Una serie continua di attacchi che già dai primi consigli comunali subisce senza reagire minimamente. Anche ieri sera l’assessore Fabio Barsanti ha incassato in silenzio un fuoco incrociato da parte dei capigruppo del Pd e di Lucca Con, rispettivamente i consiglieri Francesco Raspini e Daniele Bianucci.
Ha iniziato Raspini durante le raccomandazioni dicendo al sindaco Mario Pardini di far moderare toni e termini ai componenti della sua giunta e in particolare all’assessore Barsanti reo di lesa maestà perché si è permesso di definire abusiva l’amministrazione precedente ossia quella di Tambellini.
Poco dopo, durante le risposte alle interrogazioni orali anche Daniele Bianucci, nella replica al sindaco, non perdeva l’occasione per attaccare frontalmente Barsanti. Grazie all’ausilio del suo cellulare era riuscito a reperire degli articoli di stampa di anni precedenti dove Barsanti aveva dato dei giudizi poco lusinghieri sull’amministrazione di sinistra che governava la città.
Anche questa volta Fabio Barsanti non ha fatto una piega, limitandosi a guardare i suoi due interlocutori nel viso, ma rimanendo completamente inespressivo. Bisogna, comunque, dare atto che Mario Pardini aveva già provveduto, con una dialettica semplice e diretta, a rintuzzare puntualmente sia quanto ascoltato in sede di consiglio comunale sia quanto, nei giorni scorsi, più o meno velatamente, i detrattori di questa giunta e di questa maggioranza avevano detto.
Il sindaco ha rivendicato con forza il suo ruolo di leader e ha ribadito, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che è lui il deus ex machina della giunta e ogni tentativo di creare fratture con Barsanti o chiunque altro componga la sua maggioranza è destinato a fallire.
In soldoni Pardini ha capito il gioco della minoranza che vuole incunearsi ovunque pur di creare crepe nella sua squadra di governo cercando di seminare zizzania nella vana speranza di riuscire a far crollare questa maggioranza che a oggi, nonostante i vari tentativi di queste ultime settimane, appare sempre più granitica e si compatta sempre di più attorno alla sua persona.
In tutto ciò bisogna dare atto che Barsanti in questo contesto, sta mantenendo una calma incredibile e in piena sintonia con il suo sindaco non ha fatto il minimo cenno per rispondere a tono alle provocazioni. Una vera e propria sfinge, nessuna parola e nessun movimento facciale o corporeo che potesse dare adito al minimo accenno di risposta alle provocazioni che ha subito con stoico e sdegnato silenzio.
Barsanti non ha mosso un muscolo e la sua faccia è rimasta totalmente inespressiva, colpendo positivamente tutti i suoi sostenitori. Nessun movimento in questo assessore definito in più occasioni nei precedenti giorni come l’uomo nero, l’uomo ombra, il vero manovratore dell’intera maggioranza che controllerebbe totalmente attraverso Mario Pardini. Quest’ultimo con la tendenza che lo ha contraddistinto fin dal primo giorno del suo insediamento anche ieri sera ha dato una vera lezione di British Style a tutti i presenti al consiglio comunale. Non solo ha rivendicato chiaramente la sua leadership, ma ha fatto capire, come un pugno di ferro in un guanto di velluto, chi, realmente, detiene e regge saldamente le redini del... gioco.