Alcuni episodi di recente cronaca cittadina, stanno creando preoccupazione per la stabilità sociale della città. Atti vandalici che prendono spunto da episodi di contrapposizione politica e non, per agire ed intimidire questo o quel soggetto che si voglia colpire. Oggi la sede di Difendere Lucca, ieri l’auto del presidente di una società sportiva, con scritte di sicura matrice.
L’alternanza degli obbiettivi e la varietà degli atti, lascerebbe intendere che vi siano raggruppamenti che in autonomia, sfuggono al controllo dei referenti ideologici e quindi ben vengano indagini approfondite delle forze di polizia per l’individuazione dei responsabili e dei loro padrini.
Noi prendiamo le distanze da certi comportamenti violenti, condanniamo le azioni e ci dichiariamo solidali con tutti coloro che si sono scoperti obbiettivi da colpire.
La pace sociale si ha quando il confronto ha percorsi democratici e la disputa rientra in una logica di contrapposizione che, pur esprimendosi aspramente dentro la tribuna cittadina, lascia spazi di ascolto ad una dialettica propositiva, mirante a soluzioni che possano avvicinarne la condivisione.
Qualcuno vorrebbe scaricare unicamente la colpa delle tensioni attuali sulla disputa “fascismo-antifascismo” che tanto pervade la dialettica di questi ultimi tempi in Consiglio comunale.
Ebbene, è evidente che il tema dell’appartenenza non si poteva esaurire con un semplice cambio di casacca ultimo minuto.
Difendere Lucca ha Assessori e Consiglieri che per spontanee affermazioni o per palese provenienza, ancora rimangono connotati ad una ideologia non proprio coerente con l’auspicato percorso di virtuosi comportamenti democratici in quelle istituzioni che ci è dato esserne rappresentanti.
Purtroppo le chiusure ideologiche di certi Assessori, i silenzi equivochi del Sindaco e lo strenuo allineamento di alcuni Consiglieri, hanno trasmesso alla città messaggi ambigui e non hanno cancellato un certo comprensibile pregiudizio che può dare facile spunto a gruppi estremi per azioni pro o contro quella ideologia.
A nostro parere, questa Maggioranza in Consiglio comunale non perde occasione per sminuire il ruolo della minoranza umiliandone qualunque azione, e si evidenzia molto sofferente di blocchi ideologici, priva di sensata coerenza amministrativa e infantilmente arroccata sul gioco del confronto comparativo, come se ciò che è mancato non abbia più ragione di essere richiesto.
Non è la richiesta di un annacquamento ideologico che necessita, bensì una risposta fattiva alle tante necessità della città, a partire dalla cerchia delle mura fino alle più lontane frazioni.
Ogni Amministrazione dovrebbe perseguire un lavoro di sommatoria sugli ereditati interventi precedenti, aggiungendo di diritto propri progetti mirati, che daranno al Cittadino un valore di appartenenza alla comunità civica.
In questo momento crediamo, sarebbe doveroso porre forte attenzione al tema della sicurezza sia vandalica che delinquenziale, argomento particolarmente sentito dai cittadini e poco atteso negli interessi di questa Amministrazione
Gianni Giannini - Consigliere comunale Partito Democratico