Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica in consiglio comunale, esprime alcune personali valutazioni sul voto, dopo le ultime elezioni, e sulle prospettive future.
"La tornata elettorale che si è chiusa lunedì scorso - esordisce - conferma un fenomeno chiaro: 'zoccoli duri' a parte, i cittadini che vanno alle urne manifestano una notevole e sempre più veloce volubilità. La parabola dei 5 Stelle e quella della Lega dal 2018 ad oggi ne sono un esempio. La disaffezione delle persone verso la politica è alta, come dimostrano le percentuali dei votanti sempre più basse. Dati che, peraltro, amplificano la percezione di volubilità: lo spostamento di un 5 per cento di elettori su un 50 per cento di votanti è sicuramente più impattante rispetto a un 5 per cento su percentuali più alte".
"Trarre conclusioni sommarie - sottolinea - non restituirebbe giustizia alla complessità delle variabili in campo. Ogni elezione ha una storia a sé e, soprattutto per le elezioni locali, a contare sono il candidato e gli obiettivi raggiunti, come hanno dimostrato le riconferme di Capannori l'anno scorso e di Viareggio pochi giorni fa. Ecco perché lavorare e farlo bene, per tutto il tempo del mandato, dovrà rimanere una costante dell'amministrazione Tambellini, ed è troppo presto per entrare in campagna elettorale sin da ora. A tempo debito, l’anno prossimo, tireremo le somme di quanto fatto e definiremo la direzione da prendere per il 2022. Nessuna partita è già chiusa: Lucca è un territorio storicamente orientato a destra, che ha sempre governato qui con l'eccezione della breve parentesi lazzariniana (1994-1998) e dell'attuale doppia consiliatura, iniziata nel 2012 e confermata con le elezioni del 2017. Ma i cinque punti di distacco tra centrodestra e centrosinistra registrati alle urne per le regionali non sono una forbice irrecuperabile".
"Le energie migliori messe in moto in questa esperienza amministrativa - afferma - possono e devono essere valorizzate. Il centro sinistra non può prescindere dal Pd così come il Pd non può fare a meno di tutta un’area civica e riformista di centro sinistra e della stessa sinistra di governo. È necessario partire da un progetto comune a tutte le forze di maggioranza che sappia di nuovo unire, come è stato quello che ha portato all'affermazione dell'amministrazione Tambellini. È indispensabile cercare di coinvolgere quella metà di cittadini, molti dei quali anche di centrosinistra, che si è allontanata dal voto e che potrebbe ancor più disamorarsi se si pensasse a coalizioni allargate che potrebbero generare una perdita di identità e quindi di riconoscibilità. Occorre coinvolgere di nuovo le persone e coltivare con loro una rinnovata passione civile, puntando ad obiettivi ben identificati, chiari, condivisi e condivisibili".
"Il risultato elettorale - conclude - evidenzia inoltre chiaramente che i candidati civici e non riconducibili direttamente ad una vita solo di attività politica, pur se presentati all’interno di un partito, riscuotono maggiori consensi anche a Lucca. Per questo personalmente auspico che il candidato che rappresenterà il programma futuro per Lucca venga scelto per le sue caratteristiche di capacità e competenza in maniera unitaria, in modo da essere realmente il rappresentante di tutti. E spero sia giunto anche il momento di avere il coraggio di portare, finalmente, una donna alla guida di questa città".