“In un centro storico sottoposto a vincolo, le norme relative alla sostituzione degli infissi sono regolate: tutti gli interventi che comportano modifiche agli infissi in facciata incidono sul decoro architettonico degli edifici e devono essere compatibili con vincoli paesaggistici e con vincoli dei beni culturali”.
Così esordisce l’associazione Italia Nostra, che procede a chiedersi come mai l'eliminazione dell'infisso o del serramento attuata da molte attività commerciali del centro storico non venga assimilata dal comune di Lucca e dalla soprintendenza a una vera e propria “modifica di prospetto”.
“Alcuni negozi, nelle vie e nelle piazze principali del centro storico, hanno tolto completamente l'infisso della vetrina per mostrare in modo più immediato gli oggetti in vendita- dichiara l’associazione- Spesso questo accade perché le mercanzie valicano il vano completamente aperto e vengono appese all'esterno o addirittura appoggiate fuori dal negozio, su suolo pubblico, come se fossero esposte in un mercato. Per la chiusura del negozio, utilizzano soltanto la saracinesca”.
Italia Nostra richiede per tanto che l’amministrazione esiga il mantenimento dell’infisso e del serramento per ogni attività commerciale, e che siano inoltre ingiunti i pagamenti di sanzioni anche a chi non rispetti le usuali norme relative alla conduzione di una attività commerciale, esponendo all'esterno del negozio le proprie mercanzie.
“Alla soprintendenza, a cui compete l’attività di tutela che include la conoscenza del patrimonio della città storica, chiediamo un maggior controllo sui cambiamenti realizzati dai privati che non sono in regola con le normative e con i vincoli a cui il centro storico è sottoposto”, concludono.