I comitati Sanità Lucca (in memoria di Raffaello Papeschi) rivolgono all'amministrazione comunale alcuni suggerimenti per inviare segni di sostegno alla cittadinanza in questa fase di emergenza sanitaria:
In questo momento i Comitati Sanità lucchesi sono vicini a tutti i cittadini colpiti dal Coronavirus, alle loro famiglie, a tutti quei lavoratori che in tanti settori continuano a prestare la loro opera nei servizi essenziali. Dopo che questa epidemia sarà contenuta il Governo dovrà spiegare ai cittadini perché pur avendo emanato lo stato d'emergenza il 31 gennaio, poi per settimane si è cullato nel "tanto è poco più di un'influenza". Ma quello è il dopo.
Abbiamo sentito con piacere che il Comune riesce in qualche modo a sopperire alle insufficienze regionali ed a procurarsi mascherine ed altro materiale protettivo che distribuisce al personale sanitario.Benissimo.
La proposta che facciamo ora è che il Comune di Lucca, così come hanno già cominciato a fare vari altri comuni, si organizzi per distribuire almeno una mascherina a ogni nucleo familiare, organizzandosi per farla recapitare nella cassetta della posta. Un gesto che potrebbe aiutare tangibilmente le persone e servirebbe ad evitare speculazioni e strozzinaggi sul prezzo. Faccia quest'ulteriore sforzo. E, se non ha risorse, chieda collaborazione alle Fondazioni Bancarie così prodighe verso le associazioni più disparate e che sicuramente per un fine così nobile non si tireranno indietro.
Un'altra proposta: ci siano date informazioni precise. Abbiamo letto che il governatore Rossi prometteva test e tamponi a tappeto, specie per personale sanitario, esposti al pubblico e persone venute a contatto con malati positivi. Ci faccia sapere il Comune quanti di questi test e tamponi sono stati effettivamente fatti nel territorio del comune, ci faccia sapere quanti respiratori sono stati consegnati e sono effettivamente funzionanti. Così come i letti di intensiva. Perché comincia a serpeggiare il sospetto che si facciano molti annunci seguiti da pochi fatti ed è bene che un'informazione puntuale di ciò che è stato realmente fatto cancelli l'inquietudine.
Infine i posti letto ed il personale. Ci si spieghi il senso di aprire villa Maria, quando al Campo di Marte ci sono gli spazi per centinaia di letti. Al padiglione 0, quello più moderno, si tolgano gli uffici e si liberino gli spazi necessari. Consideriamo che in città ci sono due cliniche private: quale contributo danno all'emergenza coronavirus,? Dovrebbero già avere letti pronti e personale sanitario esperto per seguire i malati. Ed anche non risultassero tutti idonei, si potrebbe studiare la possibilità che il personale esperto delle cliniche private venga dirottato all'assistenza dei nuovi posti letto al Campo di Marte ed al San Luca. E poi tenuto in considerazione per le nuove assunzioni del SSN, assieme ovviamente a quante più assunzioni possibili di nuovo personale.
Crediamo di aver fatto qualche proposta collaborativa. Ci attendiamo che venga vagliata con un po' di sincera attenzione. Sono proposte sensate e realizzabili. Cerchiamo di procedere in armonia verso l'obbiettivo comune di una Lucca che rinasce.