell’amministrazione Menesini. Se non fosse stato per le opposizioni avremmo sulle spalle anche questo impianto. Posso promettere che non staremo con le mani in mano”.
Poi Rontani ha parlato anche del futuro di Capannori e dei progetti che ha intenzione di portare avanti. “Stiamo girando il lungo ed in largo il territorio. L’incontro con i cittadini è necessario e costruttivo. Dal confronto con la gente nascono idee di interesse. Proprio su questa strada il nostro gruppo è al lavoro per elaborare un progetto per i giovani, ai quali sono sempre state fatte promesse che non hanno mai avuto seguito. Prossimamente – ha detto ancora Rontani - presenteremo, come lista Capannori Cambia, una proposta per i giovani della nostra comunità”.
Nel giorno di insediamento della sede elettorale, anche un riferimento ai partiti di centro destra che ancora latitano. “Al momento non ho incontrato nessuno dei partiti – ci ha detto il candidato – ne ho ricevuto richieste in tal senso. Mi auguro che, a meno di tre mesi dalla scadenza elettorale, si possa arrivare ad una corrispondenza e auspico un’intesa con gli stessi. Sono pronto ad un confronto, consapevole che questa strada sia l’unica percorribile, per dare una scelta alternativa serie e valida agli elettori”.
Certamente non si può che evidenziare la brutta figura che Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, stanno facendo, a partire dai propri responsabili provinciali e comunali. Vertici dei quali ora in tanti chiedono la testa. Fortunatamente il commercialista di Camigliano, già consigliere comunale dell’Udc, non ha aspettato le “manfrine” dei partiti che ancora stanno disquisendo, evidentemente in maniera sterile, tra ripicche incrociate, mal di pancia e ego smisurati, non essendo ancora venuti a capo della situazione. Non ha aspettato Rontani e, a questo punto, ha fatto bene nel dare ancora un senso alla parola “democrazia” che dovrebbe permettere una scelta a chi nel giugno prossimo, sarà chiamato a indicare chi dovrà guidare il governo comunale. Scelta che al momento potrà ricadere oltre che sullo stesso Paolo Rontani e su Giordano Del Chiaro (colui che i bookmakers danno favorito), oggi uomo di punta del Pd, anche su Nicoletta Gini di Capannori Popolare, sostenuta da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano. E’ proprio lei, il nuovo nome della politica capannorese, laureata in filosofia e docente alla scuola secondaria di secondo grado, da anni militante di Potere al Popolo, oggi si presenta per dare voce alla sinistra più radicale.