"Non vorremmo arrivare a iniziative di mobilitazione, ma occorre più collaborazione da parte di Esselunga nel comprendere che in questo momento è importante ridurre gli orari di lavoro, e restare chiusi la domenica. Non stiamo chiedendo di lavorare meno, ma di esporci meno. Altre catene sono andate in questa direzione in considerazione dell'emergenza e anche del fatto che la maggior parte dei clienti non sono al lavoro, e possono far la spesa nei giorni feriali e entro il pomeriggio".
L'appello è delle Rsa/Rsl di Esselunga che aggiunge: "Abbiamo richiesto anche di eliminare o ridurre al minimo lo stacco tra pausa pranzo e ingresso viste le situazioni, e anche su questo l'azienda è sorda". Domenica la maggior parte dei supermercati resteranno chiusi, ma non tutti, come spiega Giovanni Bernicchi, segretario generale Fisascat Cisl Toscana Nord.
"A questo punto è necessario un intervento restrittivo, o almeno un monito da parte del Prefetto o del Comune affinchè i lavoratori della grande distribuzione siano più tutelati, riducendo l'orario di esposizione al pubblico. Esselunga e anche Conad, che sono quelli ad oggi più restii sul nostro territorio, devono darci ascolto - dichiara Bernicchi - . E un appello va anche ai clienti: la spesa non può essere interpretata come un momento di svago. E' un servizio offerto in una fase di emergenza, di cui è opportuno usufruire non più di una volta settimana e con gli accorgimenti prescritti". Le premesse per uno sciopero del settore ci sono tutte.
Fisascat Cisl: "Anche Esselunga e Conad riducano orari e chiudano la domenica per limitare l'esposizione dei lavoratori"
Scritto da Redazione
Politica
19 Marzo 2020
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