Quando parla e spiega il motivo per cui si candiderà alle elezioni regionali è molto chiaro, concreto e dà risposte sintetiche nonostante il complesso tema della sanità toscana. Si tratta del dottor Fausto Trivella, primario di oculistica all'ospedale San Luca che, nel primo pomeriggio ha presentato la sua candidatura presso il Grand Hotel Guinigi.
"Quello che ha creato dei grossissimi problemi è l' aziendalizzazione, cioè la riforma Rossi-Saccardi ( 2015) che ha portato a un enorme numero di tagli e soprattutto una grande perdita di tante cose" ha esordito il medico.
Quali saranno le sue proposte e che cosa vorrà fare se sarà eletto consigliere regionale?
Quattro i punti essenziali di cui ha parlato. Innanzitutto recuperare la richiesta di salute del cittadino al sistema sanitario, poi riportare al centro della sanità la figura dell' infermiere sia dal punto di vista professionale che umano. Punto terzo: il recupero del ruolo del medico di famiglia e infine la riorganizzazione del territorio che comprende l' acquisizione clinico-terapeutica del paziente, le case di salute e le cure intermedie."
I tagli che sono stati effettuati hanno riportato alla riduzione del numero di infermieri. Quindi riprendere in mano la riforma Rossi-Saccardi, andare a vedere quelle che sono veramente le cose gravi che sono state create e portare delle correzioni" ha affermato.
Tra gli altri interventi anche quello di Mauro Santini, il responsabile organizzativo di Lucca della Lega che così si è espresso: "A differenza degli altri candidati il dottor Trivella è un uomo civico, un medico; non è un militante storico come il partito era sempre abituata negli anni passati. Con questa scelta c'è un'apertura di qualità" ha precisato prima di dare la parola a Elisa Montemagni, presente all'incontro.
"Fausto Trivella è il primario di oculistica del San Luca. Se noi abbiamo ancora una sanità che riesce a rispondere alle esigenze dei cittadini è perchè abbiamo medici, infermieri e operatori socio-sanitari che lavorano e portano avanti un lavoro difficile. I medici non devono più essere abbandonati perché purtroppo è ciò che è accaduto. Le tre macro Usl hanno portato all'allontanamento anche i medici dalla governance regionale" ha sottolineato prima di giungere alle conclusioni.
"Mi sento di ringraziare tutti i medici non solo per quello che hanno fatto durante il periodo Covid-19 ma per ciò che fanno quotidianamente per vocazione e non perché hanno il supporto dell' Ente Regionale ma partono dal principio che chiunque li cerca è dovuto al bisogno di aiuto"