"Sono trascorsi 78 anni dal 25 aprile 1945, giorno della liberazione di Milano, assunto come anniversario della liberazione dell'intero Paese dal nazifascismo. La Resistenza ci ha consentito di poter essere gli artefici della nostra Costituzione e non di vedercene imporre una dai vincitori, come è accaduto ad esempio alla Germania". Inizia così l'intervento di Lucca civica, Volt, Lucca è popolare sull'attualità della Liberazione.
"Questa data – continua il gruppo – assume un valore fondamentale per l'Italia tutta: ha gettato le premesse per la stesura della Carta Costituzionale, che pone al suo centro i principi fondamentali della libertà, dell'uguaglianza, della solidarietà, della dignità della persona; ha dato vita a un dibattito democratico sul quale si basa la vita politica del Paese; ha contributo alla costruzione di un'Italia moderna. Quanto ancora dovremo lavorare per attuarla pienamente?"
Prosegue Lucca civica, Volt, Lucca è popolare: "Celebriamo il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico, egemonia economica e molto altro. Se oggi, in tanti, ci troviamo qui e in tutte le piazza italiane è perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di migliaia di italiane e italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri. La libertà di cui oggi godiamo e quella delle future generazioni".
"Abbiamo molte sfide da vincere. Come raccontare il 25 aprile in un contesto scolastico multietnico? Come trasmettere – si chiede ancora il gruppo – il senso di quegli avvenimenti con e senza i protagonisti che li hanno vissuti? Il rumore della guerra è però alle nostre porte, cosa abbiamo imparato? Forse i nostri 78 anni sono ancora pochi. Quanti stati vedono ancora morire le loro giovani ed i loro giovani in età acerba, quando così tanto anelano alla vita? Noi tutte e tutti, cosa stiamo facendo? Abbiamo il dovere morale e civile di diffondere una memoria educante".
"Siamo ad un giro di boa per la perdita di quei preziosi testimoni che molto spesso abbiamo ascoltato. Abbiamo bisogno di pace; una pace – conclude Lucca Civica, Volt, Lucca è popolare – costruita nel rispetto del diritto internazionale e che ricordi che le aggressioni del Novecento ad altri stati non possono più essere tollerate".