Il consiglio comunale ha avuto inizio alle ore 18:37 ed è stato, inizialmente, un consiglio aperto per cui non si è proceduto all’appello nominale da parte del segretario come di consueto. Il tema del consiglio aperto era il contrasto alla violenza di genere: analisi dei dati, riferimenti normativi, valutazione degli esiti degli interventi, programmazione di iniziative di prevenzione”.
Dava inizio alla presentazione il capogruppo di minoranza di Lucca è un grande noi Ilaria Maria Vietina che con l’ausilio di alcune slide forniva una serie di dati sul fenomeno che puntavano principalmente su tre direttrici fondamentali: prevenire, proteggere, punire. Da un report della polizia criminale si veniva a conoscenza che da gennaio del corrente anno sono state uccise 109 donne di cui 90 in ambito familiare affettivo, che gli episodi di violenza sessuale sono stati 4341(16 al giorno), i maltrattamenti in famiglia 16.599 (60 ogni 24 ore) e 12.491 atti persecutori con un aumento del 33% degli ammonimenti dei Questori per violenza domestica e del 17 per cento quelli per stalking.
La Vietina continuava affermando che doveva essere implementato il protocollo di contrasto alla violenza che nel territorio lucchese era presente dal 2019 . Faceva un lungo excursus storico della predominanza del genere maschile su quella femminile, richiamando anche alcuni istituti giuridici che nel tempo sono stati cambiati tipo l’abolizione dell’autorizzazione maritale, l’ammissione a quasi tutte le professioni e a molti impieghi pubblici per le donne e la tutela della figura della moglie con la legge Sacchi del 1919, per poi passare nel 1956 all’abolizione dello jus corrigendi nonché riconoscere il diritto alla patria potestà anche alla moglie nel 1975 ed infine l’abolizione del matrimonio riparatore e il delitto d’onore nel 1981.Il compito che spetta ai territori era quello relativo alla prevenzione ed il consiglio comunale di Lucca era fortemente impegnato in tal senso tanto che erano stati predisposti due ordini del giorno, uno della maggioranza e uno dell’opposizione, che però non sarebbero stati discussi e votati nell’immediatezza, bensì in altra occasione con l’intenzione di raggiungere un accordo che porti ad unico ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale. Terminata quest’esaustiva esposizione, il presidente Enrico Torrini ringraziava la Vietina e dava inizio alla serie di interventi di personalità invitate ad intervenire per lo specifico punto dell’ordine dei lavori dando così la parola alla prima delle personalità invitate.
Prendeva la parola la dottoressa Silvia Selmi del “centro anti violenza Luna”. La stessa dopo aver ringraziato per l’invito snocciolava una serie di numeri relativi alla piana lucchese e quindi comprendente anche il comune di Lucca, ma in cui rientrano Capannori, Altopascio, Porcari e poi tutti gli altri più piccoli comuni. Enfatizzava il lavoro di rete e raccordo con il mondo della scuola, invitando quindi a perseguire sulla stessa strada perché aveva il merito di far emergere anche tante situazioni sommerse. Ringraziava per l’ascolto ricevuto e l’augurio di continuare sul percorso unitario intrapreso.
Veniva chiamata ad intervenire dal presidente del consiglio comunale la dottoressa Emanuela Bianchi, presidente dell’associazione “Città delle donne” che faceva porre l’attenzione sulla tossica informazione data dai mass media che edulcorano ogni qualvolta succede un episodio di violenza di genere ed in particolare quando si tratta di femminicidi, colpevolizzando il patriarcato e richiamando come l’attenzione veniva riportata maggiormente su particolari che tendevano a minimizzare o addirittura giustificare la condotta del maschio mentre di contro si accentuava quella della donna che magari aveva provocato l’azione violenta. Insisteva su un cambio del linguaggio utilizzato dai mass media perché la parola amore contrastava pienamente con la violenza e bisognava dare una discrezione obiettiva del fatto senza giustificare il colpevole in danno della vittima che in alcune occasioni vengono discriminate. Finiva il suo intervento ringraziando il consiglio comunale per l’opportunità che le aveva offerto ed anche lei insisteva sul proseguire a fare rete.
Era giunto il momento di intervenire del signor Antonio La Fava, vice presidente dell’associazione “maschile e plurale” che raccontava le difficoltà che proprio gli uomini incontrano nel fare auto riflessione sulle figure maschili e gli steoreotipi di genere per poi invece esaltare il lavoro svolto nelle scuole in collaborazione con altre realtà associative e proponeva di continuare sulla strada intrapresa. Ringraziava per l’ascolto ricevuto.
Interveniva l’avvocato Rielli, specializzata nell’assistenza delle donne vittime di violenza, che forniva un quadro tecnico giuridico della violenza di genere e dei grandi passi in avanti sono stati fatti dall’entrata in vigore della convenzione di Instanbul e di come sia efficace il codice rosso portando, senza fare nomi, anche la sua testimonianza diretta di un caso da lai seguito che si era concluso con una condanna ad anni dieci di reclusione e tre anni di libertà vigilata. Concludeva affermando che ci sarebbe voluto un cambiamento culturale della società , quindi ringraziava per l’ascolto ricevuto.
Riprendeva la parola il presidente del consiglio comunale Enrico Torrini per dichiarare che alle 19.44 erano terminati gli interventi delle persone invitate e quindi si poteva dichiarare concluso il consiglio aperto ed invitava il segretario comunale a fare l’appello nominale per verificare il numero legale e dare il via al consiglio comunale ordinario. Terminato l’appello , Enrico Torrini giustificava l’assenza del Sindaco Mario Pardini (peraltro già annunciata nel precedente consiglio comunale per impegni istituzionali già presi.
Si entrava quindi nella seconda parte del consiglio comunale partendo dal primo punto dell’ordine dei lavori che era quello delle raccomandazioni e chiedeva ed otteneva la parola il consigliere di minoranza del gruppo Lucca Futura Lia Joy Stefani per raccomandare che in località Cerasomma ,a seguito del maltempo e la caduta di alberi e pali della luce elettrica, la frazione era rimasta senza energia elettrica per molte ore causando diversi disagi specie alle persone anziane, quindi di attivarsi presso l’Enel perché in futuro sia più celere nel risolvere questo tipo di problematiche.
Interveniva il capo gruppo di minoranza del gruppo Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci per rappresentare che il comitato civico di San Vito aveva segnalato la situazione del mulino Pardini che poteva presentare del materiale cancerogeno e proprio per questo motivo , unitamente ai consiglieri del Pd Francesco Raspini e Gianni Giannini, avevano richiesto una riunione urgente della commissione lavori pubblici ma non avevano ottenuto risposta perciò tornava a reiterare la predetta richiesta.
Chiedeva ed otteneva la parola il consigliere di maggioranza del gruppo FdI Niccolò Maltese anche lui per segnalare i disagi provocati agli abitanti di Cerasomma come precedentemente rappresentato dalla Stefani e sollecitare l’Enel ad essere più celere nella risoluzione della problematica.
Interveniva il consigliere del gruppo di minoranza del Pd Gianni Giannini per fare due raccomandazioni. La prima era relativa a Via Vecchia per Santa Maria del Giudice. località Polano, dove tre tombini della Geal erano fuoriusciti dalla sede di installazione e che oltre a provocare rumore al passaggio delle autovetture erano anche pericolosi per moto, motorini e biciclette, quindi raccomandava di farli sistemare. La seconda era relativa a Via Percato dove circa un mese prima era caduto un albero che. dopo essere stato rimosso il tronco dalla sede stradale, vedeva rimanere invece la ceppa delle radici che, successivamente rimossa. era stata depositata all’interno del parcheggio parrocchiale ma ogni segnalazione per farla spostare era caduta nel vuoto, quindi chiedeva l’intervento dell’amministrazione per provvedere.
Chiedeva ed otteneva di intervenire il capo gruppo di minoranza del Pd Francesco Raspini, facendo fortemente rumoreggiare i banchi della maggioranza e provocando una leggerissima rampogna di Torrini per richiamare l’amministrazione avvalendosi dei molteplici addetti stampa, molto occupati a suo dire ad evidenziare gli eventi in occasione del prossimo natale in città, nel far risaltare i forti disagi provocati dall’Enel agli abitanti di Cerasomma.
Chiedeva ed otteneva la parola l’assessore Fabio Barsanti che iniziava il suo intervento con una frecciata alle opposizioni rappresentando che stavano trasformando i consigli comunali in teatrini non più accettabili. In ordine alla vicenda di Cerasomma replicava che ogni sollecito possibile e in più occasioni era stato fatto all’Enel da parte del sindaco, sua e di altri componenti dell’amministrazione e la situazione era stata seguita con la dovuta attenzione tanto da indicare di verificare di fare un forte investimento finanziario da parte di quell’ente perché simili fatti non avvengano più.
Non essendoci ulteriori richieste il presidente Enrico Torrini dichiarava concluso il primo punto dell’ordine dei lavori e passava al secondo informando il capo gruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci che l’amministrazione avrebbe risposto alla sua interrogazione inerente il ridimensionamento delle scuole sul territorio lucchese ed in particolare dell’istituto comprensivo Giacomo Puccini.
Rispondeva per conto dell’amministrazione comunale l’assessore Simona Testaferrata che rincuorava il Bianucci e gli assicurava che per il biennio scolastico 2023/2024 questa ipotesi non era prevista.
Si passava al terzo punto dell’ordine dei lavori che era inerente la pratica nr.176/2023 - “L.R. 49/2011 - Programma comunale degli impianti di telefonia mobile triennio 2023/2024/2025 - Aggiornamento inerente i programmi di sviluppo anno 2023”; che veniva illustrato dall’assessore Cristina Consani e con l’ausilio dell’ingegner Pugliese collegato in remoto che forniva ulteriori dati tecnici.
Interveniva il consigliere di maggioranza del gruppo Lucca 2032 Marco Enrico santi Guerrieri per comunicare, in qualità di presidente della commissione lavori pubblici, che la proposta in argomento era passata all’unanimità.
Dopo una richiesta di chiarimenti da parte dei consiglieri del gruppo di minoranza del Pd Gianni Giannini e Chiara Martini, che veniva soddisfatta dall’ingegnere Pugliese la pratica veniva messa in votazione così come l’immediata eseguibilità che ottenevano diciassette voti favorevoli, nessun voto contrario ed una astensione, quindi la pratica veniva approvata.
Si giungeva quindi al quarto ed ultimo punto dell’ordine dei lavori inerente la pratica nr. 173/2023 - “Programma Triennale 2023-2026 delle acquisizioni dei beni e dei servizi del Comune di Lucca – Approvazione”. Che veniva illustrata dall’assessore Moreno Bruni. Anche in questa occasione vi era una richiesta di chiarimenti da parte del consigliere di minoranza del PD Chiara Martini che veniva soddisfatta dallo stesso assessore Moreno Bruni e quindi, non essendoci stati ulteriori richieste di intervento, il presidente Enrico Torrini poneva in votazione la pratica e l’immediata eseguibilità che ottenevano entrambe diciassette voti favorevoli, cinque contrari e nessuna astensione.
Alle 22:15 lo sciogliete le righe.