“Inopportuno che Elena Baroni la nuova garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza abbia sottoscritto l'appello a Raspini sindaco”. Lo dichiara in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia al comune di Lucca a seguito del documento a sostegno della candidatura a sindaco di Lucca di Francesco Raspini firmato dalla stessa Elena Baroni e pubblicato nei giorni scorsi dai mass media.
Questo fatto -aggiunge il gruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni- è avvenuto un minuto dopo essere stata eletta dal consiglio comunale di Lucca in un ruolo delicato visto il compito che dovrà svolgere. Ovvero controllare e intervenire sulla piena attuazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza e della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, nonché vigilare sull’applicazione di quanto stabilito dalle altre convenzioni internazionali e dalle norme nazionali, in particolare dal Programma Unicef 'Città amiche dei bambini e degli adolescenti.
"Il buonsenso - prosegue la nota del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia - avrebbe voluto che una figura di riferimento per tutto il territorio sarebbe dovuta rimanere super partes. È vero che appoggiare pubblicamente la candidatura a sindaco di un rappresentante (Raspini) di un partito politico (Pd) non significa automaticamente far parte di quell’organismo politico, come specificato nelle condizioni ostative alla nomina, ma è anche pur vero che questa è la conferma che la stessa Baroni è persona di parte visto che in passato fu già eletta nel consiglio di circoscrizione e in consiglio provinciale per il PD ed ha fatto parte delle segreterie locali del Pd occupandosi in prevalenza di scuola e cultura ed ha avuto anche la delega per le politiche dell’immigrazione nella segreteria territoriale del partito".
"Auspichiamo quindi un passo indietro della stessa Elena Baroni - conclude la nota del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia del comune di Lucca - e che il consiglio comunale possa tornare a votare per una figura di garanzia che sia realmente al di fuori degli schieramenti politici".