“Aborto, pillola anche negli ambulatori: la regione ha preso una decisione ingiusta, ideologica e mortifera”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri di centrodestra Marco Martinelli e Simona Testaferrata da sempre impegnati in prima linea nel difendere il primato della vita, della natalità e della famiglia.
"In un momento come questo - aggiungono i consiglieri di opposizione - l’Italia avrebbe bisogno di una nuova spinta culturale in favore della vita e della natalità. La direzione da seguire - proseguono Martinelli e Testaferrata - è quella intrapresa dalla Regione Umbria che ha abrogato la delibera che permetteva di praticare l’aborto farmacologico in day hospital, rendendo invece necessario il ricovero ospedaliero. Una scelta questa – spiegano Martinelli e Testaferrata- in favore della salute delle donne e che combatte quel processo di banalizzazione dell’aborto molto pericoloso soprattutto per le ragazze più giovani. La decisione invece della rossa Toscana -attaccano i consiglieri di centrodestra- di facilitare e promuovere l’aborto porterà ad allontanare le donne che stanno vivendo una gravidanza difficile dai consultori e dai Centri di Aiuto alla Vita, dove potrebbero ricevere sicuramente un sostegno concreto per poter scegliere per la vita e non per la morte. Chiediamo - concludono Martinelli e Testaferrata - che l'amministrazione Tambellini, non si pieghi ai diktat della Regione su questo tema, e chieda a Rossi di cancellare questa delibera. La posizione di Lucca deve essere chiara: niente ambulatori sul nostro territorio che somministrino la RU486.