Ex sindaco di Montecarlo, con un passato nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale, da oltre sedici anni impegnato in politica e in attività amministrative, oggi eletto consigliere regionale per Fratelli d'Italia nel collegio di Lucca. E a tal proposito siamo andati ad intervistare Vittorio Fantozzi al quale abbiamo posto alcune domande dopo le recenti elezioni.
5700 preferenze: soddisfatto del risultato?
"La vittoria è di tutta una comunità, della base di un partito che ha operato con una dedizione straordinaria lavorando in un solo mese ad una campagna elettorale nel miglior stile, vecchio stile, tra la gente."
"Ci vuole più Lucca in Regione Toscana" è stato lo slogan della sua campagna elettorale. Perché ha scelto questo motto?
"Occorre che il peso specifico espresso dalla nostra provincia, in ogni ambito, sia adeguatamente e dovutamente rappresentato in ambito regionale."
In questi mesi di campagna elettorale ha posto al centro dell'attenzione i problemi più sentiti dai cittadini o riscontrati sul territorio. Se dovesse ripercorrere quei momenti, qual è stata la richiesta maggiore da parte della popolazione lucchese?
"La soluzione dei problemi legati a chi produce, a chi lavora. Non si tratta solo di avere lavoro, ma di poter lavorare liberi da troppi vincoli burocratici e da un livello di tassazione iniquo (vergognoso)."
Si è parlato a lungo di sanità toscana e di infrastrutture ma approfondito poco un tema scottante, ovvero quello delle periferie e della sicurezza (furti e rapine). Pensa di occuparsene in Regione?
"Si. E' possibile operare una serie di interventi mirati, coordinati con i comuni e le forze dell' ordine per aumentare non la percezione ma la sicurezza concreta del cittadino e delle proprietà."
Tra le sue priorità la valorizzazione del territorio che comprende la Piana di Lucca, la Versilia, la Mediavalle del Serchio e la Garfagnana. Qualche esempio di potenziamento per ciascun area menzionata?
"La Versilia deve risolvere in parte i problemi della balneazione per avere acque ancora più pulite che in termini pratici chiamano un turismo di maggiore qualità. Assieme agli altri territori occorre concludere rapidamente un'opera di coordinamento e di promozione degli eventi che si svolgono nel corso di un anno, nel medio lungo periodo invece investire nelle strutture presenti o nuove che siano capaci di aumentare la nostra capacità di attrarre un turismo di qualità anche in ambito sportivo, nella convegnistica e, perché no pensando alla Versilia, al turismo che viene dal mare."