"Molto si è parlato e scritto sul progetto inerente la ristrutturazione dell'edificio ex manifattura che non rientra nei lavori ex Piuss; "un'idea di progetto", e non "il progetto", proposta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con la compartecipazione di Coima. Un'opera importante che, se avrà l'avallo dell'amministrazione comunale, consentirà nuova vita a un edificio con un importante vissuto e molto rappresentativo per la città, ma da anni abbandonato in condizioni disastrose. Molto si è detto e scritto, dicevo, e sono state rivolte accuse anche pesanti al sindaco, alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza, rei di 'svendere una parte della città ai poteri forti'. Ora, poiché le cose non stanno affatto così, è giusto riavvolgere il nastro e rimettere al suo posto le cose". A sostenerlo i consiglieri comunali Guidotti (PD) e Massagli (Lucca civica) attraverso un comunicato stampa.
"Dopo anni di promesse, annunci e propositi di interesse, all'amministrazione viene inviata - si legge nella nota - dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca una proposta riguardo la Manifattura sud: questa volta una reale proposta, con tanto di ipotesi progettuale, disegni e rendering. L'amministrazione inizia a visionare questo materiale, crea un gruppo di lavoro per analizzare nel dettaglio le varie e specifiche richieste, al fine poi di dare il proprio parere e le linee di indirizzo per l'eventuale progetto definitivo e il bando di gara. Per dare fattibilità a questo, o a un qualsiasi prossimo progetto che ridia nuova vita a quella zona, c'è bisogno di una variante urbanistica per la destinazione d'uso, che trasformi l'area con destinazione produttiva/industriale ad area con più destinazioni (commerciale, abitativa ecc)".
"Questa variante - hanno aggiunto i consiglieri - viene adottata in consiglio comunale il 26 novembre 2019 con i soli voti della maggioranza e con il totale ostruzionismo dell'opposizione che, a differenza di quanto annunciava prima e proclama successivamente, ha fatto di tutto affinché questa non passasse e dunque che ogni progetto, presente o futuro, naufragasse nel nulla. Mentre tutto è ancora allo studio del gruppo di lavoro la città insorge, l'amministrazione viene accusata di fare speculazione immobiliare, di essere prona alla Fondazione Crl e di accettare passivamente qualsiasi richiesta che da essa venga, di deturpare le Mura cittadine e addirittura di privatizzare e concedere un baluardo delle mura stesse ai ricchi che acquisteranno uno del lussuosi appartamenti che verranno costruiti all'interno...Viene convocato un consiglio straordinario richiesto dalle forze di opposizione, che si tiene il 5 giugno scorso'.
"Durante questo consiglio - hanno ricordato i consiglieri firmatari del comunicato - viene spiegato, non dalla Fondazione e Coima, ma dall' amministrazione comunale, l'idea di progetto così come è stata presentata e ribadito che questa è solo un'idea e non il progetto definitivo e che una volta analizzata in tutte le sue parti, questa verrà riportata in consiglio per la discussione e le successive indicazioni, a favore o contro. Tutto questo però alle forze di opposizione non è sufficiente e quindi viene richiesto un nuovo consiglio straordinario, che si svolge il 22 luglio, questa volta alla presenza di Fondazione Crl e Coima, che a loro volta, fatta eccezione per una modifica al progetto (la rinuncia alla riqualificazione e gestione logistica del baluardo di San Paolino) ribadiscono quanto già detto nel consiglio precedente: vale a dire che questo non è un progetto ma una proposta e che il progetto verrà elaborato una volta che l'amministrazione avrà verificato la sua completa fattibilità e avrà fornito le indicazioni necessarie, dibattute e condivise. Solo allora verrà costruito il bando di gara. Ma la storia non si esaurisce ancora e l'opposizione, durante lo stesso consiglio straordinario, richiede un nuovo consiglio straordinario".
"Siamo arrivati ad oggi. L' amministrazione - hanno ricordato i consiglieri comunali - non ha ancora deciso niente, non ha concesso niente e, soprattutto, non ha svenduto e non svenderà mai niente. L'amministrazione ha solo ascoltato, preso visione e analizzato una proposta che riqualificherebbe in maniera concreta una parte della città, portando avanti quel rapporto costruttivo e dialogico che da anni va avanti fra il Comune di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Non è forse grazie a questo dialogo che si sono potuti attuare interventi importanti alle scuole, agli impianti sportivi? Non è grazie a questo rapporto che abbiamo riqualificato pezzi della memoria collettiva, ridando vita a luoghi abbandonati della città e delle Mura urbane (anch'esse risistemate grazie alla sinergia stabilita a suo tempo fra Comune, Regione Toscana e Fondazione stessa!) o come, per venire all'attualità, il Tempietto del Nottolini?"
"Questi - hanno spiegato Guidotti e Massagli - sarebbero, secondo l'opposizione e i benpensanti, i nefasti risultati ottenuti dall'amministrazione comunale svendendo la propria autonomia alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca? Forse per molti, o forse meglio per pochi e chiassosi, è più facile costruire false verità, seminare dubbi e urlare allo scandalo, accusare l'amministrazione Tambellini non si sa di quali sotterfugi e accordi segreti a discapito dell'intera comunità. Qui, però, i discorsi stanno a zero: queste cose vanno provate, e, mi rivolgo all' opposizione e a tutti i detrattori benpensanti, se avete le prove, mostratele nelle sedi opportune. Noi, con la serietà e la trasparenza con cui da sempre abbiamo affrontato quest'occasione di recupero della Manifattura sud, andremo avanti analizzando e verificando tutti gli aspetti del progetto, dopodiché lo riporteremo all'attenzione della città. Una cosa è certa: dopo la necessaria discussione, saremo pronti a prendere le decisioni, assumendoci come sempre le nostre responsabilità, per il bene di Lucca e dei Lucchesi".
Guidotti e Massagli non ci stanno: "Manifattura sud, l'amministrazione non ha svenduto niente"
Scritto da Redazione
Politica
07 Agosto 2020
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