Anno XI 
Mercoledì 30 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da aldo grandi
Politica
28 Dicembre 2022

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Alla fine ci sono arrivati. La Sinistra, in fondo, non aspettava che questo. Quando c'è da rivangare il fascismo, il nazismo, l'antisemitismo, il razzismo i consiglieri della ex maggioranza e dell'attuale opposizione vanno a nozze, è il loro pane quotidiano e se, poi, ci infilate anche il nuovo vangelo Lgbtqrstvz allora sì che godono come ricci che non è, bene attenti, il consigliere di Forza Italia che, insieme a Di Vito, ha promosso e presentato la mozione tanto discussa. Del resto bastava vedere il consigliere Bianucci che una ne trova e cento ne cerca, con quel fazzoletto tricolore al collo che voleva, forse, imitare certi partigiani durante il secondo conflitto mondiale. Altri tempi, altre storie, altra dignità e anche altri valori ce lo conceda. Cosa c'entrino, poi, l'omofobia e la xenofobia con il fascismo mussoliniano non lo comprendiamo visto che nella Russia dei Gulag e nei paesi stalinisti e totalitari, ma verniciati di rosso, gli omosessuali e tutto l'universo alfabetico delle nuove identità di genere non ha mai riscosso particolare approvazione. Non parliamo, poi, dei paesi musulmani dove l'Islam, radicale e fondamentalista, ma anche nemmeno poi tanto, considera quelli che Bianucci difende a spada tratta e giustamente, esseri umani destinati a ben altre sorti. Già, ma noi siamo ancora qui a parlare di fascismo.

Hanno parlato tutti, a Sinistra, esattamente come poco prima a Destra, altrettanti avevano perso tempo. Ma Bianucci così come Giannini. quest'ultimo persino troppo furbo per essere vero, credono e sono convinti che a Destra tutti abbiano l'anello al naso e siano prede di spaventosi sensi di colpa. Così si sono appellati al sindaco Pardini, cattolico e democristiano, fidando in una sua improvvisa redenzione, o anche ad Elvio Cecchini, vituperato e sbeffeggiato quando sostenne, a giugno, proprio Pardini. Ora, però, torna comodo...

Bianucci ha giocato sporco, Giannini gli è andato subito dietro, Alfarano l'unico che ha fatto un discorso razionale e intelligente, ma gli intelligenti non vanno, purtroppo, troppo lontano, nemmeno a Sinistra. Olivati di Lucca Futura faceva meglio a stare zitto, ma la parola, del resto, è libera per tutti.

Bianucci, preso dall'enfasi, si è lanciato in una sorta di grido di dolore in nome di tutte le vittime del fascismo - ma dove sono, oggi, scusate? - del nazismo - ma non è stato sconfitto nel 1945? - del razzismo - cosa c'è di male se non vogliamo essere invasi da gente proveniente da altri emisferi con culture, tradizioni, valori e principi anni luce diversi dai nostri? 

Non solo. Ha tirato fuori la paura dei gay per l'eventuale omofobia. Lo comprendiamo. Ha urlato in difesa degli ebrei, ma avrebbe fatto bene ad azionare il cervello e a farsi un po' di cultura visto che, a quanto pare, sotto questo aspetto è particolarmente carente. Ma ha letto le cronache degli ultimi decenni in giro per l'Europa? Ha letto della fuga degli ebrei dall'Europa non perché ci sono i nazisti, ma perché i musulmani stanno rendendo loro la vita impossibile un po' ovunque? E lo sa il nostro Bianucci - che Raspini lo faccia stare zitto qualche volta che ci guadagnerebbe eccome - che fine fanno gli omosessuali nei paesi islamici che lui e la Sinistra si guardano bene dal citare? Quindi che eviti di romperci gli zibidei con Lucca città preda dell'estrema destra e del fascista del terzo millennio ossia il Barsanti Fabio. 

Ma veniamo a Giannini che, addirittura, ha recitato una tragedia greca per cercare di spiegare alla città e al pubblico presente - verniciato di rosso? - che a partire da domani tutti i giornali e le Tv avrebbero dipinto la città in maniera spregiativa. Certo, giornali cesso come quelli del main stream, giornali con i quali l'unica cosa che resta da fare è quella di pulircisi il fondoschiena. Giannini ha fatto il possibile per descrivere un futuro distopico per Lucca qualora fosse stato modificato il testo della delibera approvata il 21 dicembre 2018 dall'ex Tambellin Man e dai suoi alfieri. Ma davvero una persona intelligente come lui crede nelle cose che ha detto? Davvero pensa che questa giunta sia ostaggio dell'estrema destra? Ma dov'è l'estrema destra a Lucca? E' la famiglia Barsanti? Ma la conosce Giannini oppure apre la bocca perché ce l'ha sotto il naso? Avevano annunciato, con i giornalisti leccaculo sempre pronti e proni a prostituirsi, che il fascismo avrebbe reso invivibile la città dopo il voto di giugno. Ebbene, dove sono questa sera a palazzo dei Bradipi 2 i fascisti? Forse fuori ad aspettare il Bianucci e il Giannini per rifilargli una robusta dose di bastonate e olio di ricino? Ma fuori, da basso, non c'è nessuno e i lucchesi di buona volontà dormono tranquillamente perché domani devono andare a lavorare. Allora, c...o. i fascisti dove li vedete? Che bisogno c'è non solo di firmare un testo che obbliga a dichiarare una cosa sotto pena di vedersi respingere un diritto, ma di fare riferimenti al fascismo e al razzismo? Noi non avremmo dubbi. La delibera non andrebbe modificata, bensì cancellata del tutto. Siamo fascisti noi? No ovviamente, siamo solo coerenti.

Ha parlato anche Lido Fava, poi Chiara Martini che ha invitato i consiglieri di maggioranza ad abbandonare un atteggiamento da lei ritenuto inopportuno e anche lei, dopo Fava, si è lanciata in una sorta di amarcord stucchevole del quale, onestamente, non se ne può più. Inevitabile il richiamo a Maria Eletta Martini, democristiana appartenente ad un partito, la balena bianca, che non ha rovinato l'Italia, l'ha, semplicemente, devastata con una corruzione dilagante che ci ha condotto alla perdita totale della nostra sovranità. 

Bianucci appare invasato. Per lui sembra questione di vita o di morte, ma qualcuno dovrebbe spiegargli che non siamo a Raqqa capitale dello stato dell'Isis. Non ce la fa a trattenersi. Deve ritornare a parlare per quel suo senso di protagonismo che gli sta appiccicato addosso come un'ostrica allo scoglio. E scopre, anzi, rivela che la decisione del centrodestra è un atto politico e non amministrativo, che Forza Italia è il cavallo di Troia mandato avanti per nascondere i veri ispiratori del provvedimento. Vedremo che cosa dirà Pardini e se avrà gli attributi per dire quello che pensa. Quanto all'estrema destra con cui Bianucci sembra avere un conto aperto, che studi un po' la storia e veda che cosa si intende per estrema destra ché il Barsanti non solo non è di estrema, ma, probabilmente, nemmeno poi così di destra. "Non si fa il bene della città in questa maniera" ha aggiunto Bianucci. Di sicuro il bene per la città non lo fanno il Bianucci e la Vietina con quel suo ridicolo appello alla resistenza. 

Non sappiamo se Fabio Barsanti avrà l'ardire di rispondere a tutte queste stupide provocazioni. Fino ad oggi ha mantenuto un invidiabile self-control, ma anche la pazienza ha un limite e noi l'avremmo, probabilmente, smarrita da un pezzo.

Il centrodestra si sforza di vestire i panni dell'agnello, cerca in tutti i modi di edulcorare la pillola, vuol far passare un gesto politico come un semplice tratto di penna di carattere amministrativo. Se così fosse, che senso avrebbe perdere tempo a modificare un testo che non dà fastidio a nessuno? Se lo si modifica, almeno si abbia il coraggio di dire perché e, cioè, secondo noi giustamente, di non voler vincolare la concessione di determinate agevolazioni all'obbligo incostituzionale di firmare dichiarazioni di principio.

Un po' come il Green Pass: senza quello e senza vaccino niente contributi, niente soldi, niente lavoro. E' ma questo il vero fascismo attuale e hanno il coraggio di scomodare Mussolini.

Parlano ancora quelli di Fratelli d'Italia che non ci hanno mai convinto, né prima né dopo, né tantomeno adesso che sono al Governo. 

Tocca ad Elvio Cecchini che spiega perché si è candidato e perché ha appoggiato Mario Pardini.

E' l'una. Non se ne può più di parole, parole, parole. Chiunque prende la parola crede di essere a Montecitorio anzi no, a palazzo Chigi. Cecchini, addirittura, si lancia in una sorta di intervento storico-giuridico letto e non detto a braccio. Ma come si fa a non parlare a braccio in simili occasioni? Andate a lezione da Giorgio Almirante... Cita anche Claudio Pavone, storico che noi abbiamo conosciuto e intervistato nella Roma degli anni Ottanta.

Roba assurda. Sono ancora a parlare di fascismo e antifascismo nell'anno di (dis)grazia 2022!

Tocca a Francesco Raspini, capogruppo dell'opposizione. Il suo intervento è pacato come al solito, più del solito. L'opposto di Bianucci al quale, peraltro, tributa condivisione per via della convinzione che la mozione Di Vito-Ricci sia un atto politico e non un atto giuridico né, tantomeno, amministrativo. Conclude con una frecciatina a Fratelli d'Italia dicendo che non sono fascisti i suoi consiglieri, ma che, magari, strizzano l'occhio a chi fascista lo è o si dichiara per motivi squisitamente elettorali. In sostanza e anche secondo Raspini quella di stasera è la cambiale elettorale che il sindaco deve pagare.

Mara Nicodemo è la prima volta che la sentiamo parlare. Spiega che la modifica della delibera non tocca, nella sostanza, quella precedente. E allora che senso ha modificarla si è domandato Alfarano in precedenza e ci domandiamo anche noi. Se stava zitta era meglio.

Non parla Barsanti, almeno non ancora, al suo posto Lorenzo Del Barga il quale si lancia in una sconclusionata considerazione sui valori della Resistenza dimenticando l'aspetto storico. Ricorda quelli di CasaPound.

Addirittura rammenta la tragedia di Primavalle dove nel 1973 morirono i fratelli Mattei... Poi anche Berlusconi. Ma cosa c'entra tutto questo con la discussione di stasera e, soprattutto, occhio a non esagerare. La Storia ha già emesso le sue sentenze: fascismo e nazismo sono stati il male assoluto. La Resistenza una ribellione ad una dittatura spaventosa e terribile. Un conto è la Storia e un altro è la sua strumentalizzazione riportandola in auge un secolo dopo come fa la Sinistra. Unica nota positiva, l'appello ad una definitiva pacificazione degli animi che non va giù soltanto a Sinistra.

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo... ancora Bianucci che vuole rispondere a Del Barga perché si è sentito chiamato in causa. Menomale che Torrini lo stoppa e passa la parola a Pasquinelli della Lega, quello che era stato preso da una crisi di nervi al momento in cui gli è stato chiesto di invertire il punto dell'ordine del giorno. 

Pasquinelli va oltre e azzarda: secondo lui ogni idea, anche la più aberrante, deve avere il diritto di esistere. A Bianucci devono venire i capelli bianchi in testa. Poi si corregge e spiega solo le idee che rispettano la legge, ma è comunque una bestemmia. Se il nazismo rispetta la legge allora ha ancora diritto di esistere e fare proseliti? Portate via il Bianucci che altrimenti gli prende un ictus. Anche dell'intervento di Pasquinelli se ne sarebbe fatto volentieri a meno quando mancano dieci minuti alle due.

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.... peggio di Bianucci c'è solo Di Vito. Insopportabile. E basta, e basta!!!!! Vada a letto. Invece no, alle 2 di notte è ancora più logorroico che mai, senza sosta, inesauribile. Abbassiamo il volume perché rischiamo di gettarci nel vuoto anche se siamo solo al piano terra.

Dopo Di Vito pensavamo avessimo sopportato abbastanza e invece no, ariecco Olivati. Ma allora è una tortura. tanto sappiamo come va a finire. Il centrodestra modificherà la delibera e tutti a casa. Resistiamo solamente perché deve parlare ancora Pardini, ma Di Vito è stata una cosa incredibile, insopportabile, ma è così anche quando lavora al pronto soccorso? Si arrabbia pure e urla, ma dategli un calmante.

Torrini non ce la fa più, è sfinito e si lascia apparentemente sopraffare. Dopo Di Vito che non riesce a fermare, rientra in pista anche Bianucci il quale, evidentemente, non ha il senso della misura. Dopo di lui spunta Olivati, ma che valore ha il suo intervento a questo punto? Nessuno. Ma fra poche ore c'è qualcuno che ha da andare a lavorare sul serio? Olivati si lamenta delle citazioni e poi chiude con una citazione: ma vada a dormire che è meglio.

Finalmente tocca al sindaco. Al suo posto andremmo diritti al voto. Tanto per dormire mezz'ora in più. Purtroppo non è possibile e inizia il suo discorso. E spiega subito che se si è qui alle 2 di notte a perdere tempo, la colpa è di quello che è successo il 21 dicembre 2018 quando Tambellini e la sua giunta non accettarono l'emendamento della Testaferrata che proponeva di inserire nel testo della delibera anche la frase 'contro tutti i totalitarismi', ma la Sinistra cieca e bieca non volle sentirne parlare.

Pardini non è affatto stupido e tiene bene il campo anche se è evidente come sia stanco di ripetere sempre le stesse cose, cose che, per lui, e anche per noi, sono evidenti da sempre. Il primo cittadino non ha dubbi: questo parlare è stato un vuoto parlare. Bianucci lo interrompe, ma Pardini non si fa intimorire: "Se la Costituzione è la base dell'antifascismo, c'è bisogno di aggiungere altre frasi?". 

Pardini è in forma, parla come magna, ossia si fa comprendere da tutti e tiene alto il ritmo. E' in gamba, ribadisce che non terrà conto dei social quando si cerca di gettare fango sulla maggioranza, si assume la responsabilità di portare avanti questa giunta e questa esperienza di governo amministrativo promettendo che sarà garante dei diritti di tutti e se finirà sui giornali, beh, se i giornali sono come l'Espresso, se ne farà una ragione: "Non voglio essere né sarò divisivo e rispetterò sempre la Costituzione. Quella di stasera non è una cambiale, ma un atto dovuto".

E' finita? No, magari. Prima Giovanni Ricci, poi ancora Gianni Giannini, un altro che non si sa bene come farà domattina ad alzarsi e andare a lavorare. Ci racconta del suo passato comunista, ma non ne dubitavamo. Non ha il senso del ridicolo e continua a parlare inutilmente. Per fortuna che il presidente gli toglie la parola. Poi ancora Olivati, mamma mia che stress, che ha voglia di litigare anche con il sindaco. Ancora Bianucci che si dice amareggiato. Sapesse noi...

Ecco Cecchini. Poi il sindaco che sente il bisogno di rispondere alle parole di Bianucci. Ma anche Pardini perché non sta tranquillo piuttosto che mettersi a discutere financo con il pubblico tutto verniciato di rosso?

Finalmente il voto: la mozione passa con 17 voti a favore e nove contrari. La seduta è finita, andate in pace.

Lucca è una città fascista? Vediamo se fra poche ore in piazza San michele saranno attendate le camicie nere... Noi sinceramente ne dubitiamo.

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