Anno XI 
Giovedì 24 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
09 Aprile 2020

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"Nessuno ha attivato il Mes, come qualcuno ha detto falsamente ed irresponsabilmente. Il nostro non è un Governo che fa le cose di notte". È un Giuseppe Conte deciso e netto quello che si presenta in conferenza stampa a Palazzo Chigi, per aggiornare la popolazione sulle vicende derivanti dal Coronavirus.

Prima di entrare nell'argomento dell'eurogruppo di ieri il presidente del consiglio ha annunciato quanto era già trapelato: la libera circolazione della cittadinanza deve aspettare almeno fino al 3 maggio. Dal 14 aprile, tuttavia, riapriranno negozi di vestiario per bambini, cartolibrerie, librerie e attività forestali per la cura dei boschi. 
"Il comitato tecnico scientifico - ha spiegato Giuseppe Conte - ci ha dato rassicurazioni dicendo che le misure adottate dal Governo stanno funzionando. Proprio per questo non possiamo mollare: se cedessimo adesso tutti i risultati fin qui ottenuti andrebbero persi. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione, sia per ciò che riguarda la Pasqua, sia per il 25 Aprile ed il 1 maggio. L'obbiettivo è che dal 3 maggio si possa ripartire, con gradualità, ma ripartire. La proroga vale anche per ciò che riguarda le attività produttive, continuiamo a mettere la salute al primo posto, pur tenendo conto delle esigenze di tutti.

"Vi posso promettere - ha aggiunto il presidente del consiglio - che se anche prima del 3 maggio vi fossero condizioni migliori, agiremo di conseguenza. Dal 14 aprile saranno tuttavia riaperte cartolibreria, librerie, negozi per bambini, il taglio dei boschi e le varie attività forestali. Siamo già al lavoro, con un programma organico, per poter ripartire in sicurezza. Stiamo lavorando alla fase due con la istituzione di un gruppo di esperti che dialogherà con il comitato tecnico scientifico, in modo da poter calibrare le esigenze della popolazione con quelle necessarie per la sicurezza di tutti. Questo gruppo sarà diretto da un manager la cui fama e capacità è rinomata anche all'estero: Vittorio Colao. Il nostro obbiettivo sarà sempre contenere l'indicatore dell'indice di contagio. Dovremo anche ripensare alcune logiche dei trasporti, incentivando determinati tipi di spostamenti". 

Poi Conte ha iniziato a parlare di Europa. "L'Europa - ha detto - sta affrontando una emergenza mai vista in tempo di pace, secondo alcune stime occorrono 1500 miliardi di euro. Quello di ieri in sede europea era un primo passo, ma non ancora sufficiente. Deve essere pensato un fondo disponibile subito, e che preveda strumenti particolari come gli eurobond. Lo dico chiaramente ai miei omologhi: se non saranno prese le misure che servono ai nostri Paesi, si rischia di vanificare tutti gli investimenti fatti fin qui". 

"Capitolo Mes: già da stanotte si è elevato nel nostro Paese un dibattito sull'argomento. Il dibattito deve essere chiaro e senza falsità" . E qui Conte ha attaccato: "Alcuni fatti: il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri, come dicono falsamente, stavolta devo fare i nomi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il nostro non è un governo che lavora di notte. Secondo punto: da alcuni Stati, e non dall'italia, è stata proposta una nuova linea di credito che andasse collegata al Mes, senza condizionalità. Non è tuttavia una cosa che riguarda l'Italia. Io l'ho detto chiaramente: l'Italia non ha bisogno del Mes, lo consideriamo uno strumento del passato, uno strumento dannoso e al quale, l'ho espresso ai miei omologhi europei, il nostro Paese non parteciperà al Mes. È un meccanismo del passato. Noi, con i coronabond, vogliamo guardare al futuro". 

"Le falsità - ha concluso il premier - ci fanno male nella trattativa. Le falsità ci rendono più deboli come Paese. Non è un fatto che riguarda Giuseppe Conte o la tenuta del Governo: si parla del benessere del Paese. Continuare su questi toni e con queste modalità di dibattito rende più debole la forza negoziale del nostro Paese. Sono convinto che la nostra tenacia e la forza della ragione riuscirà a far in modo che gli altri partner europei capiscano ciò che serve per essere competitivi". Conte ha inoltre chiarito che "Il Governo non ha parlato in alcuna riunione della istituzione di una così detta patrimoniale, che non vedo all'orizzonte e che non ritengo in alcun modo auspicabile'. 

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