Nemmeno il tempo di scrivere questo articolo che è piombata in redazione la notizia che Roberto Vannacci ha ricevuto, questa mattina, appena sbarcato a Roma per avviare il nuovo incarico di capo di stato maggiore delle forze operative terrestri, la notifica dell'avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti. Una vera e propria porcata di questo Governo e, in particolare, del ministro Guido Crosetto, sì, proprio quello della laurea dichiarata e pavoneggiata, ma mai conseguita.
Una bastardata vera e propria. E' da agosto, dall'uscita del libro 'Il mondo al contrario' che si annuncia l'avvio di una inchiesta nei confronti del generale Vannacci ed ecco che si attende questa mattina per notificarglielo visto che fino ad oggi nessuno, tra i bradipi di via XX Settembre al ministero della Difesa, ci aveva pensato. Infatti e come avevamo scritto nell'articolo che qui di seguito potete leggere, senza la notifica non esiste provvedimento che tenga. Uno schifo per un Governo che si definisce italiano e di destra. Ora Vannacci si è preso un mese di licenza avendo a disposizione numerosi giorni di ferie e ha fatto benissimo perché questa mattina, vergognosamente e ignominiosamente il suo ministro e nostro ministro della Difesa lo ha umiliato e delegittimato davanti a tutti, soldati e ufficiali in primis.
Gli invertebrati all'attacco di chi, al contrario, invertebrato non è. La Gazzetta di Lucca e le altre sorelle di Massa Carrara, Viareggio e Serchio, avevano dato dato ieri pomeriggio in esclusiva nazionale la notizia del nuovo incarico assegnato al generale Roberto Vannacci, nominato capo di stato maggiore delle forze operative terrestri. Questa mattina, infatti, Vannacci è arrivato a Roma e, nei prossimi giorni, avrebbe assunto direttamente il ruolo per il quale è stato designato che, è bene dirlo, è tutt'altro che un ruolo di facciata. Al contrario. Si tratta di un compito molto importante e chi fa finta di non capirlo o ne sminuisce il rilievo lo fa esclusivamente per quell'intento denigratorio che serve sempre a sminuire le persone che si vogliono danneggiare.
Tornando a ieri pomeriggio, la notizia, ripresa dall'Ansa di Firenze, ha fatto il giro del web e non soltanto. Uno dopo l'altro si sono susseguiti gli articoli e le dichiarazioni di esponenti politici che hanno commentato, senza che nessuno glielo avesse chiesto, la nomina del generale. E perfino lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, quello della laurea dichiarata, ma non con seguita, ha voluto piazzare la sua ciliegina sulla torta. Rancida.
Cominciamo con il passare in rassegna i commenti degli esponenti politici verniciati di rosso o anche rosso fucsia, i quali non mancano mai di aprire la bocca e darle fiato anche quando il buonsenso e/o l'ignoranza a seconda dei casi, consiglierebbero di tenerla chiusa.
Ad esempio tale Riccardo Magi di Europa +, così ha scritto nel suo post sui social: La nomina del generale Vannacci a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri è indegna. Sarà stato premiato per le sue fatiche letterarie, ma è la conferma che con questo governo la xenofobia, l’omofobia e le farneticazioni complottiste rappresentano meriti e non demeriti. Invece di destituire un militare che con le sue parole tradisce i valori della Costituzione su cui ha giurato, viene confermato ai massimi vertici dell’Esercito. Il ministro Crosetto, che si era inizialmente indignato per le frasi contenute nel libro di Vannacci, smentisce se stesso e valorizza all’interno delle nostre Forze Armate la peggiore Italia. È tutto semplicemente vergognoso.
Alessandro Zan, del Pd, ha così sentenziato: Giorgia Meloni e Guido Crosetto hanno premiato Vannacci, ora promosso a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Non è solo una vergogna, ma ormai un concreto pericolo per tutte quelle persone bersaglio degli attacchi e delle offese di un generale che calpesta la Costituzione. Ecco la meritocrazia di questa destra.
Un altro esponente del partito democratico, Arturo Scotto, ha rincarato la dose: La nomina del generale sembra una vera e propria partita di giro interna alla destra. Per toglierlo da eventuali competizioni elettorali future. Promuovere per rimuovere, insomma. Peccato sia un gioco cinico sulla pelle delle istituzioni.
Sempre per il Pd, Sandro Ruotolo, della segreteria Pd, responsabile (sic!) Memoria, ha manifestato il proprio pensiero: Ma che Paese è diventato il nostro? Il leader leghista Matteo Salvini in camicia nera a Firenze dice a Taiani che bisogna allearsi con la Le Pen e a Roma il generale Vannacci, quello sessista, omofobo e razzista del libro scritto da lui diventa capo di Stato Maggiore delle forze operative terrestri.
Ma non è tutto. Poteva mancare lui, l'ex capo del Governo Giuseppe Conte, pentapallato pardon, pentastellato? E infatti ecco il suo commento che definire offensivo è un eufemismo: Il Generale Vannacci ha espresso opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto. Non vanno, in alcun modo, utilizzate le farneticazioni personali di un Generale, ancorché in servizio, per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Lo scriveva il Ministro Crosetto qualche mese fa parlando delle sparate contenute nel libro di Vannacci. Passano i mesi e oggi apprendiamo che quello stesso Vannacci viene nominato capo di Stato Maggiore del Comando Operativo Forze Terrestri. Il mondo al contrario non è solo il titolo del libro di Vannacci, ma ormai è l’imperativo del Governo Meloni. Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue farneticazioni in un libro fa carriera.
Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera ossia di quel partitino capeggiato da un certo Matteo Renzi che aveva giurato di abbandonare la politica se sconfitto nel referendum e che, invece, è ancora lì, a guadagnare i suoi bei 12-13 mila euro al mese, così ha affermato: Roberto Vannacci ha dimostrato che se usi la divisa militare per una carriera da influencer e conferenziere a pagamento, la Meloni ti promuove. Sì: Vannacci è stato promosso capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri. Premiare un militare che ha mancato di rispetto, in primo luogo a tutti ai colleghi che onorano la divisa, è a dir poco scandaloso.
Infine infiliamoci pure, in questa sorta di circo mediatico, quello che ha dichiarato Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana: Mentre Salvini ospita la feccia d’Europa in una città meravigliosa, piena di storia e di impegno civile come Firenze, Crosetto e il suo ministero non trovano di meglio da fare che far avanzare la carriera di Vannacci. L’Italia merita di meglio.
A tutti, quasi scusandosi e come se avesse paura, ha replicato il ministro della Difesa Guido Crosetto che, all'epoca della pubblicazione del libro, definì le parole di Vannacci senza averle nemmeno lette, 'farneticazioni di un generale': In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il generale dell'Esercito Roberto Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. Lo Stato Maggiore dell'Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il procedimento disciplinare faccia il suo corso. Le garanzie costituzionali a tutela della persone valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di Diritto che, in una democrazia, riguarda tutti. In questi mesi si è svolta l'inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest'ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al gen. Vannacci un incarico di staff, all'interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza. Nello specifico, il gen. Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, "capo delle forze terrestri" ma capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un vice comandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso.
Che a sinistra siano tutti ossessionati dal fascismo, dal razzismo e dal pericolo di un colpo di Stato, tutti tesi a difendere ogni tipo di minoranza fregandosene altamente della maggioranza silenziosa - ma è sempre stato così - lo sappiamo bene e lo sanno, soprattutto, quelli che possiedono autonomia di pensiero e indipendenza di giudizio. In altre parole, pochi, pochissimi quasi tutti presi come sono dalla velocità, dalla superficialità, dalla mediocrità dilaganti. Ma che un ministro della Difesa faccia e dica certe cose è veramente troppo e lasciamo perdere, anche se ogni volta ci torna in mente, la questione della laurea non laureata.
Iniziamo a smontare questa rassegna di sciocchezze diffuse ad arte dai megafoni del pensiero unico dominante. Per tutti, perfino per un ministro di questa sfasciata repubblica, il generale Roberto Vannacci sarebbe sotto procedimento disciplinare all'interno del corpo di appartenenza ossia un procedimenti interno e militare. A tutti quelli che dicono che è in corso un procedimento disciplinare, però, bisognerebbe rispondere e spiegare che nessun procedimento disciplinare può essere aperto senza una notifica all'interessato e questo, da quanto si sa, non è mai avvenuto. In sostanza Vannacci non sa di essere sotto inchiesta, ma attenzione. Qui non si tratta del codice penale per cui un soggetto può essere indagato anche senza mai venirlo a sapere durante la fase delle cosiddette indagini preliminari. Almeno nei primi mesi e, comunque, quando non è necessario un atto per il quale è richiesta la presenza del proprio legale. Quindi o il ministro Crosetto ha detto una cosa non vera oppure ci spieghino perché proprio il generale è l'unico, dopo cinque mesi, a non essere stato informato dal momento che tutti, giornalisti d'accatto, pseudointellettuali, politicanti e politici, ne sono al corrente? Qualcuno può illuminarci in proposito e, magari, mostrarci qualche straccio di documento che provi quanto asserito?
Crosetto ha anche detto che non si tratta né di una promozione né di un declassamento. Bene. Allora che roba è? Sarà sempre meglio che pulire i cessi negli autogrill delle autostrade con tutto il rispetto per chi lo fa e anche egregiamente. O no? L'incarico di capo si stato maggiore delle forze operative terrestri è un incarico di grande prestigio e ne è la prova il fatto che, attualmente, l'incarico è rivestito dal generale Fernando Paglialunga, uno dei più preparati e capaci ufficiali dell'esercito che vanta una carriera di primo piano e che sarà prossimamente promosso, anche grazie al prestigio che deriva dall'aver ricoperto tale incarico, al grado di generale di corpo d'armata. Paglialunga è stato anche comandante del centro intelligence interforze e capo ufficio del capo di stato maggiore della difesa.
Prima di Paglialunga l'incarico è stato occupato sia dal generale Bruno Francesco, attuale comandante della divisione Acqui, sia dal generale Francesco Olla, attuale capo del III° reparto dello stato maggiore esercito. Entrambi, a giudizio unanime, ufficiali di primo piano e di caratura ineccepibile. Sminuire il prestigio dell'incarico a Roberto Vannacci sembra, quindi, una pretestuosa scusa chissà mai perché. O forse anche questi generali dovevano ricoprire un incarico solo burocratico, senza proiezione esterna e senza capacità decisionale esercitando la loro autorità solo sui loro capi ufficio?
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e più a destra della destra stessa, è stato l'unico, con Matteo Salvini, a congratularsi per il nuovo incarico e a far notare la discrepanza tra ciò che il ministro Crosetto aveva detto ad agosto all'uscita del libro e quanto avvenuto con la nuova assegnazione per il generale Vannacci: Abbiamo ancora nelle orecchie l'accusa di essere 'farneticante' lanciata dal ministro Crosetto al generale Vannacci dopo la pubblicazione del suo famoso libro. Adesso apprendiamo con soddisfazione che il 'farneticante generale' è stato nominato all'importante incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative. A questo punto è lecito riproporre la domanda che facemmo all'epoca dei fatti: chi è farneticante Vannacci o Crosetto? A Vannacci vanno tutte le nostre più sincere congratulazioni, a Crosetto tutta la nostra preoccupazione che a un uomo così sia affidata la Difesa della nostra Nazione. Alemanno può avere interesse a cooptare Vannacci per il suo partito o movimento che dir si voglia, ma il generale ha sempre saputo stare alla larga, almeno per ora, dalle, si fa per dire, sirene della politica.
Eccoci, dunque, alla fine di questa sorta di panoramica su quanto è stato scritto, ma, in particolare, detto sul nuovo incarico del generale Roberto Vannacci che abbiamo avuto la ventura di annunciare per primi grazie alle nostre amicizie, queste si disinteressate, nella nostra vecchia capitale.
Continueremo a seguire con attenzione e altrettanto disinteresse le fortune di questo militare che ha saputo mettere nero su bianco quello che la stragrande maggioranza degli italiani pensa, magari dice, ma non osa dichiarare tantomeno scrivere. A parte noi che, come Ida Magli e Oriana Fallaci, gli stessi concetti portiamo avanti da decenni. Esordimmo, ad agosto, sostenendo che, pur non avendolo mai né conosciuto né incontrato, titolando che Roberto Vannacci era l'unico generale con gli attributi per aver scritto un libro quando ancora era in servizio e confermiamo il nostro giudizio che, nel tempo e con mla conoscenza, si è rafforzato. A tutti gli altri, gli invertebrati di questo sfasciato stivale, non merita nemmeno dare loro una risposta tanto è inutile parlare con chi non ha alcuna voglia di capire.