Botta e risposta tra Pier Luigi Stefani ed Elvio Cecchini all'interno della lista Lista Civile che sostiene la maggioranza in consiglio comunale. Una frattura decisamente robusta quella che emerge anche se ci sembra che la pagina Facebook, se realmente è gestita solo da Stefani, conta quanto il due di coppe a briscola se regna bastoni:
Caro Elvio,
ci conosciamo da una vita ; ti ritenevo un amico. Ho insistito all’infinito per convincerti ad accettare la candidatura a Sindaco e ti ho supportato, per questo, in ogni modo. Ero convinto, e lo sono tutt’ora, che una candidatura “civile” prima ancora che “civica” fosse utile a una città che ha bisogno di professionalità, di competenza e di rispetto per il ruolo importante che svolge all’interno del Sistema Toscana.
Abbiamo fatto insieme una battaglia senza respiro durata oltre 1 anno per evitare che la Manifattura Tabacchi fosse svenduta, unendoci a un gruppo di cittadini che si sono messi a disposizione per proporre una “visione” alternativa per Lucca. Abbiamo pensato che l’insieme avrebbe potuto tenersi anche in sede elettorale e che avrebbe potuto proporre un candidato autorevole per una lista civica che avrebbe rappresentato le diverse anime della città.
Piccoli egoismi e posizioni ideologiche differenti (si fa un bel dire “trasversalità” ma mettere insieme Casapound con “Governare il popolo” non è proprio possibile) hanno polverizzato il gruppo e noi ci siamo comunque convinti che sarebbe stata una buona idea andare avanti con la nostra proposta. Di persone di buona volontà, senza particolari richieste dalla Politica se non quella di essere reale espressione della volontà popolare e a servizio dei cittadini e non di piccoli (o grandi) interessi di alcuni centri di potere.
Non faccio nomi, ma chi ci conosce sa che chi si è candidato in Lista Civile e chi l’ha attivamente supportata non cercava né prebende, né posti di lavoro, né incarichi per potere pagare le bollette a fine mese. Abbiamo fatto una campagna elettorale all’insegna della moderazione e della concretezza, rifiutando alleanze con partiti e proponendo un elenco di azioni in linea con la visione di una Lucca più moderna, più attiva, più competitiva ma anche più giusta e molto più attenta all’ambiente e al sociale.
Il risultato finale è stato inferiore alle attese, ma non deludente; la parte dei cittadini che hanno incontrato e votato Lista Civile è comunque importante e rappresentativa. E ti hanno seguito anche nella scelta di “apparentarti” a Mario Pardini piuttosto che a Francesco Raspini. Abbiamo sostenuto che la scelta potesse essere strategica e rilevante: Lista Civile avrebbe portato in Consiglio Comunale il peso del suo gruppo di professionisti ed esperti e avrebbe inserito quello che tu hai definito “Cuneo di competenza” nella compagine amministrativa.
La nomina a Consigliere Comunale ti ha premiato e ha dato a me e a tutti noi del gruppo la convinzione di potere incidere sulle scelte della nuova amministrazione. Abbiamo accolto con delusione la nomina a “delegato al P.O.” al posto di assessore e ancora maggiore delusione nel vederti escluso dalla commissione urbanistica, relegato in una posizione (per quanto importante) di fatto marginale rispetto alle scelte finali.
Lista Civile è stata determinante nella vittoria del Centro-Destra; senza i nostri voti e la tua presenza di rappresentante civico della parte “moderata e benpensante” dell’elettorato Mario Pardini oggi sarebbe a discettare dai banchi dell’opposizione. Consci di questo ci siamo illusi di potere portare avanti, all’interno della stanza dei bottoni, il nostro compito di assistenza e stimolo per la realizzazione dei progetti (il famoso cuneo di competenza). La certificazione che tutto questo fosse solo un’illusione è compendiata in una tua frase nell’ultima riunione del gruppo a cui ho partecipato: “Io sono entrato in Consiglio con l’unico scopo di fare il Piano Operativo. Sistemato questo chiudo e me ne vado”.
E’ quindi per questo che tutti noi abbiamo consumato tempo e denaro? E’ un candidato a gestire la città di Lucca che abbiamo votato o un architetto a cui interessa solo il Piano Operativo? E’ fin troppo evidente che a questo punto parlare di Sistema Ambiente o di professioni di antifascismo non ha molto senso, come non ha senso dichiarare di rappresentare un Gruppo che la pensa in maniera molto difforme da te su punti qualificanti. Per cui ti invito, anche a nome di alcuni rappresentanti di Lista Civile, di presentarti, d’ora in avanti, come rappresentante di te stesso con delega al Piano Operativo. Questo per correttezza, per onestà e per rispetto di chi ha votato e si e’ impegnato per un simbolo e un’idea. Evito di apporre le numerose firme che hanno approvato questa mia richiesta e metto la mia, amichevolmente
Risposta di Elvio Cecchini:
Caro Pierluigi,
ciò che scrivi è proprio quello che sto facendo e che continuerò a fare, rispettando la dialettica democratica e i ruoli delle persone che hanno avuto più voti di me.
Il compito di revisione dell’operatività del Piano Operativo, in prima fase, e di adeguamento degli strumenti urbanistici alle esigenze dei territorio, in seconda fase, non è cosa da poco! Questo è ciò che farò, se perdureranno i presupposti politici di condivisione d’indirizzi!
L’urbanistica è trasversale ed inerente ogni scelta di governo, anche se molti non riescono o non vogliono comprenderlo. Pertanto avere la possibilità di formulare linee interpretative e d’indirizzo urbanistico è un’azione politica, soprattutto se compiuta con consapevolezza e libertà intellettuale. Per questo nell’ultima riunione, che tu hai citato, ho espresso che quello sarebbe stato l’obiettivo che avrebbe giustificato il mio impegno civile, ma non l’ho detto in senso riduttivo!
Credo che il compito di un’amministrazione comunale sia quello di risolvere problemi per migliorare la qualità della vita dei cittadini, senza agire su piani ideologici. Per questo motivo ho votato la mozione di emendamento della delibera comunale del 2018, che a mio avviso sminuiva il significato di riferimento della Costituzione per meri fini strumentali. Come sai, nelle riunioni di Lista Civile ho sempre chiesto contenuti costruttivi argomentati per poter svolgere consapevolmente il ruolo che ho assunto anche negli altri settori che non sono di mia competenza. Purtroppo l’azione politica propositiva di Lista Civile su altri argomenti non è stata soddisfacente. Capisco che non vuoi essere garante di cose che non condividi, per questo ti ho più volte invitato a recedere dal ruolo volontario di responsabile della comunicazione di Lista Civile.
Le considerazioni, comparse negli ultimi mesi sulla pagina FB denominata Lista Civile, rappresentano unicamente la tua linea di pensiero, non sono coerenti con gli indirizzi programmatici condivisi e non rispettano le convinzioni della maggioranza attiva del gruppo. Il fatto che tu abbia aperto all’inizio del percorso elettorale la pagina FB, espletando le procedure necessarie a tuo nome, non significava affatto che tu abbia assunto il ruolo di controllore unico e arbitro dei contenuti.
Il gruppo Lista Civile, com’è stato più volte ripetuto, fa parte della maggioranza e quindi deve fornire contributi costruttivi argomentati per incidere sulle scelte, senza porsi su un piano di opposizione strumentale. È molto grave che tu ci abbia estromesso inopinatamente dal ruolo e dalla possibilità di accedere alla pagina FB e che tu abbia rifiutato di definire ragionevolmente la questione, addirittura prospettando la richiesta di una cospicua cifra di rimborso spese che non è giustificata né giustificabile.
Questo fatto offre una lettura inaspettata e diversa di quanto affermi nella lettera. Le cose che hai pubblicato negli ultimi mesi e che forse pubblicherai su Lista Civile, pagina che tu controlli in maniera assoluta, sono pertanto esclusivamente espressioni di una tua posizione personale, che non corrisponde ai pensieri e alle intenzioni politiche del gruppo Lista Civile Lucca.